Riceviamo e pubblichiamo.
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Mi trovo oggi a circa tre mesi dalla fine della degenza (durata 13 mesi) a scrivere il mio personale ringraziamento all' ospedale Sant’Anna di Castelnovo Monti.
La mia gratitudine va in particolar modo agli infermieri, agli operatori socio sanitari, ai dottori e ai fisioterapisti che, come angeli, si sono presi cura di me, trattandomi non solo come un paziente, ma come figlio, facendomi sentire quasi come a casa (casa è sempre casa).
In quest'epoca povera di valori, dove contano solo la corsa al successo, l'individualismo e l'autoaffermazione, ho trovato un ambiente dove l'empatia, l'amore verso il prossimo, e per il proprio lavoro (indispensabile nella sanità) vengono prima di tutto.
Ho girato molti ospedali e ho trovato una carenza di umanità disarmante, tanto che in uno di questi, tra i più rinomati del capoluogo emiliano, altro non sei che un numero in un elenco, e la cosa più vergognosa è che pagando puoi diminuire la lista d'attesa, scavalcando quelli davanti a te. Per quei medici che hanno la mano sul portafoglio, invece che su cuore e coscienza, non sei che una fonte di profitto.
Agli angeli dei reparti medicina e lungodegenza dell'ospedale Sant’Anna va tutta la mia stima e il mio riconoscimento per il coraggio, l'umanità e l'amore verso noi pazienti, e soprattutto per il servizio che continuano a offrire alla nostra montagna, alla faccia dei burocrati e dei vampiri che, mettendo i loro interessi e il loro egoismo prima di tutto, cercano di farla morire lentamente.
Ne aprofitto per ringraziare anche la mia famiglia, gli amici e tutte le persone che mi sono state vicino in questa battaglia.
(Silvano Casali)