La figlia di Dante Bonezzi ci scrive in merito al ritrovamento del corpo del padre per ringraziare quanti hanno operato e per precisare alcune cose.
Vi scrivo in merito al ritrovamento del corpo di mio papà.
Per prima cosa, a nome di tutta la famiglia, vorrei ringraziare tutte le persone che hanno collaborato con noi nelle ricerche, nel ritrovamento e nel recupero del corpo di papà.
Soprattutto tutte quelle persone che hanno continuato volontariamente ad aiutarci e sostenerci dopo che il prefetto, la sera di giovedì 31 maggio, ha deciso di chiudere le ricerche avviate domenica 27.
Un ringraziamento speciale di cuore per il ragazzo che si è preso l impegno, non richiesto e non dovuto, di scrivervi per puntualizzare i fatti relativi ai tempi, modi e luoghi del ritrovamento.
Ci teniamo a fare sapere che nostro papà, contrariamente a quanto avete scritto, non ha mai sofferto di amnesie. Ci rincresce non poter sapere la fonte di questa errata informazione che ci auguriamo non sia stata anche oggetto di considerazione sull'utilità del proseguimento delle ricerche.
Mio papà non era un fungaiolo, era un grande appassionato di montagna e soprattutto di quelle zone così impervie.
L'autopsia ha definito che il decesso è avvenuto a seguito della caduta e la caduta è stata semplicemente una fatalità.
Il papà era attrezzato e molto esperto di montagna.
Adesso riposa in pace nei luoghi che amava.
Grazie ancora a tutti