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E’ morto a Casina Renzo Rossi, tra i primi meccanici della montagna

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Si è svolta questa mattina presso l’ara crematoria di Coviolo la cerimonia di commiato di Renzo Rossi di Casina, mancato venerdì scorso all'affetto dei suoi cari all’età di 95 anni. Lascia la moglie Pierina Casali, le figlie Ivanna e Lia, la nipote Annalia e le loro famiglie.

Renzo Rossi apparteneva alla generazione che aveva acquisito e perfezionato competenze di meccanica con il lavoro presso le Officine Reggiane per spenderle poi in una propria officina in via Del Predale a Casina in un’epoca per noi lontana, quando le riparazioni richiedevano innanzitutto “buon orecchio” come strumento di diagnosi del problema.

Nato a Migliara, giovane apprendista nell’officina di Ennio Sassi esperto trattorista, dopo l’esperienza alle Reggiane, la Resistenza cui contribuì come partigiano “Attila”, nel dopoguerra, dopo un breve periodo a Felina, fu apprezzato meccanico d’auto a Casina, condividendo con il cugino Armando Rossi e lo stesso Sassi la fama di indiscussi maestri meccanici.

Negli anni Sessanta spostò l’officina in via Roma, “dopo il ponte” aggiungendo la rivendita di auto NSU, le famose Prinz verdi. Di intelligenza brillante e spiccata ironia, amava vantarsi, lui laico, di aver venduto Prinz ai preti di mezza montagna. Ritiratosi dal lavoro, amava dedicarsi al frutteto e all'orto.

La figlia Ivanna, scrittrice, è stata assessore alla cultura del Comune di Reggio e consigliere regionale, mentre la figlia Lia, insegnante di lingue, è autrice di diverse raccolte di poesie.

Dopo la cremazione, sarà sepolto nel paese che lo ha visto sfiorare il secolo senza perdere il gusto della vita.