“E' davvero opportuno installare un impianto a biomasse nei pressi del parco giochi e del campo sportivo di Villa Minozzo?” A chiederlo alla Giunta regionale, attraverso un'interrogazione a risposta scritta, è il consigliere della Lega Nord, Gabriele Delmonte, che, oltre a sollevare il problema connesso alla tutela della salute dei cittadini rispetto all'impianto, intende far luce sulla reale economicità della struttura.
“Quali sono i costi ambientali ed economici rilevati negli altri territori emiliano-romagnoli (a Parma e Ferrara) in cui sono già attivi gli impianti a biomasse che utilizzano cippato?” E poi ancora: “Quanto costa realizzare l'impianto previsto a Villa Minozzo? I servizi inerenti la realizzazione e la manutenzione della struttura saranno affidati attraverso una gara pubblica o saranno affidati ad assegnazione diretta?” chiede il consigliere leghista.
“Il Comune di Villa Minozzo, in provincia di Reggio Emilia, - spiega Delmonte – ha deciso di installare una centrale a biomasse e realizzare la connessa rete di teleriscaldamento da mettere al servizio degli edifici di proprietà pubblica. L'impianto, che avrà una potenza di 700 Kw, dovrebbe utilizzare “cippato da biomassa vegetale” e dovrebbe essere installato nell'area adiacente gli impianti sportivi e il parco giochi del paese. Le emissioni della struttura dovrebbero essere monitorate mensilmente da Arpa e, secondo i parametri del Piano Aria Integrato regionale 2020, dovrebbero rientrare nella classe emissiva a “5 Stelle”.
Tuttavia, benché sulla carta l'impianto non dovrebbe rappresentare un grosso rischio per la salute dei cittadini, il consigliere del Carroccio intende analizzare attentamento il progetto.
“E' bene infatti sapere che la combustione di biomasse legnose – sottolinea il consigliere del Carroccio - provoca emissioni di vapore acqueo e C02, ma anche e soprattutto di sostanze nocive per la salute come monossido di carbonio, ossido di azoto, idrocarburi e particolato composto prevalentemente da metalli e residui inorganici che assorbono e trasportano diossine e furani. I metalli più nocivi per l'ambiente (piombo, zinco e cadmio) poi, maggiormente presenti nelle ceneri di corteccia, finiscono nelle ceneri volanti e dunque possono essere inalate con evidenti ripercussioni negative sulla salute” avverte Delmonte.
“Il progetto del termovalorizzatore a cippato non deve essere cassato a prescindere – aggiunge Massimiliano Coloretti, consigliere di minoranza, della lista “Progetto Villa”, a Villa Minozzo - tuttavia, è evidente come anche in questa vicenda la Giunta comunale non abbia perso occasione per dimostrare una volta in più la propria arroganza, laddove, ha deliberato il progetto di installazione dell'impianto senza coinvolgere i cittadini. Ma non solo non li ha coinvolti, ma ha addirittura cassato le richieste legittime formulate dalla cittadinanza. Gli abitanti della zona rivendicavano infatti il diritto di sapere cosa, esattamente, sarà bruciato nell’impianto, la provenienza del materiale da incenerire, e come sarà trasportato. Domande più che legittime, considerando l'infelice ubicazione prescelta per l'impianto”.
“Non mi stupirei, a questo punto, se la Giunta convocasse, per l'ennesima volta a cose fatte, un comizio di qualche personaggio 'gauche caviar' che dopo aver inneggiato all’atomica dell’Urss e aver condiviso il 'modello Poiatica' spiegherà come l’impatto a biomasse sia assolutamente nullo” chiosa Coloretti.
sono completamente d’accordo sui vostri commenti. ed in particolare col sig. Delmonte Gabriele, io una cosa che vorrei tanto sapere è dove stoccheranno il cippato. presentano sempre la bella foto, tipo disegnino da ragazzino delle medie ma del deposito, (il ragazzino avrebbe disegnato anche il fumo) dove sarà, sarà anche quello rivestito in sasso con la terrazza sul tetto? dai calcoli che ho fatto non si va sotto i 7000 q.li di cippato.
