Un insospettabile insegnante di educazione fisica, che impartiva lezioni di ginnastica in due istituti secondari di scuola primaria di altrettanti comuni del crinale appenninico, nascondeva un’attività illegale tra le mura di casa.
I carabinieri della stazione di Toano e del nucleo operativo di Castelnovo Monti, infatti, al culmine di una mirata attività antidroga, culminata con l’esecuzione di perquisizioni presso il domicilio e l’abitazione di residenza, l’hanno infatti trovato in possesso di circa mezzo chilo di marjuana sequestrato unitamente a materiale comprovante la detenzione ai fini di spaccio quali un bilancino di precisione e lo smartphone contenente messaggi riferibili all’illecita attività di spaccio dove le mattonelle proposte erano la droga.
Con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti i carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Castelnovo Monti hanno arrestato un insegnante 53enne reggiano, con residenza in città e domicilio nel crinale appennico dove svolgeva l’attività di insegnante di educazione fisica. Un business che probabilmente garantiva ottimi introiti in considerazione della grande diffusione che questa sostanza stupefacente, classificata come leggera, ha attualmente soprattutto nelle giovani generazioni.
I carabinieri di Castelnovo Monti e Toano proprio monitorando i consumatori di droghe leggere sono nel tempo risaliti all’insegnate, sino al blitz di ieri mattina quando i militari si sono recati in una delle scuole dove insegna prelevando il docente per dare corso alle perquisizioni finalizzate al rinvenimento di droga. Nella casa dove aveva domicilio, in un comune della montagna, i carabinieri hanno rinvenuto all’interno di un mobile della cucina un borsello contenente un involucro in cellophane trasparente termosaldato con 121 grammi di marjuana e un bilancino di precisione.
Nell’auto non veniva rinvenuto nulla di illecitamente detenuto mentre nello smartphone in disponibilità del prof i carabinieri individuavano messaggi dal contenuto inequivocabile circa l’illecita attività di spaccio. Le analoghe attività condotte nell’abitazione di residenza ubicata nel quartiere Santa Croce di Reggio Emilia portavano a rinvenire il grosso dello stupefacente illecitamente detenuto.
Nella cucina i carabinieri rinvenivano una busta in cellophane aperta contenente marijuana del peso di 112 grammi ed un astuccio con tre palline di marijuana compressa del peso complessivo di 3 grammi. Nell’armadio della camera da letto saltavano fuori altre due buste di cellophane con marjuana del rispettivo perso di 121 e 114 grammi. Alla luce di quanto emerso dalle attività condotte dai carabinieri, l’insegnante veniva tratto in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. L’uomo, al termine delle formalità di rito, veniva ristretto a disposizione della Procura reggiana.
Nome e cognome grazie, almeno le scuole dove prestava attività grazie!
La ci sono i nostri bimbi!
(Stefano)
Se ho ben capito insegnava a bambini/ragazzini fra i 10 ed i 14 anni …
E’ sufficente che sia stato “ristretto a disposizione della Procura”?
(EP)
Giusto. Ha avuto per le mani i nostri figli.
(MA)
Questa notizia mi arriva in giorni in cui ho forti fortissimi dubbi sul fatto che la scuola possa chiamarsi tale,
succedono cose assurde nel luogo in cui i nostri figli dovrebbero essere tutelati e custoditi come un bene prezioso.
Ma non è così… a pochissimi degli addetti presenti interessa dei nostri figli, pure loro lavorano per lo stipendio, niente di più!
(alle)
Alle non sono d’accordo. Parlo per esperienza personale,e ti posso assicurare che ci sono tantissimi insegnanti che lavorano con passione e dedizione,e secondo me sono un ‘ampia maggioranza. E lavorano spesso in condizioni difficili, in ambienti difficili ( e’ di pochi giorni fa la notizia di un altro insegnante picchiato da un genitore, solo perche’ si era permesso di rimproverare uno studente!!!) , cercando di educare i nostri ragazzi nel modo migliore possibile. Purtroppo le mele marce sono ovunque, in ogni settore…. e sai come si dice ? basta una mela marcia per “impestare” una cassetta intera !. Conosco i colleghi dell’insegnante arrestato ,e sono sicuro che svolgono il loro dovere con coscienza!
(michele lombardi)
Sono stato qualche anno fa un suo studente e posso dire che non era per niente una cattiva persona. Indubbiamente quello che ha fatto è una cosa sbagliata e per questo pagherà, ma per esperienza personale posso dire che non ha mai dato un brutto esempio e svolgeva il suo lavoro con la massima serietà.
(Anonimo)
Concordo pienamente, sono anche io un ex studente e posso confermare che si è sempre comportato molto bene, non è assolutamente un pericolo per i ragazzi, nonostante quello che abbia fatto sia illegale e sbagliato.
