Le ultime nevicate, che in alcune località dell’Appennino reggiano hanno superato i 200 centimetri di neve (rilevati a 1500 metri), hanno innalzato il grado di pericolo valanghe in conseguenza dell’appesantimento ed alla perdita di consistenza della coltre nevosa dovuta sia alle piogge che all’innalzamento delle temperature.
I controlli quotidiani effettuati dai Carabinieri in forza al Reparto carabinieri Forestali Parco Nazionale Appennino reggiano, specializzati nei rilievi Meteomont, sono stati intensificati in queste ore e stanno in effetti rilevando uno strato superficiale poco coeso con quelli sottostanti con conseguente aumento del pericolo di valanghe anche con un debole sovraccarico.
Nelle aree adibite al servizio degli impianti da sci, come noto, il fenomeno è ampiamente presidiato ed oggetto di interventi di “scarico” del manto nevoso da parte degli operatori del settore.
Secondo i carabinieri pericoli assai più concreti si potrebbero determinare nei prossimi giorni quando, al ritorno delle condizioni di bel tempo, molte persone saranno propense ad avventurarsi nelle zone oltre il limite della vegetazione arborea per effettuare escursioni ed attività sportive in aree non battute con ciaspole, sci, ramponi ecc..
Per questo motivo il servizio Meteomont dei Carabinieri raccomanda, in caso di escursioni al di fuori dei comprensori sciistici controllati, un’attenta valutazione locale del pericolo e consiglia comunque «a tutti gli escursionisti e sciatori» di consultare il bollettino Meteomont (sul sito www.meteomont.org o attraverso l’app Metemont Arma Carabinieri scaricabile gratuitamente), evitare gite di sci alpinismo o escursioni in ambiente innevato, al di fuori dei comprensori sciistici, e da soli; a comunicare ai familiari l’itinerario delle escursioni. Importante è poi «valutare accuratamente le condizioni locali del manto nevoso» e «munirsi del Kit di auto soccorso: pala, artva e sonda».
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AGGIORNAMENTO: le ordinanze dei Comuni e i consigli per chi frequenta ambienti innevati
La grande quantità di neve caduta in questi giorni, una volta superata la fase di emergenza collegata alla viabilità e all’accesso ai servizi, rappresenterà di sicuro, come sta del resto già facendo, una forte attrattiva per i tanti appassionati di attività escursionistiche e discipline sportive invernali: sci, scialpinismo, trekking, ciaspolate, nordic walking solo per fare alcuni esempi. I Comuni dell’Appennino hanno però disposto alcune indicazioni, norme e divieti per far sì che queste attività siano compiute in sicurezza.
Il Comune di Ventasso ha emesso una ordinanza relativa alla regolamentazione dello sci in pista e fuori pista, e sulla frequentazione in montagna, in relazione al pericolo valanghe. “L’ordinanza è stata emessa valutate le condizioni del manto nevoso – afferma il Sindaco Antonio Manari – caratterizzato da cumuli creati dalle precipitazioni degli ultimi giorni, che presentano rischio di distacco spontaneo, ma anche e soprattutto distacco causato dal passaggio di sciatori ed escursionisti, con conseguenti slavine e valanghe che potrebbero verificarsi nei pressi e sopra le piste da sci e nei “fuori pista”. In questi giorni abbiamo fortunatamente una notevole affluenza di appassionati nelle stazioni sciistiche nel territorio di Ventasso di turisti e non, con anche famiglie e bambini, sciatori e snowboarder di ogni livello e capacità. Abbiamo quindi ritenuto necessario per la maggiore sicurezza pubblica regolamentare la frequentazione dei territori in cui viene indicata la presenza di rischio valanghe marcato o forte”.
