Riceviamo e pubblichiamo.
-----
Buongiorno,
vorrei inviarvi delle foto che ho scattato questa mattina in via Enzo Ferrari, dopo l’ennesima festa all’Onda della Pietra.
Il degrado di bicchieri e spazzatura varia si aggiunge a resti seccati di vomito e bottiglie rotte.
Questa situazione si presenta ogniqualvolta ci sia una festa estiva all'Onda della Pietra.
Vorrei segnalare, inoltre, il disagio che il quartiere vive per la musica assordante, ben oltre le 2 di notte.
(Maria Chiara Baldini)
Buongiorno, sono residente anch’io in via Ferrari e se da una parte mi associo alla sig.ra Baldini per quanto riguarda lo sporco, non sono d’accordo sul disagio che la musica produce. Relativamente allo sporco, basterebbe imporre ai promotori delle feste di ripulire il lerciume dei loro clienti. Lamentarsi di un po’ di allegria peraltro limitata al periodo estivo in un un paese triste come Castelnovo, dove i negozi chiudono, mancano iniziative che richiamano il turismo e dove tutto viene circoscritto alla Pietra, mi pare suicida.
(Anna Maria Ricò)
Comunque mi sembra incredibile come per tre serate all’anno la gente che abita la zona riesca a lamentarsi lo stesso come se facessero feste ogni sabato fino alla mattina. Poi mi sembra scontato che il giorno dopo una festa per strada ci sia dello sporco, ma non è un grave problema in quanto lo sporco si pulisce e le bottiglie rotte si raccolgono (ovviamente lo dovrebbero fare gli organizzatori della festa). Detto ciò smettiamola di lamentarci per due bottiglie rotte e qualche vomito, ma riconosciamo che c’è qualcuno che sta facendo qualcosa per far rimanere i giovani a Castelnovo. Poi non venite a lamentarvi dicendo che a Castelnovo non c’e nulla per i giovani…
(Sciallatevi)
Parlare di degrado mi sembra un tantino esagerato, tutte le estati si ripete la stessa cosa, ci si lamenta per le 4 serate organizzate in tutta la breve estate che abbiamo qui in montagna. Le buste di pattume buttate sull’asfalto si trovano anche durante l’inverno, idem per le bottiglie rotte e il vomito seccato. Siamo sempre pronti a lamentarci se non si fa niente in questa montagna morta e poi quando si fa qualche serata ci si lamenta subito. Sa cosa manca alla gioventù d’oggi? L’educazione civica che ai miei tempi si studiava a scuola…
(Fabio)
In effetti se il Comune volesse iniziare a far controllare la zona… se non ha abbastanza vigili, anche chiedendo la collaborazione di carabinieri e polizia. Il quartiere non può convivere con questa situazione. Tra l’altro se da un lato l’Onda della Pietra dà un’impronta sportiva e di cura del corpo dello spirito, quando fa feste di questa cosa fa?Gioca alla compensazione?
(Residente via Enzo Ferrari)
Forse sarebbe giunto il momento di dare davvero un bel giro di vite all’Onda. Ricordo che non è nata per organizzare feste dove ubriachi e giovanissimi degradano il quartiere. L’Onda è nata come centro sportivo, piscina, palestra, ristorante all’interno, centro estetico, ecc… Sarebbe davvero ora che l’amministrazione comunale e le forze dell’ordine mettessero pace nel quartiere prima che, come sempre, accada l’imprevisto.
