La battaglia di Ca’ Marastoni scoppiò il primo aprile 1945, giornata in cui, come nei giorni scorsi, si celebrava la Pasqua. “Nel settantatreesimo anniversario del sanguinoso scontro, in cui si fronteggiarono partigiani e nazisti - rileva il sindaco Vincenzo Volpi - commemoriamo, come tutti gli anni, un tragico evento che ancora oggi suscita una forte e profonda emozione popolare”.
La manifestazione, che si terrà domenica 8 aprile nel sacrario del borgo toanese, è indetta in collaborazione con l’Associazione liberi partigiani italiani - partigiani cattolici.
“Il ritrovo - continua Volpi - è per le ore 10 a Ca’ Marastoni, da dove si formerà il corteo per la cappella votiva della 284a brigata Fiamme verdi ‘Italo’, in cui ci sarà l’alzabandiera e avrà inizio la cerimonia con la messa concelebrata da monsignor Giovanni Costi e don Alpino Gigli, la deposizione di una corona di alloro e la benedizione del monumento ai caduti”.
Seguiranno i saluti del primo cittadino toanese, l’orazione del presidente della Provincia, Giammaria Manghi, e l’intervento di Elio Ivo Sassi, presidente provinciale di Alpi-Apc. All’iniziativa sono stati inoltre invitati i rappresentanti dell’associazione partigiana Anpi, dell’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea (Istoreco) e del Museo della Repubblica di Montefiorino e della Resistenza italiana. La battaglia sarà infine rievocata dagli studenti della scuola secondaria di primo grado di Toano.
“Nella notte tra il sabato santo e la Pasqua - raccontano il sindaco Volpi e il presidente Sassi - le truppe tedesche oltrepassarono il fiume Secchia e s’infiltrarono nel territorio toanese. Sopra Cerrè Marabino intercettarono e fucilarono la staffetta ‘Nadia’, Valentina Guidetti, della 26a brigata Garibaldi, decorata con la medaglia d’argento alla memoria. Poi, cogliendo di sorpresa alcuni partigiani che presidiavano il crinale di Monte della Castagna, a Ca’ Marastoni, lo conquistarono. Però, dopo aspri combattimenti, gli uomini delle Fiamme verdi, coadiuvati dal battaglione alleato, composto da inglesi e russi, e da altri partigiani, pur subendo dolorose perdite, ebbero ragione del nemico costringendolo, verso sera, a ritirarsi, dopo avergli inflitto ingenti danni, con dodici morti, tredici prigionieri e numerosi feriti”.
Conclude Elio Ivo Sassi: “Invece tra le fila partigiane i sei morti risultarono tutti appartenenti alla brigata cattolica ‘Italo’. Si tratta del capitano William Manfredi, ‘Elio’, medaglia d’argento al valore militare, del comandante di distaccamento Vito Caluzzi, ‘Taylor’ (medaglia di bronzo) e di Ariante Mareggini, ‘Tarzan’, Meuccio Casotti, ‘Agostino’ (medaglia di bronzo), Ennio Filippi, ‘Lampo’ (medaglia di bronzo) e Valentino Lanzi, ‘Leopoldo’. Ecco perché il sacrario di Ca’ Marastoni rappresenta per l’Alpi-Apc reggiana il monumento simbolo della lotta per la libertà, in cui si ricorda ogni anno il valore e il sacrificio dei nostri combattenti”.
La celebrazione sarà accompagnata dalle note del Corpo bandistico di Cavola.