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Nuove regole dalla Regione per il rimborso dei danni da fauna selvatica e fondi per la protezione

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Cambieranno le regole per gli aiuti di Stato per i danni causati dalla fauna selvatica.

L’Emilia-Romagna è la prima Regione in Italia, grazie anche ad un buon coordinamento con la Commissione europea, che potrà riconoscere agli agricoltori, in base alla normativa degli aiuti di Stato (senza i limiti previsti dai cosiddetti de minimis), i contributi relativi ai danni provocati non solo dalle specie selvatiche protette, ma anche da quelle non tutelate che vivono in “zone protette”, come Parchi e Riserve naturali, Oasi di protezione della fauna e zone di ripopolamento e cattura presenti nel territorio regionale.

È la novità prevista in una proposta di delibera di Giunta presentata oggi dall’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli, nella II commissione dell’Assemblea legislativa.

“Si tratta di un notevole risultato- ha affermato Caselli -. Grazie a un lavoro d’intesa con la Commissione europea, si apre una strada che ci vede primi in Italia, nell’ampliare le garanzie per le aree coltivate. Oggi solo per le specie protette e per quelle che vivono nelle aree tutelate si esce dal regime ‘de minimis’ (che prevede massimo 15mila euro nell’arco di tre anni, elevabili a 30mila euro nel caso di danni provocati da uccelli ittiofagi), e i contributi potranno essere erogati fino al 100% dei danni subiti. Previsti anche finanziamenti per misure di prevenzione e protezione delle specie animali e delle coltivazioni”.

Oltre che per i danni provocati dalla fauna selvatica, la proposta di delibera dell'assessorato  regionale all'Agricoltura concede anche finanziamenti per interventi di prevenzione delle produzioni zootecniche come recinzioni metalliche fisse, miste, elettrificate semipermanenti e mobili; dissuasori faunistici che si attivano automaticamente emettendo suoni o luci e acquisto di cani da guardiania a protezione delle greggi.  Sono compresi anche il rimborso dei capi uccisi e le cure veterinarie per quelli feriti. Le spese per la protezione delle produzioni vegetali interessano le recinzioni perimetrali, sia contro i selvatici sia anti-uccelli, quelle elettriche e i dissuasori faunistici, come i cannoncini acustici o i palloni, per la difesa da storni, gazze e cornacchie.

1 COMMENT

  1. e quando la regione pagherà i danni anche agli automobilisti???? L’ultimo regalo di un capriolo mentre mio figlio ritornava dal lavoro alle 4.00 dopo il turno del mattino mi è costato quasi 3.000€ , costo che non abbiamo coperto nemmeno con lo stipendio visto che era solo un incarico temporaneo

    (bg)

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