Si svolge domenica 24 giugno la commemorazione della battaglia dello Sparavalle, come ogni anno l'iniziativa è organizzata dalle associazioni partigiane Anpi e Alpi, dal comune di Castelnovo nè Monti e Ventasso, oltre all'Unione Montana dei comuni dell'Appennino Reggiano.
Si parte alle ore 10.00 con le forze della Resistenza reggiana e le istituzioni che nella ricorrenza della battaglia, ricorderanno l'avvenimento e renderanno un omaggio floreale ai cippi dei caduti.
Il programma prevede poi nel proseguo della mattinata alle ore 10.30 l'introduzione di Emanuele Ferrari vice sindaco del comune di Castelnovo nè Monti. Per la commemorazione ufficiale interverrano Giacomo Notari, Presidente onorario Anpi Provinciale e a seguire le conclusioni di Paola Berti assessore del comune di Ventasso.
Ricordiamo le dinamiche della battaglia tratto da "Storia della Resistenza reggiana" di Guerrino Franzini
"All'alba del 10 giungo le forze fascite, a cui si erano aggiunte quelle della gendarmeria tedesca locale, mossero lentamente da Castelnovo Monti alla volta dello Sparavalle.
Tali movimenti vistosi vennero naturalmente notati dai partigiani attestati sul passo. Essi erano decisi ad attendere a piè fermo nelle loro postazioni gli attaccanti ed a battersi nonostante la evidente inferiorità, rimasta pressocchè invariata anche dopo l'afflusso di rinforzi inviati da Cervarezza. All'inizio del primo contatto i mitraglieri partigiani immobilizzarono il carro armato e investirono con tiro efficace la compagnia di motociclisti. Il nemico fu pertanto costretto ad interrompere la marcia. Era evidente tuttavia che poche decine di uomini non potevano resiste a lungo contro un reggimento. I fascisti smistarono una puntata sulla sinistra delle postazioni partigiane con l'intento di aggirarle ed ed attaccarono nuovamente da due lati. I partigiani, a questo punto, per non lasciarsi insaccare ed annientare, ripiegarono, sfuggendo appena in tempo alla manovra, e si spostarono sul monte Campestrino dopo uno sganciamento pericoloso svoltosi sotto il fuoco nemico.
Non poterono sfuggire i due cugini Ennio e Marino Gilioli, giovani appena arruolatisi nelle formazioni partigiane: catturati dopo tenace resistenza e percossi, benchè uno di essi fosse ferito, vennero poco dopo fucilati sul posto dai fascisti. Cadde altresì il partigiano Giulio Canedoli "Nebe2 e venne ferito e catturato Carlo Tedeschi "Pace" il quale però riuscirà fortunosamente a salvarsi. Molto superiori furono le perdite dei nemici"
Dice Paola Berti assessore del comune di Ventasso " È un privilegio per me essere presente domenica nella cerimonia di commemorazione dei nostri caduti nella battaglia della sparavalle.
Una giornata che ci aiuta a non dimenticare, a ricordare il valore delle tante vite sacrificate, a rendere omaggio a quegli eroi che non volevano essere eroi, ma uomini liberi in un Paese libero, che hanno trovato la forza di impegnarsi, il coraggio e la determinazione per lottare in quello che credevano e condividevano. Erano e resteranno i nostri ragazzi e la brutalità con cui sono stati uccisi non li ha distrutti affatto, ma li ha fermati, giovani per sempre, nei nostri cuori e nei cuori delle prossime generazioni.
A loro va la nostra gratitudine e l’impegno a tener viva la memoria e alta la guardia per difendere la democrazia, la pace e la giustizia sociale."
Aggiunge Manuele Ferrari vice sindaco del Comune di Castelnovo nè Monti
"Fare memoria alla Sparavalle significa ritrovare il senso profondo di un confine che non divide ma unisce, in nome di valori che ancora oggi sono fondamentali: la libertà nel rispetto delle differenze, la democrazia come partecipazione autentica nella costruzione del bene comune. Tutto quello per cui hanno combattuto i partigiani in questa battaglia e nel nostro appennino"
Si ringrazia per la collaborazione relativa alla parte storica Istoreco di Reggio Emilia.
(Ornella Coli)