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E nella banca del territorio torna l’utile: quello di Emil Banca è sopra gli 8 milioni di euro

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Emil Banca ha illustrato in una conferenza stampa a Reggio Emilia i dati di bilancio 2017 che saranno sottoposti alla approvazione dei soci domenica 13 maggio alle Fiere di Reggio Emilia:

  • I Soci al 31/12/2017 erano 47.323, i clienti oltre 155 mila
  • CET1 capital ratio al 13,6 (contro il 5,6 % richiesto)
  • TIER1 capital ratio è al 14,92% (minimo richiesto 7,40%)
  • Total capital Ratio è al 15,36% (minimo richiesto 9,90%)
  • Crescono raccolta e impieghi: erogati 147 milioni € di mutui casa
    e 522 milioni € alle imprese
  • Verrà proposto all’Assemblea di distribuire un dividendo ai soci dello 0,75% lordo

Numeri più che positivi quelli di Emil Banca che archivia il 2017, dopo tre importanti fusioni, con un utile di esercizio che, nonostante i costi straordinari sostenuti nell’anno, si attesta sopra gli 8 milioni di euro.

La Banca è attiva con 89 filiali su cinque province emiliane (Bologna, Reggio Emila, Parma, Modena e Ferrara) e una lombarda (Mantova). Dopo l’aggregazione con il Banco Cooperativo Emiliano avvenuta nella primavera del 2017,  e l’incorporazione a dicembre di Banca di Parma (1 filiale) e Bcc di Vergato (4 filiali nell’Appennino bolognese), sottoporrà il primo bilancio d’esercizio aggregato al giudizio degli oltre 47 mila Soci durante l’Assemblea in programma per domenica 13 maggio alle Fiere di Reggio Emilia. All'Assemblea sarà proposto di distribuire un dividendo ai Soci dello 0,75% lordo.

Al 31/12/2017 il patrimonio netto Emil Banca, comprensivo già dell’utile di esercizio, ammontava a 330,2 milioni euro. Tutti gli indicatori sono al di sopra dei livelli minimi richiesti dall’Organismo di Vigilanza: il CET1 capital ratio è al 13,60% (minimo richiesto 5,60%), il TIER1 capital ratio è al 14,92% (minimo richiesto 7,40%) e il Total capital Ratio è al 15,36% (minimo richiesto 9,90%).

La raccolta totale ammontava a fine anno a oltre 4.932 milioni di euro, trascinata verso l’alto da una marcata crescita di quella gestita e amministrata (+11,5 % rispetto al dato aggregato delle tre banche a fine 2016).

In crescita anche gli impieghi che sono saliti a 2.526,5 milioni di euro (+3,8%) trainati dal positivo andamento dei mutui casa (nel 2017 ne sono stati concessi 1.318 per un ammontare di 147 milioni di euro) e dalle operazioni finalizzate anche grazie alle risorse arrivate dalla BCE per sostenere il credito (in meno di 12 mesi sono stati erogati oltre per 522 milioni di euro). Inoltre, nel 2017, le imprese clienti hanno beneficiato di altri 108 milioni di euro di credito erogato attraverso operazioni in pool con Iccrea Banca Impresa.

Soddisfacente anche il dato sulla compagine sociale che nel corso del 2017 ha visto entrare ben 2002 nuovi soci saliti, per effetto delle fusioni, a 47.323. I clienti a fine 2017 erano 155 mila.

L’esercizio 2017 si è chiuso con un utile netto pari a 8.373.610 euro, nonostante il progressivo allineamento alle coperture richieste dalla Vigilanza Europea abbia richiesto anche nell’esercizio 2017 svalutazioni pari a circa 31 milioni di euro (ma in calo rispetto al 2016). In più, anche nel 2017 Emil Banca ha sopportato significativi costi, per un totale di 3,3 milioni di euro, per le contribuzioni obbligatorie al Fondo di garanzia depositanti e al Fondo di risoluzione delle crisi bancarie di realtà al di fuori del Credito Cooperativo.

Tre operazioni di incorporazione non sono mai state realizzate in un periodo cosi breve nel mondo del Credito Cooperativo - ha commentato il Presidente, Giulio Magagni.Proporremo all’Assemblea del 13 maggio, che per la prima volta organizzeremo a Reggio di conferire un dividendo dello 0,75% lordo, come lo scorso anno – ha annunciato il presidente - Questo ci permette di cominciare a dare soddisfazione anche ai soci che hanno creduto nel progetto economico della ex Banca di Parma e di ricominciare a far percepire un dividendo ai soci di ex Banco Emiliano dopo alcuni anni di assenza”.

Il risultato che abbiamo conseguito è la prova che la decisione di intraprendere questo percorso, per quanto faticoso, è stata corretta e lungimirante – ha aggiunto il Direttore generale, Daniele Ravaglia –  E lo dico non soltanto in relazione al risultato economico del 2017 quanto per la consapevolezza che la nostra attuale dimensione ci permetterà di affrontare con maggiore tranquillità e forza i prossimi anni che si preannunciano molto difficili”.

(nelle foto REDACON da sx a dx Daniele Ravaglia direttore Generale, Giulio Magagni Presidente e G. Pavan vice Direttore)