(ugo toni)
Grazie a Dio, il mondo d’oggi è pieno di esperti in tutte le materie e trovare le risposte giuste a domande come queste, non è poi così compliucato. Proprio per questo mi risulta difficile credere che, chi ha pensato di realizzare l’impianto in questione, non l’abbia preventivamente fatto. Mi sorprende sempre di piu l’attenzione politica suscitata e riferita a questo impianto e sopratutto il metodo di contestazione che pare più mirato ad insinuare che a fare chiarezza. Le emissioni sopra elencate, le troviamo provenienti da qualsiasi stufa o caminetto presenti nelle nostre case, anche in quantita maggiore ed incontrollata, pertanto verrebbe da pensare che Villa Minozzo e la montagna tutta, con i suoi antichi metodi di riscaldamento, siano da mettere totalmente in discussione. Gli impianti sportivi di Villa Minozzo sono praticamente circondati da fonti di emissioni di vario tipo che riscaldano gli edifici che compongono il paese e inquinano. Dicendo questo non voglio giustificare la creazione di un impianto in piu, voglio evidenziare che questo impianto non va ad aggiungersi, ma sostituisce alcuni degli impianti esistenti, quindi si potrebbe cominciare a ragionare proprio su questo. Sono stato uno dei contestatori della centrale a biomasse di Fora e allora non fu facile andare contro agli interessi di un grande progetto approvato e appoggiato dalla politica montana tutta; persino il movimento politico di cui facevo parte non mi sostenne e la cosa mi sorprese non poco. Lo contrastammo come gente comune, senza supporti politici, informandoci attentamente ed informando la popolazione, non con polemiche strumentali o supposizioni ma con dati documentati ed evidenti. Arrivammo a convocare un’assemblea a cui parteciparono oltre quattrocento persone. Per l’occasione avevamo contattato ed invitato uno dei maggiori esperti nazionali in materia che venne a relazionare ed a rispondere ai nostri dubbi. Il risultato fu quello che tutti sappiamo, il comune di Toano, pochi giorni dopo, tornò sulla decisione presa bloccando l’intero progetto. Ora mi rivolgo ai Villaminozzesi, se siete così sicuri della non valenza del progetto, se non vi fidate dei vostri amministratori e se temete davvero che ci siano rischi per la salute, invece di star li a polemizzare, fate come noi, informatevi bene e cercate coloro, non di parte, che vi possono dare risposte equilibrate e disinteressate. Rimarrà sempre e comunque a coloro che sono diversamente interessati , tutto il tempo per fare campagna elettorale, semmai potrebbero farlo ponendo l’attenzione sul fatto che impianti come questo, debbono essere in numero limitato, per far si che il prelievo di legname sia proporzionale al riprodursi delle piante e il bosco non ne subisca conseguenze.
(Antonio D.Manini)
lo stesso esperto nazionale che avete contattato voi lo abbiamo contattato anche noi.
quello che ci ha detto conferma i nostri dubbi. ma noi a differenza di voi parliamo all’aria. faremo un’assemblea ma tutto è gia deciso. ora ci vogliono anche far credere che le centrali a metano inquinavano più di quelle a cippato.
altra cosa che posso dirti è che una centrale che brucia a legna stagionata inquina molto meno di una che brucia cippato. poi contestiamo la posizione scelta, di fianco alla palestra, scelta che impedirà qualsiasi sviluppo futuro del centro sportivo . Sigma da una parte e centrale a biomassa dall’altra.
(toni ugo)
Personalmente cerco di non parlare mai per sentito dire e, attingendo alle mie fonti di informazione, non riesco a vedere tutte le problematiche che attribuite a questo progetto. Ribadisco che occorre analizzare la cosa tenendo conto del contesto generale e non focalizzando l’attenzione su un solo elemento. Quello che ho scritto nei miei commenti, non erano verità assolute, erano semplicemente spunti su cui ragionare, perché i paragoni sulle emissioni non si possono fare così, a battibecchi, vanno analizzati ed approfonditi tutti i dati possibili per poter metterlii a confronto ed ottenerne conclusioni attendibili. Se siete sicuri delle vostre ragioni, dimostratele, fate assemblee e chiamate degli esperti a sostenerle, se agite seriamente i progetti si possono sempre fermare. Noi lo abbiamo dimostrato contrastando un progetto molto più grande e contro tutti, ma per fermarlo abbiamo dovuto dimostrare che i nostri dubbi, i nostri sospetti erano fondati. Fatelo anche voi.
(Antonio D. Manini)
Non va mai bene niente. Quando si fa è inopportuno, quando non si fa si ruba lo stipendio. L’importante è criticare sempre l’operato degli altri. Immagino che il consigliere Delmonte così attento ala salute dell’ambiente si sposti solo ed esclusivamente a piedi o in bicicletta per non inquinare.
(GiovanniR.)
Ma che commento è? Qua si critica semplicemente il mancato coinvolgimento dei cittadini e la localizzazione della centrale all’interno di un plesso sportivo. C’e ancora possibilità di chiedere chiarezza ad un’amministrazione o la democrazia va bene solo a giorni alterni?
