Sul tema dei Punti Nascita, continuo a pensare che “l’assemblea pubblica sulla situazione dell’Ospedale Sant’Anna e la sanità in montagna”, messa in agenda dal Sindaco di Castelnovo Monti per inizio maggio, dovrebbe quantomeno tenersi dopo l’insediamento del nuovo Esecutivo, dal momento che, se l’obiettivo è la “revisione della normativa sul numero minimo dei parti per i punti nascite nelle zone disagiate e di montagna”, occorre un Governo nella pienezza delle sue funzioni, e non preposto alla sola attività ordinaria, visto che la revisione in causa deve passare, per quanto posso capirne, dalla Conferenza Stato Regioni (a meno che vi sia un altro percorso istituzionale a me sconosciuto, ma se così fosse ne dovremmo a mio avviso esser messi a parte, perché credo che anche altri non ne siano al corrente).
(P.B.)
Si può solo apprezzare lo spirito missionario nel suggerire buon senso. Prima di mettersi a cambiare il mondo, in una campagna elettorale per le amministrative del prossimo anno aperta con l’inaugurazione della nuova sede del sindacato al grattacielo mesi fa, il suggerimento che mi permetto di dare è quello di andare a leggere bene il patto Stato-Regioni dove, nelle direttive, si parla specificatamente dei punti nascita nelle aree disagiate e di montagna.
(mv)