Riceviamo e pubblichiamo
----
Abbiamo letto gli articoli in cui il sindaco di Carpineti dichiara di aver appreso, con sorpresa e sconcerto, di una relazione tecnica del 2013 in cui si evidenzia che un’ala dell’Asp don Cavalletti presenta criticità nelle caratteristiche di resistenza sismica. Il PD di Carpineti è invece stupito della uscita di Borghi, che da più di un anno in tutte le sedi ha dichiarato la necessità di dover affrontare spese di oltre un milione di euro per l’adeguamento sismico dell’Asp Don Cavalletti, senza però disporre di una valutazione dei costi di adeguamento. Proprio per definire in modo preciso i costi degli interventi e di conseguenza ricercare i finanziamenti necessari, il Partito Democratico di Carpineti ha sempre chiesto con forza una perizia che confermasse e dettagliasse quanto tutti potevano immaginare. L’ultimo intervento costruttivo di un’ala del don Cavalletti risale infatti al 1985 quando Carpineti non era ancora inserito in area sismica.
La non conformità degli edifici pubblici e privati rispetto alla normativa antisismica è uno dei problemi più rilevanti a livello nazionale. Se partiamo dalle Alpi e percorriamo il paese sino alla Sicilia purtroppo troviamo ovunque scuole, ospedali, e municipi che non soddisfano requisiti di sicurezza sismica previsti dalle odierne normative tecniche. Compito di un amministratore è risolvere il problema, operando al meglio delle sue possibilità e delle sue capacità; in tutto il paese le amministrazioni comunali stanno operando per risolvere questa situazione definendo priorità, piani di adeguamento, cercando linee di finanziamento e avviando progetti.
Borghi dice che mancano i fondi. Ma i fondi assegnati dalla Regione per miglioramento sismico della palestra delle scuole Medie di Carpineti dimostrano che quando una Amministrazione individua problemi, porta progetti, stabilisce priorità i fondi si trovano. Alla luce dei fatti per Borghi la sicurezza sismica del don Cavalletti non era prioritaria; è stato invece prioritario chiedere fondi per trasformare il fienile del don Cavalletti in appartamenti protetti. Anche un impegno di Borghi nell’ambito del progetto Aree interne avrebbe potuto finanziare le attività di ristrutturazione dell’ASP. Il progetto Aree interne porterà sul nostro territorio 28 milioni di euro e ha finanziato opere analoghe quali, ad esempio, la casa della salute di Toano. Non c’è stata la volontà di impegnarsi in questo senso, non si è voluto cogliere questa importante occasione. L’Amministrazione Borghi ha anche venduto circa 700 mila euro di azioni Iren, un patrimonio della comunità di Carpineti che sarebbe stato prezioso in caso di imprevisti futuri, o qualora ci si venisse a trovare in situazioni di emergenza. Non un euro di questi fondi è dedicato all’Asp Don Cavalletti.
Ora il Sindaco Borghi deve dire alla cittadinanza cosa intende fare nel ruolo di Autorità comunale di Sanità e Sicurezza pubblica, deve dire come intende tutelare utenti, familiari e lavoratori, che sono presenti nel don Cavalletti, dai rischi che ha esposto a pieno titolo di giornale. Oppure dovremo immaginare che queste dichiarazioni siano un ennesimo tentativo di avvallare la scelta di privatizzare l’ASP don Cavalletti, senza invece imboccare la strada dell’impegno a mettere in sicurezza l’ASP ed a mantenerla pubblica, come invece dovrebbe fare un amministratore che progetta ed opera per il futuro della sua comunità.
(Dario Bottazzi - Segr PD Carpineti - Guido Tirelli - Coord Zona PD Montagna)