La lotta per la spalatura della neve, pane dell’inverno per le piccole aziende della montagna, che aveva segnato episodi di atti vandalici ai mezzi di chi aveva vinto l’appalto per la spalatura della neve nel corso dell’ultima stagione invernale è culminata con tre denunce.
I carabinieri della stazione di Collagna, che al riguardo hanno condotto le indagini, hanno identificato in un 57enne toscano l’autore materiale dei danneggiamenti subiti agli spazzaneve delle aziende che avevano in appalto la spalatura e la salatura delle strade nei tratti della SS 63 al confine tra l’Emilia e la Toscana.
Oltre al 57enne sono stati denunciati anche un 50enne reggiano e un 45enne toscano, questi ultimi considerati i “mandanti” dei raid vandalici compiuti dal 57enne. Quest’ultimo in difficoltà economiche, ha agito dietro compenso quantificato in 50 euro.
Tutti sono stati denunciati per concorso in danneggiamento aggravato.
L’autore materiale, come ricostruito dai carabinieri di Collagna, agiva sui pneumatici degli spazzaneve che venivano forati attraverso l’uso di un trapano che squarciava letteralmente le gomme dei mezzi in modo tali da renderli inservibili all’occorrenza.
Almeno due gli episodi attribuiti agli indagati verificatisi nel mese di febbraio: uno in provincia di Reggio Emilia con la foratura di un penumatico di uno spazzaneve l’altro in provincia di Massa dove sono stati forati due pneumatici. Il primo avvenuto nottetempo, il secondo durante la pausa pranzo dell’operatore. Entrambi gli episodi vandalici sono stati portati a compimento grazie all’utilizzo di un trapano a batteria come anche confermato dalle risultanze investigative dei carabinieri di Collagna.
I motivi di tale “sabotaggi”? Le indagini dei carabinieri li hanno ricondotti alla concorrenza da parte di imprese che nella corrente stagione invernale non hanno vinto l’appalto. Gli anni passati si erano verificate schermaglie fra gli operatori della neve, anche a base di carta bollata, però gesti vandalici come quelli accaduti lo scorso mese di febbraio nella zona che gravita su Cerreto Laghi e Fivizzano, non si erano mai verificati.
Le indagini dei carabinieri di Collagna hanno portato a raccogliere a carico degli odierni indagati incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di danneggiamento aggravato per la cui ipotesi di reato i tre venivano quindi denunciati.