Pensava di espletare una mera formalità congedandosi dai carabinieri con estrema tranquillità dopo aver denunciato il furto di un’autovettura Renault Clio che a suo dire gli era stata rubata dalle pertinenze di un podere agricolo ubicato in località Poiago di Carpineti. Invece successivamente si è ritrovato a essere controllato dai carabinieri del luogo, insospettiti per le “falle” contenute nella denuncia.
Nel giro di qualche mese un operaio reggiano di 62 anni residente a Viano si è ritrovato da vittima di un furto a indagato per simulazione di reato in quanto i fatti così come da lui esposti nella denuncia non sono risultati corrispondere al vero. Circostanza questa che ha visto l’uomo essere denunciato dai militari alla Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia.
I carabinieri di Carpineti hanno poi scoperto che l’operaio aveva simulato il furto allo scopo di sottrarsi alle procedure esecutive di Equitalia in quanto sull’autovettura pendevano dei gravami amministrativi. Inoltre lo stesso operaio era stato recentemente sanzionato per omessa consegna di veicolo fuori uso ad un centro di raccolta che gli era stata contestata dai carabinieri forestali sempre di Carpineti.
Per evitare quindi una serie di conseguenze amministrative l’operaio si è presentato ai carabinieri denunciando che ignoti avevano fatto sparire l’autovettura che aveva da tempo lasciato su un podere di un amico in località Poiago. Una denuncia con elementi di perplessità, quella formalizzata dall’uomo con i carabinieri di Carpineti, i quali hanno avviato le indagini acquisendo incontrovertibili elementi di responsabilità a carico dell’uomo in ordine alla simulazione del reato. L’auto infatti non gli era stata rubata ma era stata fatta sparire dallo stesso derubato che poi simulandone il furto credeva di evitare le sanzioni amministrative che ora invece dovrà farsi carico di pagare unitamente alle conseguenze penali relative alla denuncia comminatagli dai carabinieri.