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Oggi domenica 24 giugno la rievocazione della battaglia dello Sparavalle. FOTOGALLERY di Ornella Coli

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Oggi è stato il giorno della rievocazione della battaglia dello Sparavalle che risale al 10 giugno del 1944.

Alla presenza delle autorità, Paola Berti assessore del comune di Ventasso, Emanuele Ferrari vice sindaco del comune di Castelnovo nè Monti, Luigi Fiocchi sindaco del comune di Villa Minozzo, e poi l'Alpi e Anpi con Giacomo Notari, Giacomina Coli, Secondo Marciani, Wassili Orlandi, il Cavaliere Elio Ivo Sassi.

Era inoltre presente la banda di Felina che ha raccontato in musica tutta la cerimonia, dalla deposizione dei fiori ai discorsi commemorativi.

Ricordiamo le dinamiche della battaglia tratto da "Storia della Resistenza reggiana" di Guerrino Franzini

"All'alba del 10 giungo le forze fascite, a cui si erano aggiunte quelle della gendarmeria tedesca locale, mossero lentamente da Castelnovo Monti alla volta dello Sparavalle.

Tali movimenti vistosi vennero naturalmente notati dai partigiani attestati sul passo. Essi erano decisi ad attendere a piè fermo nelle loro postazioni gli attaccanti ed a battersi nonostante la evidente inferiorità, rimasta pressocchè invariata anche dopo l'afflusso di rinforzi inviati da Cervarezza. All'inizio del primo contatto i mitraglieri partigiani immobilizzarono il carro armato e investirono con tiro efficace la compagnia di motociclisti. Il nemico fu pertanto costretto ad interrompere la marcia. Era evidente tuttavia che poche decine di uomini non potevano resiste a lungo contro un reggimento. I fascisti smistarono una puntata sulla sinistra delle postazioni partigiane con l'intento di aggirarle ed ed attaccarono nuovamente da due lati. I partigiani, a questo punto, per non lasciarsi insaccare ed annientare, ripiegarono, sfuggendo appena in tempo alla manovra, e si spostarono sul monte Campestrino dopo uno sganciamento pericoloso svoltosi sotto il fuoco nemico.

Non poterono sfuggire i due cugini Ennio e Marino Gilioli, giovani appena arruolatisi nelle formazioni partigiane: catturati dopo tenace resistenza e percossi, benchè uno di essi fosse ferito, vennero poco dopo fucilati sul posto dai fascisti. Cadde altresì il partigiano Giulio Canedoli "Nebe2 e venne ferito e catturato Carlo Tedeschi "Pace" il quale però riuscirà fortunosamente a salvarsi. Molto superiori furono le perdite dei nemici"

(Ornella Coli)