(Andrea)
Crediamo che il quartiere piscina non sia degradato, anzi pensiamo il contrario. La nostra non vuole essere una risposta polemica e non vuole alimentare inutili botta e risposta. Ci preme però rispondere solo per dare il giusto peso alle parole scritte che a nostro parere non esprimono esattamente la realtà. La festa è stata la prima di questo anno, in regola con tutte le licenze del caso, in regola anche con il decreto Gabrielli che in questo periodo sta facendo “vacillare” molte feste estive. Se vogliamo essere sinceri, le foto, a parte il sacchetto del pattume evidentemente condominiale e non della festa (che abbiamo comunque raccolto), non ci sembrano fotografie che presentano un degrado del quartiere. I pochi bicchieri di plastica sul prato, lasciti delle ultime persone uscite, sono stati raccolti tutti prima dell’apertura della piscina e il prato e tutte le zone antistanti alle ore 8.30 erano perfettamente pulite. Per il vomito rinsecchito… in effetti questo non è un bel vedere! Ne sappiamo qualcosa, lottiamo da anni con i padroni dei nostri amici a quattro zampe (pulendo senza fare polemiche) che considerano le zone verdi antistanti l’ingresso e il vialetto di collegamento come zona di loro pertinenza, mentre dovrebbe essere un prato di arredo urbano dove poter camminare senza avere problemi. Purtroppo questa sensibilità è lasciata all’educazione delle persone e non possiamo farci nulla. Chiudiamo solo per ricordare che circa 900 ragazzi si sono divertiti in assoluta sicurezza e senza particolari eccessi, vicino a casa, magari arrivando a piedi, senza percorrere in macchina distanze che a volte li espongono a inutili rischi… e almeno questo, crediamo, non sia cosa da poco. Siamo anche convinti che trovare le giuste dinamiche di convivenza sia sempre frutto del dialogo verbale, cosa a cui non ci siamo mai sottratti.
(Onda della Pietra)
Concordo sul fatto che i gestori del ristorante un’occhiata in giro potrebbero anche darcela quando organizzano qualche festa, sarebbe un segno di rispetto verso i vicini, mi sembra però che tutte queste polemiche siano un tantino esagerate. Castelnovo è proprio diventato un centro residenziale per pensionati, non lamentatevi se poi i pochi giovani rimasti vanno in pianura per trovare un po’ di vita.
(Pamela)
Vengo saltuariamente a Castelnovo ospite di un residente di via Ferrari e devo dire che malgrado la mia non più giovane età (over 70) apprezzo quelle rare serate di musica che di rimbalzo e attenuata arriva alla camera dove dormo che è affacciata sulla strada. Per quanto riguarda le foto scattate dalla signora Baldini, fanno parte, direi, di un costume di maleducazione che prescinde da serate di musica. Vorrei inoltre ricordare a chi auspica un “bel giro di vite” prima che accada l’imprevisto che questo può verificarsi anche durante una manifestazione sportiva o davanti a un bar o in un qualsiasi posto per qualsivoglia motivo. Castelnovo offre poco, ai giovani quasi niente. I giovani sono il futuro del paese, se i giovani se ne vanno Castelnovo, come gran parte dell’Appennino, muore. A quel punto avrete raggiunto il vostro obiettivo: nessuno vi disturberà più con la musica. Distinti saluti.
(Valerio)
Progetti faraonici mai decollati con le amministrazioni in prima fila fanno si che i poveri gestori si inventino di tutto per portare avanti un impianto sportivo natatorio per questo costruito che viene anche usato con altri scopi per poi fare concorrenza ad altre realtà. Di questo sono capaci le varie obsolete amministrazioni, è ora di cambiare.
(Fg)
Penso che bisognerebbe avere il coraggio di firmare con nome e cognome i propri commenti, perchè dietro una tastiera siamo tutti un po’ leoni, ma a tu per tu lo siamo un po’ meno e quindi per questo tanto di cappello alla Signora Baldini. Scrivo per fare una precisazione su quanto scritto dal Signor o Signora Fg perchè nel suo commento ci sono alcune inesattezze che possono generare confusione in lettori poco informati. Onda della Pietra s.c.s.d. è la cooperativa sportiva che gestisce palestra e piscina e tutte le molteplici attività sportive dell’Onda con un presidente, 4 soci, 10 dipendenti e circa 1400 tesserati, e promuove e produce esclusivamente attività sportiva. Pietra nel Benessere soc. coop è la società proprietaria della concessione comunale titolare del bar ristorante e di tutte le licenze del caso, con un presidente, un vicepresidente, 10 soci e 10 dipendenti. Sono abbastanza d’accordo con Fg sul senso del commento ma è bene specificare che Onda della Pietra non organizza feste per fare quadrare il bilancio, mentre Pietra nel Benessere lo fa a pieno titolo non facendo concorrenza a nessuno.
(Roberto Zanini)
Parlare di “degrado e disagio” in riferimento ad una e non all’ennesima festa, ci sembra esagerato e fuori luogo. Ogni giorno a Castelnovo ne’ Monti ci si lamenta perché manca sempre qualcosa per il territorio e spesso a lamentarsi sono proprio persone come autori e sostenitori di questo articolo, però dall’altra parte c’è chi si rimbocca le maniche e fa salti mortali per promuovere eventi estivi, stretti dalla morsa burocratica e fiscale.
