Riceviamo e pubblichiamo
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In seguito alla pubblicazione dell’articolo apparso sulla Gazzetta di Reggio domenica 27 maggio il gruppo consiliare “Casina Bene Comune” risponde:
Saremmo ben felici di poter contare su un avanzo di amministrazione di 3 milioni di euro, come riportato nel titolo dell’articolo della Gazzetta di Reggio di domenica 27 maggio 2018. Un tale clamoroso risultato si otterrebbe solo e unicamente nel caso in cui la macchina comunale fosse stata in grado di operare per l’intero anno spendendo solo 500 mila euro... (la cifra approssimativamente coprirebbe la spesa delle sole utenze).
Con riferimento al primo punto, sollevato dai Consiglieri del gruppo “Per Casina”, cosiddetto “commissariamento tecnico” del Comune, nulla da eccepire, come già spiegato nel corso del Consiglio, il gruppo consigliare “Casina Bene Comune”, come sua abitudine, si assume le proprie responsabilità, e nello specifico dovrà affrontare e risolvere la questione con i competenti uffici comunali per presentare nei termini previsti dalle normative la documentazione necessaria.
Sull’avanzo di amministrazione, l’analisi dal gruppo “Per Casina” pecca di superficialità o scarsa comprensione della lettura dei dati di bilancio.
L’avanzo di amministrazione, è sì di euro 768.324 prima degli accantonamenti obbligatori, ed è pari a circa il 20% del bilancio dell’ente, ma prima di esprimere giudizi, crediamo debba essere analizzato nella sua composizione che, come riportato sulla delibera di Consiglio, è la seguente:
320.477 euro, accantonati per FCDE (fondo crediti di dubbia esigibilità), fondo previsto da normative esterne all’Ente e non da volontà dell’Amministrazione.
216.489 euro, accantonati per una vertenza apertasi con il personale relativo all’anno 2015 a seguito di presunte irregolarità rilevate dall’organo di revisione.
26.376 euro accantonati a fondo contenzioso
11.228 accantonati a fondo perdite società partecipate
20.882 per vincoli da leggi e princìpi contabili
43.593 parte destinata agli investimenti
127.661 euro di avanzo libero, utilizzabile nel rispetto dei patti di finanza pubblica, risultato in linea con altri comuni delle medesime dimensioni, come chiarito dal Sindaco nel corso del Consiglio Comunale, e crediamo siano superflui ogni ulteriori commenti.
Con riferimento poi all’ultimo punto “accantonamento per maxi rata finale” del leasing stipulato anni fa per la realizzazione dei campi fotovoltaici di proprietà del Comune, si concorda con la minoranza che si tratta di una problematica che Casina dovrà affrontare e risolvere da qui al 2032, e ci induce a qualche riflessione, anche in merito alle capacità amministrative che sono messe in dubbio da parte della minoranza, nel testo dell’articolo.
Quando il gruppo consigliare “Per Casina” amministrava in maggioranza, e deliberò la sottoscrizione di un finanziamento (leasing) per un importo pari a quasi quattro volte l’intero bilancio annuale del Comune (bilancio di circa 3,5 milioni di euro), come pensava di far fronte al pagamento di tali rate? Le previsioni fatte allora, alla luce dei fatti, si sono dimostrate tali da non consentirne la copertura con i soli introiti derivanti dall’attività dei campi fotovoltaici.
E ancora, gli introiti generati dai campi fotovoltaici nel primo anno e mezzo di attività, periodo in cui per contratto il Comune non doveva versare le rate leasing (versamento che ammonta a circa 600.000 euro e posticipato all’anno 2032), perché non sono stati previdentemente accantonati per far fronte alla maxi rata finale, come si sta richiedendo ora?
Ma che pesantezza questa minoranza… pesi prima e pesi dopo… Casina Bene Comune continuate così che va tutto bene, anzi!!!
(GS)
Sì, sì, ma il gruppo “Per Casina” ogni tanto ha bisogno di esternare, giusto per “battere un colpo” e far sapere che c’è.
(MA)
Ho letto con attenzione gli interventi di minoranza e maggioranza apparsi sui social. Utilizzando anche un po’ di memoria storica però vorrei fare un paio di osservazioni super-partes. Il bilancio del Comune di Casina è spesso presentato in ritardo, attirandosi da sempre le critiche della minoranza di turno (era successo anche nel 2015, basta cercare nei preziosi archivi di Redacon). Secondo me, al di là di critiche e assunzioni di responsabilità, bisognerebbe chiarire i motivi di questi ritardi alla popolazione. Non leggo di altri comuni che presentano questi ritardi, quindi o questa cosa è solo un banale pretesto per fare polemica (usato da tutti e due le parti in gioco in tempi diversi per strappare qualche titolo di giornale) oppure c’è un serio problema nella macchina burocratica che serve per portare avanti le attività del Comune. Mi piacerebbe che i diretti interessati (amministratori ed ex) dessero una risposta, ma dubito che avverrà. La seconda considerazione riguarda i pannelli fotovoltaici (al centro di polemiche elettorali) e la maxi-rata finale del leasing. Perché non si organizza un serio evento pubblico dove entrambe le parti presentano la situazione ai cittadini? Noto questo: le fazioni in gioco hanno cambiato collocazione ma le polemiche sono sempre le stesse, come se gli esecutori di un’orchestra si fossero scambiati lo strumento ma suonassero lo stesso spartito. Ritengo sia necessario guardare avanti e superare i problemi di oggi con le soluzioni di domani. Credo che il vero messaggio arrivato due anni fa fosse la richiesta di cambiamento sia per la maggioranza, sia per l’opposizione: riproporre le stesse polemiche a parti invertite ha un valore inutile ed un gusto stantio.
(PR)