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Riunita a Parma l’assemblea della Mab dell’Appennino. Grande partecipazione di giovani, cittadinanza e amministratori

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L’assemblea consultiva Mab Unesco si è tenuta a Parma e ha visto una grande partecipazione di amministratori e cittadini dell’Appennino tosco-emiliano. Si è trattato di un passaggio ancora iniziale di valore costituente e fondativo, dopo il primo svoltosi a Reggio Emilia un anno fa. Il video realizzato per l’occasione, intitolato ‘Il cammino è iniziato” ne ha riassunto il senso.

Il riconoscimento Unesco è stato un premio ai valori presenti e costruiti da generazioni,ma al tempo stesso assunzione di impegni.

Innanzitutto conoscere e far conoscere i 100 perché del riconoscimento Unesco e i 100 valori depositati in ogni metro della nostra terra.

E inoltre vivere e far vivere il territorio dalle persone e dalla natura, in equilibrio, in modo attivo, aperto, partecipato e responsabile.

Sviluppare orgoglio di appartenenza, di ogni luogo e dell’insieme. Prendersi cura delle persone e dell’ambiente, delle comunità e della terra, aprirsi al mondo che cambia veloce.

È stato presentato un rapporto delle attività.

Nei primi due anni 31 consigli comunali hanno di nuovo condiviso orgoglio e ragioni del riconoscimento.

La mostra Unesco su alimentazione e sostenibilità è stata ospitata da scuole, Istituzioni, associazioni, aziende agricole, in 25 location diverse con più di 8000 visitatori.

Le rassegne “Neve Natura” e “Menù a Km0” sono state animate, in ambiti più vasti, da nuovi protagonisti, docenti, studenti e operatori.

Scuole di ogni ordine e grado del territorio, con 70 progettazioni avviate, con l’impegno di 650 insegnanti e 8000 studenti studiano con continuità i valori e il senso del progetto Uomo e Biosfera.

La protezione dell’ambiente è stato al centro di progetti di ricerca, gestione e condivisione con associazioni e cittadini.

Con alcuni progetti internazionali, abbiamo fatto conoscere la nostra Riserva in Europa, Sud America ed Oriente.

15 ragazzi di Emilia e Toscana hanno partecipato al Forum internazionale dei giovani e danno continuità al loro impegno.

Il riconoscimento UNESCO ha favorito l’inserimento del territorio nel programma Aree Interne e ha proposto con successo progetti su fondi europei con azioni per il turismo sostenibile e nuovi percorsi storico – religiosi.

E’ stato avviato l’uso del brand Unesco per promuovere insieme immagine, sostanza e qualità territoriale.

E’ stata elaborata, in incontri internazionali, da Shanghai a Torrechiara, alla Fortezza delle Verrucole, una strategia di “branding” per imprese e operatori privati, individuando nel “Prendersi Cura dell’Appennino” il valore essenziale da mettere in evidenza.

Si sono insediati e attivati gli organi di governance. Partecipazione e cooperazione ne sono la forma e la sostanza.

“MaB si è rivelata essere un patto di collaborazione, appena iniziato, ma fecondo e apprezzato. La partecipazione appare essere la forma e la sostanza della governance possibile - ha dichiarato il presidente del Parco Nazionale Fausto Giovanelli, coordinatore della Riserva

 - Si sono attratte nuove risorse in collaborazione con regioni comuni gal scuole e operatori privati. Altre ne arriveranno. Ma MAB in quanto tale non è un nuovo ente né un centro di spesa

La essenza della mission è individuata nell’ accrescere conoscenza, passione e capacità del capitale umano dell’Appennino, per l’Appennino e nell’Appennino.È una missione assolutamente importante e decisiva del futuro. Su questo il riferimento a Unesco porta un valore aggiunto di visione ampia e di pensiero positivo, necessario come e più del pane. Senza una carica di positività e fiducia -conclude il presidente del Parco-è impossibile affrontare l’innovazione e la globalizzazione che investe e investirà sempre più pienamente anche l’Appennino.”

L’assemblea costitutiva permanente avrà un seguito con altri più aperti pubblici momenti di confronto, in Lunigiana e  Garfagnana, Appennino reggiano parmense e modenese.

All’iniziativa hanno aderito anche la Regione Emilia Romagna.

L’assessore alla Sicurezza territoriale, difesa del suolo e della costa e della protezione civile della Regione Emilia-Romagna, Paola Gazzolo, nel suo intervento ha sottolineato l’impegno della Regione: “Abbiamo sostenuto con forza il riconoscimento e il cammino fatto fino qui; non faremo mancare la partecipazione attiva agli organismi di governance che la Riserva della Biosfera si sta dando. Siamo convinti che le MAB sono veri laboratori per costruire un futuro sostenibile, per questo la Regione vuole essere protagonista del percorso avviato e che ha già portato a importanti risultati come dimostra il rapporto presentato”.