Riceviamo dal Presidente del Parco Nazionale Appennino Fausto Giovanelli e pubblichiamo (foto Maria Gloria Manfredi)
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Reggio fatica un sacco ad accorgersi di avere sul territorio un Parco Nazionale (che Lonely Planet definisce “la migliore attrazione naturale della regione”) una Riserva Uomo e Biosfera dell’Unesco.
Reggio li considera entrambi lontani e cose di altri, anche se si vedono a occhio nudo da tante finestre, balconi e strade della città.
Quando dico Reggio non intendo tutti, ma intendo i più e ci metto dentro il senso comune, le associazioni d’impresa, le istituzioni, la cultura prevalente e ovviamente anche i media.
Non ci si deve meravigliare se Lonely Planet “vede poco” Reggio e la sua provincia.
È Reggio stessa che non la vede e non si vede.
Il riconoscimento “Unesco uomo e biosfera” dovrebbe essere in evidenza sull’autostrada (Mantova Parma e Ferrara ce l’hanno), alla Mediopadana e alle uscite sud della città.
Lo abbiamo da 3 anni.
Così come il Parco Nazionale che abbiamo da oltre 10 anni.
Ma a Reggio la visione sul turismo, al contrario di quella sulla manifattura, si guarda l’ombelico.
Non si usa il nome proprio Appennino, tra l’altro il nome bellissimo di un’antica divinità pagana. Anche in dialetto... si dice “muntaagna”.
Anche la Gazzetta titola “montagna” e -non posso dimenticarlo- ha relegato in quella pagina lì, come fatterello locale, anche la notizia del riconoscimento Mab Unesco.
Ricordo che il tg1 in prima serata, i tg3 di Emilia e Toscana,il tg5 hanno riportato la notizia con rilievo nazionale e regionale.
Spero proprio che questo schiaffo di Lonely Planet faccia aprire porte e occhi.
Ho fiducia nella nuova destinazione turistica, ma devono muoversi anche altri livelli delle istituzioni e della società.
(Fausto Giovanelli)
(Fausto Giovanelli)
Magari se invece di infrastrutture fatiscenti (vedasi le vecchie gallerie che meno male ci sono, ma sembrano cunicoli in confronto a quelle del Trentino), strade piene di buche, ospedale in via di chiusura, ovvero situazioni che si traducono in poca attenzione al territorio in generale il turismo ci sarebbe. I cartelli mi paiono ininfluenti.
(Una mamma)
Presidente Giovanelli, le chiedo la cortesia di percorrere la strada provinciale 91 tra Vaglie e Ligonchio. Dopo ci faccia sapere se ci si può sentire orgogliosi di vivere in Appennino, lontani dal proprio medico, dalla farmacia, dal municipio, dalla banca, la posta, il distributore di benzina… Provi solo ad immaginare il disagio per le famiglie che ci vivono tutto l’anno e per le centinaia di persone che ci trascorreranno le vacanze. So che tutto ciò non è di competenza del Parco, ma un aiuto per sbloccare questa drammatica situazione sarebbe molto gradito. Cordiali saluti.
(Paola)