E’ stato un pomeriggio impegnativo per i tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico della Stazione Monte Cusna di Reggio, impegnati in un intervento a seguito di una slavina nel comune di Villa Minozzo, a monte della stazione sciistica di Febbio.
Poco dopo le ore 12.00 di domenica 4 marzo, si è staccata una valanga sulle pendici del Monte Cusna, in zona Lago Saporito, a circa 2000 metri di quota. L’enorme distacco, che aveva un fronte di oltre cinquecento metri con una lunghezza di circa un chilometro e mezzo e accumuli che in alcuni punti hanno raggiunto i dieci metri, ha interessato una pista, chiusa agli sciatori poiché era stato segnalato un forte pericolo di slavine.
La coltre nevosa, ha nonostante tutto coinvolto uno scialpinista di passaggio, che è riuscito miracolosamente a “galleggiare” e quindi ad uscire dalla traiettoria del distacco, perdendo tutta l’attrezzatura e procurandosi solo un lieve trauma ad una spalla.
L’uomo, è quindi riuscito a raggiungere a piedi la stazione di arrivo della seggiovia e tornare a valle; l’allarme è stato tuttavia dato da un milite della Croce Verde di Villa Minozzo, che ha contattato telefonicamente il Capostazione del Soccorso Alpino Reggiano. Subito sono state allertate le squadre di soccorso per individuare, dato il fronte piuttosto ampio, eventuali altri travolti. La stazione Monte Cusna del Soccorso Alpino è intervenuta da subito, contestualmente all’ingaggio di Elipavullo, con a bordo medico rianimatore, infermiere di area critica, tecnico di elisoccorso ed unità cinofila da valanga del Soccorso Alpino (UCV).
Alcuni tecnici parmensi del SAER, presenti in zona, sono subito stati allertati ed uniti alle prime squadre di soccorso, alle quali si sono uniti i Vigili Provinciali, i Vigili del Fuoco, Carabinieri e Croce Verde. Altre donne e uomini del SAER sono invece stati messi in preallerta in caso di necessità.
La ricerca di eventuali travolti, ha dato esito negativo con la ricerca attraverso apparecchiature elettroniche - sistemi ARTVA e Recco – ed anche le squadre cinofile non hanno individuato nessuna presenza sotto la coltre nevosa. L’ultima bonifica, che si è protratta fin oltre le ore 20.30, alla luce di un gatto delle nevi, è stata condotta con un sondaggio “spalla a spalla”, fortunatamente con esito negativo. Le squadre sono quindi potute rientrare a valle.
Un vero miracolo – a detta dei tecnici del Soccorso Alpino che hanno coordinato le operazioni di ricerca – che una valanga di tali dimensioni e potenza abbia travolto solo una persona, per fortuna senza conseguenze gravi, in una giornata letteralmente presa d’assalto da appassionati di sci e attività invernali.