Sabato 5 maggio alle 17 si inaugura “RE-ligo”, mostra del circuito Off di Fotografia Europea 2018, allestita nella ex chiesa sconsacrata del castello di Sarzano. La fotografa (nonché musicologa e musicista) Silvia Perucchetti presenta al castello di Sarzano un suo reportage dedicato ai luoghi di culto cattolico reggiani dati in uso alle comunità cristiane orientali che vivono a Reggio e provincia. Un percorso di immagini scelte illustra i silenziosi cambiamenti in atto in alcune chiese reggiane, teatro di ecumenismo reale.
La Conferenza episcopale italiana ha raccomandato ufficialmente la concessione dell’uso di edifici cultuali non più o scarsamente utilizzati in favore delle comunità cristiane non cattoliche. Il peso crescente dell’immigrazione comporta l’introduzione di culture e confessioni religiose diverse da quelle tradizionali. Questa trasformazione costituisce un caso peculiare e simbolico di convivenza religiosa: arredi, paramenti liturgici, opere d’arte preesistenti, coesistono nello stesso spazio architettonico con i nuovi arrivati.
L’autrice Silvia Perucchetti spiega: “Certe situazioni generano un cambiamento silenzioso ma visibile. Talvolta il rito della nuova comunità religiosa dà agli spazi liturgici nuova funzione e nuove regole: è il caso dell'abside nascosta dall'iconostasi, area interdetta alle donne e in cui il sacerdote effettua alcuni riti. Talora invece si afferma una nuova vita nel segno di una chiara continuità con il nostro passato: così le cantorie, oggi animate solo in circostanze concertistiche e ora "ripopolate" dal coro di fedeli”.
I luoghi di ripresa del reportage sono, a Reggio Emilia, l’oratorio del Cristo (Comunità ortodossa rumena), la chiesa di San Zenone (Comunità ortodossa di rito bizantino del Patriarcato di Costantinopoli) e la chiesa di San Giorgio (Comunità greco-cattolica di rito bizantino – Uniati - in prevalenza composta da Ucraini); e a Novellara la chiesa della Beata Vergine del Popolo.
La nostra cultura occidentale sente ormai gli ortodossi come una presenza esotica, la cultura cristiana orientale è generalmente ignota. Gli ambienti monastici hanno contribuito a dare alla liturgia bizantina la forma in cui si è strutturata fino ai nostri giorni: una forma ricca di poesia quanto di dottrina, nutrita della Bibbia, bella nei testi e nelle melodie, nello splendore delle cerimonie e delle evocazioni simboliche. La liturgia cristiana orientale non ha cessato di vivificare la fede e la pietà di cui rinforza il carattere ecclesiale e l’atmosfera comunitaria: secondo una nota espressione, è una manifestazione del cielo sulla terra, “carne della teologia e cuore della Chiesa”. Attraverso essa l’anima ortodossa entra, per mezzo delle realtà sensibili, nell’intelligenza viva del “mistero del regno di Dio che viene”.
La mostra Re-ligo si svolge in una chiesa sconsacrata, oggi centro convegni del Castello di Sarzano. Questo tema portato in un tale contesto offre non solo un’occasione di osservare frammenti di vita spirituale a noi aliena, ma anche l’opportunità di guardarci in uno specchio. Roberto Carriero, responsabile dei Servizi culturali del Comune di Casina, che con Silvia Perucchetti e Pier Domenico Rossi ha curato la mostra di Sarzano, commenta: “da italiani guardiamo con il fiato sospeso la vita religiosa di comunità diverse da noi. Questa mostra è una buona occasione per riflettere sulla spiritualità languente della nostra tradizione, italiana e cattolica, e sulla nostra sensibilità religiosa, confusa e dispersa”.
RE-ligo. L'ortodossia nelle chiese cattoliche reggiane
Progetto fotografico di Silvia Perucchetti
nell'ambito di Fotografia Europea 2018 circuito OFF
mostra a cura di Silvia Perucchetti, Roberto Carriero, Pier Domenico Rossi
Castello di Sarzano
Casina - Reggio Emilia
inaugurazione Sabato 5 maggio 2018, ore 17
Apertura. Dalle 10 alle 13 - dalle 16 alle 19 di
Sabato 5 e Domenica 6
Sabato 12 e Domenica 13
Sabato 19 e Domenica 20