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Pierina Galassi Melloni, una vita per la resistenza

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Pierina prima a sinistra, Kira e Barbara staffette partigiane

Nei giorni scorsi ci ha lasciato Pierina Galassi Melloni nome di battaglia Gloria, staffetta partigiana della 144°Brigata Garibaldi, donna coraggiosa e instancabile memoria storica di quel periodo.

La ricordano con affetto in queste righe il figlio Dott. Cesare Bartolomeo Melloni, sua moglie Piera Franca Carlin e sua figlia Irene Licia Melloni.
Pierina Galassi Melloni, nasce a Cervarezza Terme (R.E.) il 5- XII- 1922, figlia di Bartolomeo Galassi, eroe della Prima Guerra Mondiale promosso sul campo ed insignito del “Nastro Azzurro” Medaglia d’Argento al Valore, e di Elisa Correggi, dell’antica stirpe Da Correggio.   Conseguito il Diploma di Maestra Elementare, come la sorella Maria Silvestra, iniziò neppure ventenne l’attività di insegnamento nelle Scuole Statali dell’Alto Appennino Reggiano. Avendo mutuato dall’ambiente familiare schietti valori di apertura sociale e convinta antifascista, dopo il 25 Luglio 1943 si avvicinò immediatamente ai primi nuclei di resistenti partigiani, venne identificata come ostile al regime nazifascista repubblicano, sottoposta a rasatura”a zero” dei capelli in senso di ludibrio e destinata ai campi di sterminio, cui riuscì a scampare fortunosamente.

Dopo l’8 Settembre del 1943 con l’avvio della Resistenza in montagna decise di fare qualcosa per combattere in fascismo: entrando in clandestinità con il nome di battaglia “Gloria” e partecipando come staffetta partigiana presso la 144 Brigata Garibaldi ad operazioni militari e di salvataggio di aviatori anglo- americani abbattuti, che vennero soccorsi e nascosti onde evitare loro un triste destino, a fine guerra Radio Londra ringraziò pubblicamente.

Nel 1944 fondò   uno dei Gruppi di Difesa della Donna allo scopo di un pieno coinvolgimento delle donne agli ideali di eguaglianza e libertà in cui lei credeva profondamente.

Dopo la guerra Gloria ha continuato ad impegnarsi, è stata consigliera comunale e dirigente politico a Busana (Ventasso R.E.) continuando ad organizzare assemblee per le donne.

Venne decorata con Croce al Merito e le venne offerta l’opportunità di intraprendere carriera politica, che declinò preferendo dedicarsi all’insegnamento e alla famiglia.

Successivamente praticò fino al limite d’età la professione di maestra elementare   prevalentemente a Genova, costantemente apprezzata da alunni e genitori circondata dal rispetto dei colleghi.

Racconta la nipote: nonna mi diceva sempre:

“Dalla mia epoca i tempi sono molto cambiati, i giovani che speravano in un paese più giusto e migliore sono cambiati, ma non si deve smettere di fare memoria dei fatti della Resistenza. Bisogna mantenere la speranza che le cose cambino e l’Italia diventi davvero quello che abbiamo sognato perché il cambiamento dipende da noi.”

Paolo Levi, ( Giornalista e Critico d’arte Moderna ) venuto a sapere dell’impegno come Staffetta Partigiana di nonna le inviò nel Dicembre scorso questa ed un'altra sua poesia con una dedica per lei

25 aprile - 2015

Fuori è già notte nascosti parliamo in silenzio

di fiabe che erano storie in quegli anni la morte

era un atto di vita, oggi molle sui cuori di pietra

è tornata la muffa lasciandoci soli con storie

da diventar religiosi: Ricordo la Piana di Fieno

l’incepparsi della mitraglia uno sull’altro cadere

i compagni stupiti con gli occhi bambini. Vieni

con me domani notte a vegliare le lapidi,

accenderemo torce per scacciare il freddo

della crudele indifferenza dell’oblio.

Paolo Levi

(O.C)