"In seguito ai comunicati ad agli articoli apparsi sulla stampa locale, in ordine al consiglio comunale tenutosi venerdì 23 febbraio u.s, il gruppo consiliare 'Progetto per Castelnovo ne' Monti' vuole compiere alcune precisazioni". Chi scrive è Daniele Valentini, capogruppo nell'assemblea civica castelnovese.
"L’ordine del giorno approvato nel corso del suddetto consiglio è un testo presentato dal gruppo di maggioranza a cui il nostro gruppo non ha dato un mero contributo passivo, bensì è un documento scaturito a seguito di una trattativa inizialmente voluta ed instaurata da tutte e tre le forze politiche presenti in consiglio, a cui, successivamente, il Movimento 5 Stelle si è sottratto. Dimostrazione di tale collaborazione risiede nel fatto che un ordine del giorno, con testo pressoché identico a quello approvato, era stato presentato dal nostro gruppo ed è stato ritirato in sede di Consiglio onde evitare inutili doppioni".
Secondo Valentini, "il testo finale approvato in Consiglio con voti favorevoli di tutti i consiglieri presenti, ad eccezione del consigliere Attolini, unico rappresentante del M5S, la quale si è astenuta (e non votando contrario, come invece hanno riportato certi organi di stampa), è stato il frutto di un percorso proposto dal nostro gruppo consiliare e immediatamente accettato dalla maggioranza svoltosi in modo paritetico e condiviso da entrambe le forze politiche".
"Al di là dei classici, ed oramai scontati e noiosi, commenti scaturenti dall’esasperata bagarre elettorale che bolleranno il tutto come il solito inciucio o intrallazzo, riteniamo che il risultato raggiunto, seppur migliorabile, sia comunque soddisfacente: si è cercato di operare guardando al problema della sanità e dei servizi in senso ampio, senza focalizzarsi sul singolo e particolare problema del punto nascite, che rappresenta una tessera di un puzzle ben più ampio e complesso; prestando attenzione alla questione senza irrigidirsi all’interno di meri schemi partitici che avrebbero portato solamente divisione perdendo di vista quelle che sono le vere necessità della cittadinanza".
Solo una parola: falso! Se Valentini ha prove che possano dimostrare il contrario le tiri fuori o la smetta di mentire. Non ha alcun senso votare un odg di un comitato per poi proporne un altro che ne stravolge il senso. Come è contraddittoria la posizione assunta dal gruppo di Valentini riguardo all’odg del comitato “Di.Na.Mo”, dove sia lui che Ugolotti hanno votato contro la richiesta di un ricorso in Regione salvo poi la conferma da parte dello stesso Ugolotti che la decisione sul punto nascita è solo regionale!
(Genitoni Massimiliano)
I commenti critici al nostro operare, o scrivere, ovvero alle nostre parole, possono tornarci non graditi, e crearci un qualche disappunto, ma sono sempre le opinioni di chi non la pensa come noi, opinioni che vanno semmai confutate e rintuzzate, anche duramente, ma ci andrei piano a definirle scontate e noiose, perché fanno in ogni caso parte del confronto politico – in tempi di elezioni o meno – se non ci si vuole incamminare sulla inopportuna ed indesiderabile strada del “pensiero unico”. Per stare in tema, c’è chi vede inciuci e intrallazzi anche dove non ci sono, ma non si può comunque impedire a qualcuno di pensarlo o di sospettarlo, e saranno comunque i fatti e i tempi futuri a dirci chi ha ragione, e quanto ad “irrigidirsi all’interno di meri schemi partitici” può essere anche vero che fa talora perdere “di vista quelle che sono le vere necessità della cittadinanza”, ma chi siede in Consiglio rappresenta una parte di quella cittadinanza e deve perciò domandarsi cosa la stessa vorrebbe (pena l’essere autoreferenziale).
(P.B., 26.2.2018)
Il mainstream politico, oltre al voltastomaco fa venire voglia di dare il voto ai partitini estremi, ma estremi estremi. Pare abbiano più buon senso e non il “commento compulsivo” addossando critiche all’altrui operato, indorandosi invece se si parla delle proprie prodezze.
(MA)