Tra le 13 e le 14 di oggi l’intesa pioggia, la grandine e il vento hanno dato il colpo di grazia alle strutture di un’azienda zootecnica di Minozzo di Villa Minozzo, già danneggiata dal maltempo un mese fa. L’azienda è di Razzoli Fiorenzo che conta 150 capi di vacche da latte.
L’intensità della pioggia ha provocato delle frane trascinando fango e acqua nelle stalle.
All’opera i vigili del fuoco per cercare di sistemare e per poter ospitare i capi già dalla notte.
È allarme per il ritorno della grandine e dei nubifragi che in questa fase è l’evento più temuto dagli agricoltori, perché causa danni irreversibili e provoca la perdita dell’intero raccolto dopo un anno di lavoro.
«Queste improvvise bombe d’acqua – commenta Daniele Immovilli, responsabile della Coldiretti di Castelnovo ne’ Monti – provocano danni non solo alle colture ma anche alle strutture ed agli edifici produttivi con danni elevati».
Il maltempo torna sull’Italia dopo il 63% di pioggia in più rispetto alla media caduta a maggio che ha colpito a macchia di leopardo nelle campagne con temporali e grandine le coltivazioni e provocato ristagni idrici che hanno impedito le semine. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sugli effetti di una primavera anomala che ha provocato nei campi danni vicini al mezzo miliardo di euro dall’inizio dell’anno, sulla base dei dati Isac Cnr.
