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Tre classi e due rocche: il “Cattaneo” di Castelnovo ne’ Monti a Villa e a Minozzo

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Stanza del Maggio - presso Galleria del Maggio - palazzo comunale Villa Minozzo

Il 5 maggio, data storica che richiama alla memoria la scomparsa di Napoleone Bonaparte, due prime del liceo scientifico e una del linguistico di Castelnuovo Monti hanno raggiunto il comune di Villa Minozzo per una visita d’istruzione all’insegna delle tradizioni e della cultura.

Aprono le porte le due rocche del Villa Minozzese: il palazzo comunale, ribattezzato appunto “rocca”, che ospita la galleria del Maggio, e la rocca di Minozzo, ex sede della podesteria estense.

Gli studenti, divisi in due gruppi da una quindicina di ragazzi ciascuno, si sono alternati alla visita di entrambe le strutture: presso la galleria del Maggio, la professoressa Valentina Bonicelli (dell’associazione Villa Cultura), insieme a Sauro Costi e a Giordano Zambonini (maggerini Doc), hanno illustrato l’antica e nobile arte del canto del Maggio, spiegandone origini e passando in rassegna i vari oggetti, strumenti e costumi esposti nelle sale.

visita guidata Rocca di Minozzo

Alla rocca di Minozzo la visita è stata gestita dagli Amici della Rocca: il maestro Emanuele Milani e la scrittrice Chiara Guidarini hanno accompagnato i ragazzi alla scoperta delle fortificazione che un tempo dominava l’Appennino, senza trascurare lo stemma comunale ancora ben visibile fuori dalle mura e incastonato in quella che fu la sede del vecchio comune.

Due rocche uguali ma diverse, vicine e lontane al contempo, che hanno in comune il filone di una stessa storia, che segna le origini di un popolo la cui voce si sente ancora forte ed echeggia tra le loro mura, accompagnata, a volte, dal canto fiero e antico dei maggerini.