Ieri i carabinieri della stazione di Castelnovo ne' Monti a conclusione di una complessa attività investigativa hanno proceduto alla notifica a carico dell’indagato, un 48enne di Castelnovo, dell’avviso della conclusione delle indagini preliminari emesso dalla dr.ssa Giulia Stignani, sostituto presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta partita nel maggio del 2015 a seguito di una mirata attività investigativa svolta dai carabinieri della stazione del capoluogo montano.
L’indagato, stando alle risultanze investigative, è stato ritenuto responsabile della violazione dei reati di truffa aggravata e continuata con la contestazione di 236 truffe ai danni di oltre 100 suoi clienti, 8 episodi di appropriazione indebita di danaro contante ai danni di 5 parti offese ed in danno di 4 parti offese, per quanto attiene la violazione degli articoli 81 e 646 c.p. con la contestazione di 6 episodi di appropriazione indebita di denaro. Reati a cui deve aggiungersi anche quello di aver esercitato, per circa un anno, abusivamente l’attività di intermediazione assicurativa in assenza dell’iscrizione al previsto registro unico.
La vicenda portata alla luce dalle indagini dei carabinieri castelnovesi esplose nel 2015 e ha portato a individuare il coinvolgimento di centinaia di persone raggirate, per un importo complessivo che sarebbe stato superiore ai 10 milioni di euro. A tre anni dall'emersione di quella che venne definita “la più grande truffa assicurativa d’Italia” l’odierna chiusura delle indagini decretata dalla Procura.
Era ora. Speriamo che la giustizia nei suoi vari gradi di giudizio sia veloce per impedire che i reati vadano in prescrizione!
(Ale)