Ufficiale dai primi di giugno Telelupo è risorta dalle proprie ceneri con nuova veste adeguata ai tempi, ora la si può seguire sulla pagina Facebook omonima.
Quella che fu la storica televisione della montagna nacque tecnicamente grazie a Riccardo Magnani nel lontano 1979, con la spontanea collaborazione di Claudio Gaspari. Esordiva nel ferragosto di quell’anno alla festa dell’Unità di Castelnovo Monti, dove un già affermato Gianni Morandi si esibiva per il nutrito pubblico, lì la prima diretta con un emittenza molto blanda limitata al solo capoluogo, ma in fin dei conti era la nascita e per l’occasione venne battezzata TeleUnità. Poi nell’inverno del 1980 veniva scelta la sede in quelli di Civago e da lì il nome ufficiale di Telelupo, erano gli anni delle reti di Berlusconi.
Claudio Gaspari ricorda una miriade di amici/collaboratori che si fecero in quattro per tenere in piedi questa avventura: “Bellocchi, Magnani, Montecchi, Valdesalici, Zobbi, Simonelli… e tantissimi altri e alla fine ci trovavamo a fare la colletta per pagare le bollette… Ma erano altri tempi. Una delle poche fonti di guadagno era in tempo di elezioni politiche dove ogni singolo partito poteva comprare i suoi spazi. Chi spendeva di più erano il Pci e la Democrazia Cristiana e meno male che non c’era ancora il nodo ‘parcondicio’”.
“TL Notizie” si affermò come evento principale dell’emittente, veniva messo in onda alle 19,30 del sabato e consisteva in un vero e proprio telegiornale seguito da oltre 7500 famiglie, 780 edizioni in 14 anni hanno tenuto al corrente di cosa succedeva durante la settimana nella nostra montagna. “Per onor di cronaca – spiega Gaspari - occorreva ‘attualizzare la notizia’ in quanto poteva essere cosa successa il lunedì e dato che si andava in onda di sabato andava tutto rivalutato e aggiornato; anche i Carabinieri del comando di Castelnovo fornivano materiale di eventuali incidenti accaduti nella settimana”.
Un bellissimo ricordo è quello della diretta storica di TeleTac, maratona di 48 ore sulle falsa riga di Teleton, dove si organizzò in collaborazione del dottor Palmieri una raccolta fondi per l’acquisto della prima Tac per l’ospedale del capoluogo. Grazie all’instancabile “Franchino” (Franco Bagnoli) riuscirono a raccogliere 4 milioni e mezzo di lire, cifra importante per l’epoca, il cittadino telefonava e in diretta diceva quanti soldi avrebbe versato sul conto corrente aperto per l’occasione. Telelupo racconto anche i natali a Radionova nel 1994 alla presenza del Cardinale Ruini.
Riuscirono ad ampliare la ricezione fino a Carpineti Toano e Trinità, una sede regia con 12 monitor a tubo catodico rigorosamente in bianco e nero con anche la collaborazione di TeleReggio fino al 1996 quando la burocrazia italiana fermò questa avventura.
Tantissimo materiale venne prodotto in quegli anni, dalle interviste a Nilde Iotti e Nelson Piquet per citare solo due nomi famosi, molto è andato perduto ma grazie all’iniziativa di Roberto Bulgarelli, già collaboratore di Telelupo a soli 14 anni, ora molto materiale viene riproposto su Facebook.
Si tratta di “Amarcord” televisivi originali della televisione storica di quegli anni digitalizzati per poterli mettere in rete, ma ora “l’idea – spiega a Redacon Bulgarelli - è quella di realizzare delle dirette con materiale di alta qualità, non con il classico smartphone, e creare un programma culturale in coincidenza degli anniversari di esordio dei programmi d’epoca, per fare un esempio ho caricato il ‘torneo amatori a Fontanaluccia’ sono stato contento di aver riscontrato oltre 2000 visualizzazioni… si vede che la gente è interessata a questi amarcord ed essendo tutto da reinventare guardiamo cosa ci riserva il futuro”.
Bulgarelli, cui va il grazie di molti per farci rivivere Telelupo, di mestiere si occupa insieme ai suoi due soci della realizzazione di produzioni televisive dove si avvale anche di diversi collaboratori freelance, ha fondato la CastTelevision (anche su Facebook).