“Ci diamo pochi anni per raggiungere due obiettivi: portare l’Ars canusina nel Terzo Millennio e dimostrare che può essere elemento di economia territoriale, oltre che di arte, storia e scienza: lo facciamo con un’azione mirata che dura tutto il 2018”. Commenta così Grazia Filippi Ferro, assessore alla cultura del Comune di Casina, l’iniziativa multisettoriale promossa da Consorzio Ars Canusina e Comune di Casina, che per la prima volta coinvolge Fondazione Palazzo Magnani ed Enaip, e vede la collaborazione dei Comuni di Bibbiano, Canossa e Reggio Emilia.
“L’Ars canusina – spiega l’assessore alla cultura di Casina, Grazia Filippi Ferro - è una particolare forma di artigianato artistico, tipico del reggiano, che nasce negli anni '30 del Novecento e si propone di riprendere gli stilemi tipici dell'arte romanica di epoca matildica. Deve la propria origine alla passione storica della psichiatra Maria Bertolani Del Rio. La grande psichiatra ne fece un metodo creativo e una pratica terapeutica, per il trattamento di ragazzi e ragazze affetti da disturbi mentali”.
Dopo la recente presentazione del volume “Maria Bertolani Del Rio, Caritas et scientia, elevata dottrina e nobilissimo cuore”, ricerca biografica di Giovanna Caroli, sabato 14 luglio 2018 alle ore 9,30 al Castello di Sarzano, a Casina, si terrà una tavola rotonda istituzionale: “Prospettive dell’Ars Canusina, una rete di salvaguardia, un orizzonte per il futuro”. Nel corso della mattinata la sala del Centro Convegni di Sarzano sarà intitolata a Maria Bertolani Del Rio con la solenne scopertura del busto bronzeo che la raffigura, opera di Carmela Adani. In mostra i prodotti dell’attività sperimentale in Ars Canusina della cooperativa Labor, a cura di Enaip (fino a domenica 22 luglio), una mostra fotografica dell’Ars Canusina conservata a Villa Maria (fotografa Silvia Perucchetti, fino a domenica 22), alcuni pezzi pregiati di epoca storica, nonché il volume “Ars Canusina. Sapere, saper fare”, a cura del Consorzio Ars Canusina.
Giovedì 19 luglio, alle ore ore 21 ancora al Castello di Sarzano, “I Fiori di Matilde, una chiacchierata tra stile romanico e botanica canusina”, una conferenza di Claudio Baldazzi, agronomo e giardiniere, introdotta da Nadia Davoli, presidente Consorzio Ars Canusina.
Da venerdì 20 a domenica 22 luglio al Castello di Sarzano, si terrà la scuola di specializzazione “Ricamare canusino. Soggiorno di studio e perfezionamento”, a cura del Consorzio Ars Canusina (info: consorzioarscanusina - tel 338.8347951).
Sempre Sabato 21 e domenica 22 luglio, al Castello di Sarzano e nel capoluogo di Casina, “Alla scoperta dell’Ars Canusina. Vedere, conoscere, provare”, un finesettimana di visite guidate e atelier per chi desideri scoprire l’Ars Canusina storica e odierna, il romanico delle pievi d’Appennino, il vero Ricamo canusino, e voglia fare esperienza del fare canusino con ceramica e incisione (info: 338.8347951 - 333.2110379, è necessaria prenotazione).
Si riparlerà di Ars Canusina più avanti, sabato 6 ottobre, alle 9,30, a Barco di Bibbiano, Corte Bebbi, nel convegno “Emilia-ricamo-Romagna. Antiche forme d’arte e di artigianato regionali: sorgenti di benessere per le sofferenze del terzo millennio”: un’iniziativa curata dal Comune di Bibbiano insieme al Consorzio Ars Canusina e al Comune di Casina (info: 339.4300183).
Infine, nell’ambito della mostra “Jean Dubuffet, l’arte in gioco. Materia e spirito 1943-1985” che Palazzo Magnani realizzerà dal 17 novembre 2018 al 3 marzo 2019 a Reggio Emilia, è prevista una sezione sull’Art Brut collezionata da Dubuffet, e un ciclo di incontri di approfondimento sulle funzioni terapeutiche dell’arte, che toccherà anche l’Ars Canusina.
Per informazioni: Consorzio Ars Canusina: tel. 327.4249804, [email protected]