Organizzare eventi significa prima di tutto cercare di creare valore aggiunto per il territorio e per la comunità, di far rimanere le persone in montagna e portarne di nuove (concetto complicato da comprendere per diverse persone).
Onda della Pietra collabora nell’“organizzazione di eventi” che non è sinonimo di perdizione e degrado sociale ma di dare la possibilità ai ragazzi di staccare la spina da una settimana di lavoro e/o di studio, rimanendo in montagna.
(Organizzatori della festa)
…sempre a lamentarci… Un grazie ai gestori dell’Onda che si danno da fare per tenere vivo Castelnovo… Il pattume purtroppo lo troviamo ovunque… Io lo raccolgo invece che fotografarlo…
(Perplessa)
Che roba! Sempre pronti solo a lamentarsi! Probabilmente queste persone non hanno figli oppure sono ancora piccoli… ma cresceranno. Rimpiangiamo tanto la nostra bellissima “Edelweiss” che non mi sembra fosse ubicata in un posto isolato… Ebbene, quanto ci siamo divertiti! Ci si andava a piedi e di vomitate, bicchieri e bottiglie rotte ne trovavi anche allora sul marciapiedi! Eravamo tutti così bravi ed educati noi di quella generazione? Forse ve lo siete dimenticati… Sempre pronti a puntare il dito contro le nuove generazioni! I nostri figli devono scendere in pianura per divertirsi e noi genitori passiamo notti insonni fino al loro rientro! Basta, smettetela di prendervela con chi si impegna ad organizzare qualcosa nel nostro bellissimo paese! Anzi, colgo l’occasione per ringraziarli!
(Nadia)
Concordo con Nadia,sempre pronti a lamentarsi!!!!! Probabilmente certa gente ha ancora figli piccoli o non ne hanno e non sanno cosa vuol dire passare le notti in bianco per scarrozzarli. C’è ne fossero di più di feste qui in montagna per i nostri ragazzi,complimenti e un grazie a chi le organizza. Poi sicuramente l’inciviltà da fastidio, ma questa la vediamo tutti i giorni non solo alle festa.
Distinti saluti
(Giuliana)
Ben vengano le feste, il divertimento e tutto ciò che produce vitalità. Si deve però considerare che il tutto dovrebbe avvenire con la massima correttezza ed educazione. Io ho figli grandi e piccoli; quello di 18 anni spesso rientra abbondantemente dopo la mezzanotte dopo che si è divertito come giustamente si deve fare a quell’età, ma non per questo è autorizzato a disturbare il sottoscritto che per andare a lavorare si alza spesso verso le 5 o le 6 del mattino. Tradotto questo pensiero al territorio: spesso nelle adiacenze dei luoghi dove avvengono i festeggiamenti risiedono persone non necessariamente anziane ma ancora attive (magari che devono andare a lavorare fino a Reggio) che si alzano molto presto al mattino (non solo per mangiare ma anche per aumentare il famoso PIL di questo bel Paese), persone che hanno il diritto di riposare la notte come si fa in tutti i paesi civili. Quindi bisognerebbe che chi difende il diritto di divertirsi dei giovani (che altrimenti se ne vanno, non sanno cosa fare e, “poverini”, si deprimono) prestasse attenzione anche ai diritti di coloro che si alzano presto alla mattina per recarsi al lavoro, che magari fanno turni di notte, il tutto per probabilmente pagare anche i divertimenti di giovani figli. Cordiali saluti e… buon divertimento!!
(Dott. Cavana Roberto)
L’Onda della Pietra mi sembra che organizzi 4 o 5 feste all’anno. La nostra vecchia “Edelweiss” era aperta tutti i weekend dell’anno per farci divertire “poverini”. Anche allora i nostri genitori e gli abitanti di viale Enzo Bagnoli lavoravano per crescere i propri figli e per “mangiare”. Come dice Giuliana l’inciviltà dà fastidio ma ovunque… Basta con queste polemiche che mandano a zero la nostra montagna. Chissà come faranno nelle città… Distinti saluti.