(Mattia Casotti)
Personalmente non conosco il consigliere Delmonte, spero che non vada sempre in bicicletta e che riesca anche a far il suo lavoro, ma voglio dire che chi non fa niente ruba lo stipendio, chi fa male ruba 2 volte. Tutti voi che criticate iniziando “non va mai bene niente” parte già con una convinzione politica, e la convinzione che la sua idea sia la sola giusta. Cercate di capire il problema e ragionarlo e non utilizzare sempre le solite frasi fatte che consentono di tenere il cervello in letargo
(toni ugo)
Purtroppo ogni combustione sprigiona gas nocivi, qualunque tipo di combustione.
Ciò detto trovo strana una presa di posizione cosi netta da parte della Lega che non ha proferito parola quando lo stesso impianto è stato realizzato a Ligonchio (per zona palestra, case popolari etc), Collagna ( per scuole, municipio, e palestra) allora amministrato da esponenti anche della Lega, e in progetto a Castelnovo ne monti, sempre in zona peep dove è presente area sportiva e scuole, è di prossima realizzazione a Ramiseto.
quindi mi viene da domandare: ma prima dov’erano?
(bacs)
Qualche considerazione.
Non ho risposte certe sul tema, però qualche contestazione mi lascia otlremodo dubbioso.
In premessa: l’esperto citato è uno degli specialisti nell’essere esperti per comitati, che siano impianti a biomasse, inceneritori, e così via. Si tratta di un mestiere, non è una fonte autonoma è un consulente che dice ai clienti o potenziali quello che si aspettano di sentirsi dire.
Che qualche cttadino non fosse informato ci sta, che i politici, da Del Monte a Coloretti non lo fossero no.
L’iter è in corso da diversi mesi, con atti pubblici, ed è tutt’altro che segreto.
Quindi o questi politici si sono schierati erano consenzianti finchè non è nato il comitato o erano molto ignoranti, perché non leggono nè gli atti nè i comunicati dell’amministrazione.
Dopo di che alcune cose bisogna chiarirle.
1) Un impianto a biomasse inquina di più (escluso l’impatto sui gas serra) di uno a metano, su inquinanti anche pericolosi (ah, il vapor acqueo e la CO2 emessi in atmosfera non hanno mai mandato dal dottore nessuno, ma Del Monte probabilmente non lo sa).
2) Il bilancio ambientale locale è sicuramente positivo se si sostituiscono impianti a biomasse, se sostituiscono impianti a metano no, se sostituiscono impianti a gasolio è da valutare
3) Le emissioni sono sicuramente molto più basse delle stufe di casa, per diversi motivi, sia per l’efficienza molto più alta della caldaia, si per gli impianti di abbattimento
4) L’impatto sulla CO2 è sicuramente positivo SOLO se si utilizza legna locale
5) Se si vuole combattere l’abbandono delle attività forestali e delle manutenzioni dei boschi si tratta di una delle poche attività utili
6) Per l’economia montana meglio spendere i soldi per pagare la legna a chi si occupa dei boschi che pagare metano o gasolio a Russia, Libia ecc.
Insomma, secondo me il metro che discrimina è la provenienza delle materie prime.
Se sono locali credo valga la pena, altrimenti è un assurdo.
Ah, giusto come promemoria, non ci sarà stato il massimo del confronto, ma è da molti mesi che il progetto è pubblico.
http://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2017/09/17/news/villa-nuova-centrale-a-biomasse-1.15869852
PS: Non sono un fans di Fiocchi
(Piansano)
Una considerazione: l’esperto o gli esperti che lei definisce “dei comitati” non sono certo numerosi. Costoro debbono essere dotati di una forte preparazione e convinzione in ciò che sostengono, poiché spesso, si trovano ad andare contro ai cosidetti poteri forti. Altra considerazione non secondaria, lo fanno quasi sempre gratuitamente. Personalmente li ritengo molto più attendibili di coloro che lo fanno dietro compenso.
(Antonio D.Manini)
Se qualcuno al mondo cercasse esperti nel no, ma e se, gli si potrebbero vivamente consigliare gli italiani. E’solo una grande stufa, non sarà nulla il vapore del cippato confronto alle schifezze che respiriamo oramai ogni giorno.
(anonimo)
il mondo va avanti , non possiamo esimerci dal correre dietro al progresso , o torniamo al medio evo, bello o brutto che sia,dobbiamo solo valutare quale sia il meglio (o il meno peggio)
(F.G.)