Frane frane e ancora frane. Dopo 40 giorni di maltempo sono diversi i movimenti franosi che continuano a interessare il nostro Appennino. Tra gli ultimi, la strada comunale che porta a Casaleo (Casina), che ha comportato un provvisorio isolamento della frazione per una giornata: per riattivare il transito sono intervenute le ruspe comunali. Qui rimane però il timore che il movimento franoso possa riattivarsi e minacciare anche la sovrastante provinciale 11 tra Casina e Canossa.
In comune del Ventasso, con il suo drone, Roberto Zappaterra ha documentato la frana di Casenove di Ligonchio che ha comportato la chiusura della strada. Mentre nei giorni scorsi la stessa provinciale è stata interessata da uno smottamento a valle, in direzione Collagna. Altri smottamenti hanno provvisoriamente bloccato la provinciale 15 per il Lagastrello, prima che la Provincia intervenisse per la rimozione dei massi.
In tutto il territorio regionale è di quasi 115 milioni di euro la stima dei danni segnalati da Comuni, Province, Servizi tecnici regionali, Consorzi di bonifica e gestori dei servizi pubblici
La Regione Emilia-Romagna ha inviato al Governo la richiesta di stato di emergenza nazionale per l’ondata di maltempo, che dura ormai da circa 40 giorni, iniziata con le abbondanti e prolungate nevicate di inizio febbraioe proseguita con le piogge tuttora in corso.
In tutto il territorio regionale è di quasi 115 milioni di euro la stima dei danni segnalati da Comuni, Province, Servizi tecnici regionali, Consorzi di bonifica e gestori dei servizi pubblici. Ricognizione che si è conclusa a cura dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile. E se la provincia più colpita è quella di Forlì-Cesena con segnalazioni di danni per 20,5 milioni, seguita da Bologna con 18,1 milioni e Modena (17,7 milioni), per Reggio Emilia il conto è di 15,2 milioni. Quindi Parma (9,5 milioni), Ravenna (9,2 milioni), Rimini (oltre 9 milioni), Piacenza (circa 9 milioni), Ferrara (6,5 milioni). Per dare un’iniziale e immediata risposta alle criticità aperte sul territorio, dalla Regione arriva un primo stanziamento di 2 milioni e 300 mila euro. Serviranno per gli interventi più urgenti e per contribuire alle spese sostenute dagli enti locali per affrontare l’emergenza.
"Si tratta di una prima fotografia della situazione, in costante aggiornamento in base all’evoluzione degli eventi – affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore alla Difesa del suolo e della costa, Paola Gazzolo, impegnata oggi in una serie di sopralluoghi a Gaggio Montano e Alto Reno Terme nel bolognese-. La Regione, come promesso, sta facendo la sua parte e i primi fondi stanziati ne sono la conferma. Dalla ricognizione emerge con chiarezza la necessità di un sostegno da parte del Governo per mettere in campo gli interventi necessari per rispondere alle esigenze create da frane e dissesto idrogeologico, per il pieno ripristino della viabilità e per aiutare le amministrazioni locali nelle spese straordinarie sostenute a causa della neve, del gelicidio e delle piogge. Per la prima volta– concludono Bonaccini e Gazzolo – trovano applicazione le nuove norme di Protezione civile entrate in vigore all’inizio dell’anno: contiamo in un’accelerazione dei tempi per arrivare al più presto ad una prima assegnazione di risorse da parte del Consiglio dei ministri".