(Una mamma)
Non è un paese per giovani… Il degrado è un’altra cosa. Io sabato sera c’ero all’Onda ed ho visto cenare famiglie con bambini insieme a tanti giovani; poi dopo le 23 sono arrivati centinaia di ragazzi ed è iniziata la serata di musica all’aperto. Tutto molto bello e tranquillo, poi ovviamente c’è qualcuno che ha esagerato con l’alcool come sempre… Ma fino che sono rimasto lì non ho visto nulla di degrado o schiamazzi, solo tanta gioventù che si divertiva.
(Andrea)
P.S. – Io ho già raggiunto gli anta, ahimè, per cui sono super partes…
Non sono un abituale frequentatore di questo locale e nemmeno residente nella zona, ma tengo fortemente alla mia montagna. Sarebbe forse utile creare un tavolo tra gestori e residenti. Un tavolo dove limare questi “effetti collaterali” che qualcuno etichetta come degrado. Ci vuole rispetto per i residenti che pagano profumatamente le tasse ed hanno il diritto di riposarsi e svegliarsi con un quartiere pulito. Altrettanto rispetto meritano i gestori che anch’essi pagano le tasse, creano occupazione, forniscono un servizio e soprattutto tengono i giovani in una montagna che ormai appare (qualche piccolo segnale di miglioramento si intravede) deserta da troppo tempo. A chi propone costantemente giri di vite (fortunate le ferramenta) mi permetto di far notare che il filetto è ormai “spannato” da anni, girerebbe a vuoto. Credetemi, non perdete la grande occasione di confrontarvi piuttosto che alzare muri. Le soluzioni sono tutte lì a portata di mano, anche perché il tutto è regolamentato (e non poco). Dialogo.
(Msl)
Buongiorno.
Mi posso definire un “anziano di ritorno”.
Nato e cresciuto in Svizzera, da madre nativa dell’appennino, sono rientrato da ormai 8 anni.
Ho letto con interesse questo articolo, perchè disegna il “dilemma” di questa l’Italia: cosa è possibile fare,per il bene di tanti, ma nel rispetto di tutti?
In Svizzera ci sono luoghi ameni e turisticamente attraenti ed attrattivi che hanno tanti residenti che sono rispettati nei loro diritti.
Come ha detto già il Dr. Cavana ed il Sig Msl, anche qui in Italia ci sono legislazioni cui il Gestore del Locale deve attenersi per non arrecare disturbo ai residenti, ed esistono strumenti ed apparecchiature (pannelli fonoassorbenti, amplificatori,etc) che limitano la diffusione della musica all’esterno dell’area in cui si svolge la festa.Parlarsi, discutere e concordare l’utilizzo di questi accorgimenti è il minimo per una convivenza civile tra una Struttura di Profitto ( che, come giustamente dice il Sig. Roberto Zanini, guadagna con queste iniziative e quindi può investire parte del guadagno in questi sistemi) ed il Quartiere in cui la Struttura è collocata. Basta che la Struttura abbia volontà di dialogo e credo il problema sia risolvibile: si fanno tante assemblee e presentazioni, forse una iniziativa che illustri i miglioramenti previsti potrebbe essere l’uovo di Colombo.
Altro è il discorso della “educazione civica” della popolazione. Credo sia molto segno dei tempi: alienarsi ed isolarsi, fuggire da tante responsabilità, avere comportamenti trasgressivi, eccessivi ed irrispettosi… intolleranza, razzismo, violenza, xenofobia…e via di seguito sino a…
Su questo non vedo responsabilità della Struttura ove si svolge la festa, ma non posso negare di essere dispiaciuto per come, ormai anche in Svizzera, si noti l’avanzare di queste forme di preoccupante decadimento del costume.
Lasciatemi almeno sperare che i Gestori della Struttura utilizzino questa segnalazione per iniziare ad investire economicamente in strumenti ed iniziative di riduzione del disagio ambientale, per migliorare la Loro Immagine Etica ed il Rapporto con il Quartiere, così da dare, magari in accordo con l’Amministrazione Comunale, un piccolo segnale positivo: Il passato non ritorna, ma il futuro è oggi nelle Nostre mani, ed ha bisogno delle mani di Tutti, giovani e…meno giovani!
Ringrazio quelli che hanno avuto la pazienza di leggere questo lungo e un pò noioso sermone, ma si sa, i vecchi…
(umberto (hubert) vertebra)