"Grazie a tutti per aver partecipato, con così poco preavviso, al pranzo in "maglietta rossa" in segno di solidarietà alla Casa di Carità di Cagnola per il grave atto vandalico subito". Commenta così l'associazione Libera il pranzo tenutosi ieri, come segno riparatore e di solidarietà, a seguito del grave atto vandalico contro la “maglietta rossa” esposta dalla Casa di carità di Cagnola. Una maglia “colpevole”, per ignoti, di aderire alla richiesta partita da don Luigi Ciotti di porre l’accento sul problema della mancanza di umanità che si è diffusa in questo difficile momento storico nel nostro Paese. Il pranzo è stato organizzato da Libera Reggio Emilia e dall’amministrazione comunale di Castelnovo ne’ Monti presso l'oratorio parrocchiale. Si è trattato di un momento "per esprimere la propria vicinanza alle suore di Cagnola, per esortare nuovamente ad un risveglio delle coscienze, per riflettere senza pregiudizi e ipocrisie sul dramma umanitario che si sta consumando da ormai troppi anni ai nostri confini e per condannare ogni forma di violenza e razzismo".
Sono un centinaio le persone intervenute, per lo più in maglietta rossa. Tra gli interventi, oltre Manuel Masini di Libera, il sindaco Bini, il parroco don Evangelista Margini e suor Antonella, responsabile della Casa della Carità.
Il menu ha previsto pasta al pomodoro, stuzzichini e torte fatte in casa, e l'utile della giornata sarà destinato alle realtà locali, alle attività dello stesso oratorio e a quelle delle religiose a Cagnola.