Si è svolta l’8 aprile l’annuale cerimonia di commemorazione presso l’oratorio delle Fiamme Verdi a Cà Marastoni (Quara). In quel giorno di Pasqua del 1945, infatti, quando i venti della guerra parevano essersi allontanati dalle nostre montagne, questo monte vide scorrere altro sangue. Sangue dei giusti, di persone buone, di persone che “null’altro chiedevano che tornare alle loro case, alla loro vita, alla loro famiglia” (adattamento della citazione di Romolo Fioroni).
«Oggi vogliamo ricordare tutti coloro che in quel lontano giorno di 73 anni fa donarono la loro vita per uno dei valori più grandi, che troppe volte viene dato per scontato: quello della libertà.» spiega il commendator Elio Ivo Sassi, neo presidente dell’Alpi-Apc e curatore del cerimoniale.
Si presenta in nuova veste la locandina dell’evento: sotto al logo del Comune di Toano spicca quello dell’Alpi-Apc, associazione che ospita la manifestazione. Oltre alla FIVL, di cui l’Alpi-Apc è aderente, risalta il logo delle Fiamme Verdi, “padroni di casa” dell’oratorio, che nel settembre del 2014 vide rientrare le spoglie di Don Carlo.
«L’oratorio delle Fiamme Verdi, presso il quale riposano i resti di Don Carlo e del Solitario, e che funge da vivo ricordo, conservazione della Memoria, è un luogo di pace e silenzio. Una volta all’anno osiamo violare questa immota quiete per rinnovare la Memoria, che deve rimanere sempre viva nel cuore e nelle menti delle persone» continua Sassi, mentre accoglie i visitatori stringendo loro la mano, facendoli sentire i benvenuti in questo luogo dove batte il cuore delle Fiamme Verdi, e che per tanti anni ha visto sfilare davanti alle sue mura i superstiti di quella enorme, tragica, guerra che ha richiesto un pegno enorme di vite.
Accompagnato dal corpo bandistico di Cavola di Toano, si è formato il corteo che ha sfilato fino al piazzale dell’alzabandiera davanti al tempio. Presso l’Altare esterno, la cerimonia è stata presieduta da Monsignor Giovanni Costi e Don Alpino Gigli, ravvivata dai canti del coro locale.
Parole di commozione, piene di verità e, in qualche caso, di ricordi, vengono proferite dalle Autorità presenti.
L’onorevole Morini, presidente emerito dell’Alpi-Apc, ricorda Alba Ferri, staffetta partigiana recentemente scomparsa, e il suo legame con Dante Zobbi, Rinaldo, uno dei fondatori delle Fiamme Verdi. E vengono ricordate le Fiamme Verdi ancora in vita, che assieme a quelle “a cui tanto dobbiamo e tanto dovranno le generazioni future”, hanno fatto sì che “fossimo ciò che siamo e avessimo ciò che abbiamo”.
Anche i ragazzi della Scuola Secondaria Ugo Foscolo di Toano regalano emozioni grandissime con la loro recita: emozioni su emozioni si sfidano in questo giorno di inizio primavera a Cà Marastoni.
La Memoria è viva e impressa persino nelle letture e nei canti di chi è troppo giovane per ricordare, ma senz’altro non lo è per comprendere l’atrocità del male che hanno vissuto i nostri cari in quegli anni. Perché ciascuno di noi ha avuto qualcuno che in quell’epoca ha vissuto, e ha lottato, rischiando la vita, solo per ritornare alla sua, di vita, ripristinare l’equilibrio famigliare e vedere le generazioni future fiorire nella prosperità e nella pace, una pace “sì cara e preziosa, e così a lungo cercata” (adattamento cit. Italo)
Perché quella fiamma che illumina il cammino, rivestita del colore della speranza, possa ardere in eterno a perpetuo ricordo di una morte che semina morte, e di una pace che non deve mai darsi per scontata.