A fronte di atti vandalici e atti di bullismo e non solo il gruppo "Progetto per Castelnovo" chiede al Comune di Castelnovo ne' Monti di aprire un dialogo e un confronto sulle politiche legate all'educazione. Per farlo ha presentato una mozione al prossimo consiglio comunale, dato che "in questi ultimi mesi la nostra comunità rileva troppi momenti di inciviltà e di atti vandalici e che non possiamo più finta di niente, davanti a comportamenti di cattivo gusto. Tra questi, atti vandalici, notizie tragiche di bullismo e violenze nelle scuole, oltraggio ad immagini sacre e nei confronti di iniziative di solidarietà".
"Pertanto - scrivono i consiglieri comunali Robertino Ugolotti e Daniele Valentini - chiediamo alla Amministrazione Comunale, di riattivare il tavolo della Comunità educante già presente tra le iniziative del nostro Comune al fine di riaggiornare e affrontare questi temi in modo concreto ed efficace".
I consiglieri, inoltre, ricordano che "da qualche giorno e iniziata una raccolta firme, per una proposta di legge popolare coordinata dal’Anci, al fine di aumentare la sensibilità di educazione alla cittadinanza come materia autonoma nelle scuole a cui chiediamo all’amminstrazione comunale di aderire e dare il massimo risalto".
Io auguro ogni fortuna alla lodevole iniziativa dei consiglieri comunali Robertino Ugolotti e Daniele Valentini, del gruppo “Progetto per Castelnovo”, ma temo che per rimettere in carreggiata i nostri comportamenti sia ormai tardi, o quasi, dal momento che si ha non di rado la sensazione di essere arrivati molto vicino ad “un punto di non ritorno”.
Per troppo tempo la nostra società è stata permeata di un “buonismo” e “permessivismo” fine a se stessi, dove valori e disvalori sono stati messi sovente sullo stesso piano, in nome di una presunta o fraintesa modernità, il che ha prodotto distacco e insofferenza verso le regole, talvolta anche quelle più elementari.
Oggi ci stiamo accorgendo che senza valori e regole di convivenza – ossia un patrimonio che una collettività dovrebbe avere per scelta, tradizione, ecc…, cioè non imposto – si va poco lontano, ma ci chiediamo anche quali strumenti “reali” ci restano per porvi rimedio, spesso senza riuscire a darci risposta (spero comunque di sbagliarmi).
P.B. 26.07.2018
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