L’ordinanza impone, insieme ad altre norme comportamentali, che su tutte le aree sciabili servite da impianti di risalita in orario di apertura degli impianti tutti gli sciatori, qualunque sia la disciplina praticata (sci, carving, snowboard, telemark, ecc...), si attengano rigorosamente al “Decalogo comportamentale dello sciatore”. Salvo autorizzazione dei gestori dell’area sciabile attrezzata, è vietato sciare o percorrere le piste in orario di chiusura degli impianti, per la concomitante presenza di gatti ed altri mezzi battipista operanti. È assolutamente vietato percorrere le piste con mezzi quali slittini, bob, palette o altri manufatti non propriamente destinati alla pratica sciistica. Per queste attività ci si può spostare in campi e aree dedicate al di fuori delle piste. È vietato sciare o percorrere le piste, dove operano i gatti. Coloro che, in stato di necessità, si trovino in presenza di tali macchine operatrici, devono dare la precedenza ai mezzi e devono consentire la loro agevole e rapida circolazione. È vietato impegnare l’area sciabile con animali domestici sciolti.
Anche il Comune di Villa Minozzo ha emesso una simile ordinanza riguardante la regolamentazione dello sci, in pista e fuori pista sulle aree sciabili e della frequentazione in montagna in ambiente innevato con pericolo valanghe marcato 3 o superiore. Anche in questo caso l’ordinanza impone a tutti gli sciatori di qualunque disciplina di attenersi al Decalogo comportamentale dello sciatore, il divieto di sciare o percorrere le piste in orario di chiusura degli impianti, l’apposizione di apposita segnaletica in prossimità delle piste.
Entrambe le ordinanze prevedono sanzioni ai trasgressori delle norme. Il testo completo delle ordinanze è disponibile sui siti del Comune di Ventasso (www.comune.ventasso.re.it) e del Comune di Villa Minozzo (www.comune.villa-minozzo.re.it).
A chiunque si appresti ad approntare attività sci alpinistica, alpinistica, escursionistica e sci fuori pista in Appennino, si consiglia preventivamente di informarsi sulle condizioni meteorologiche, nivologiche e del grado di pericolo di valanghe “in zona”, mediante i siti della Protezione Civile (http://protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/) o il servizio Meteomont dell’Arma dei Carabinieri (www.meteomont.gov.it).
Il Decalogo comportamentale dello sciatore
1. Rispetto per gli altri
Ogni sciatore deve comportarsi in modo da non mettere in pericolo altre persone o provocare danni.
2. Padronanza della velocità e del comportamento
Ogni sciatore deve tenere una velocità e un comportamento adeguati alla propria capacità nonché alle condizioni generali della pista, della libera visuale, del tempo e all'intensità del traffico.
3. Scelta della direzione
Lo sciatore a monte che ha la possibilità di scegliere il percorso deve tenere una direzione che eviti il pericolo di collisione con lo sciatore a valle.
4. Sorpasso
Il sorpasso può essere effettuato (con sufficiente spazio e visibilità), tanto a monte quanto a valle, sulla destra o sulla sinistra, ma sempre ad una distanza tale da evitare intralci allo sciatore sorpassato.
5. Immissione ed incrocio
Lo sciatore che si immette su una pista o che riparte dopo una sosta deve assicurarsi di poterlo fare senza pericolo per sé o per gli altri; negli incroci deve dare la precedenza a chi proviene da destra o secondo indicazioni.
6. Sosta
Lo sciatore deve evitare di fermarsi, se non in caso di necessità, nei passaggi obbligati o senza visibilità. La sosta deve avvenire ai bordi della pista. In caso di caduta lo sciatore deve sgomberare la pista al più presto possibile.
7. Salita
In caso di urgente necessità lo sciatore che risale la pista, o la discende a piedi, deve procedere soltanto ai bordi della stessa.
8. Rispetto della segnaletica
Tutti gli sciatori devono rispettare la segnaletica prevista per le piste da sci ed in particolare l'obbligo del casco per i minori di 14 anni.
9. Soccorso
Chiunque deve prestarsi per il soccorso in caso di incidente.
10. Identificazione
Chiunque sia coinvolto in un incidente o ne è testimone è tenuto a dare le proprie generalità.