(anonimo)
ex studente anche io penso la stessa cosa
(Anonimo)
sarà…Nella scuola superiore dove è mio figlio gira alcool nella ricreazione come fosse coca-Cola…e parlo di una scuola di Castelnuovo ritenuta di un certo livello….
dopo bisogna solo sperare???
Ma quelli che li hanno in consegna dove sono visto che si parla di minorenni alti 1,70 e oltre ma MINORENNI!
Io pensavo che a scuola lo lasciavo al sicuro ma inizio con rammarico ad avere dei dubbi!
(alle)
Rispondo ad “alle”: Sono una ex studentessa, e da tale, posso assicurarti che 1-2-3 anni fa non ho MAI visto alcol girare per la scuola al posto della Coca-cola. Anzi, ti dirò di più, l’ultimo giorno di scuola, della 4^, abbiamo portato a scuola due bottiglie di prosecco, per festeggiare. La Vice Preside ha fatto il giro di tutte le classi ritirando tutte le bottiglie.
Detto questo vorrei dirti anche un altra cosa: spesso durante gli intervalli la Preside scendeva e scende tutt’ora per “cazziare” gli studenti che fumano. Regola d’istituto, ma soprattutto, DIVIETO, di fumare. Gli studenti fumano lo stesso. Cosa facciamo? Li lapidiamo? Più che comunicare alle famiglie cosa si potrebbe fare? Una volta che gliela fai spegnere, ne hanno altre 19 da accendere (e magari hanno 14 anni). Quello di cui posso essere sicura è che di distributori al cui interno si possa trovare dell’alcol non ce ne sono, quindi da qualche parte o in qualche modo, secondo le tue parole l’alcol c’è entrato. Invece che sparare calunnie gratuite e infondate, è meglio controllare un po’ di piu i vostri ragazzi.
Firmato: una ragazza, che quando era ore di prendere due schiaffoni li ha presi, le settimane di punizione se l’è fatte.
(Anonimo)
Da mamma posso dire che il Prof è sempre stato bravissimo con i nostri ragazzi. Purtroppo non sappiamo cosa fanno nella vita privata, ma a livello scolastico un prof attento e rispettoso nei confronti di tutti soprattutto dei più deboli.
(Una mamma)
Ma scusi (una mamma) come si fa a dire ….attento …rispettoso….soprattutto dei più deboli…….ecc.
Un educatore che vende morte ai ragazzi!!!!
(Maria)
Da suo ex studente era un prof bravo che si impegnava nel suo lavoro e le assicuro signora che con gli studenti con cui lavorava non ha mai accennato a droga,spaccio ecc. E non l’ha mai fatto, non ne sapevamo niente e quando abbiamo scoperto di questo avvenimento orrendo ci siamo rimati male perchè da uno come lui non te lo saresti mai aspettato
(Anonimo)
Sicuramente quello che è accaduto è un fatto che nessuno vorrebbe sentire, perché si spera sempre che le persone addette all’educazione scolastica dei ragazzi siamo coscienti, precisi e dediti al loro lavoro.
Premesso questo e premesso che tutti i provvedimenti che verranno presi saranno sicuramente giusti per l’illegalità dell’atto, come è stato detto pochi commenti sopra non tutti gli insegnanti sono menefreghisti, anzi, molti cercano di fare il loro lavoro al meglio delle loro possibilità, trovandosi spesso a scontrarsi con il menefreghismo che però viene da parte degli studenti. Eh si, perché non sempre la colpa è degli insegnanti. A volte la maleducazione, il menefreghismo e la mancanza di rispetto arrivano dagli studenti, ai quali dovrebbe prima essere insegnata l’educazuone (In famiglia prima di tutto, poi a scuola).
Forse dovremmo riflettere tutti, senza puntare solo il dito contro.
(Anonimo)
Premesso che a mio avviso non è scindibile la vita privata da quello di insegnante, mi pare che poco si addica essere insegnante di EDUCANDE e alla sera fare la prostituta, come essere a contatto con i ragazzi e di sera spacciare.
Ma questo è lo specchio del nostro paese, come i commenti sopra, su 9 solo uno firmato con nome e cognome, 8 anonimi.
Bell’esempio
Cordialmente
(Roberto Malvolti)
Ritengo che la privacy di una persona sia la prima cosa perchè se non esistesse essa solo in 4 avrebbero scritto il commento.
(Anonimo)
Spacciava cocaina, eroina? No. Uccideva, violentava, abusava? No. Rubava miliardi, prendeva tangenti, evadeva le tasse, guadagnava sui migranti, sfruttava minori? No. È da condannare? Sì, è illegale ciò che ha fatto e bisogna seguire la legge! Ma perché fare post inutili e criticoni, perché pensare sempre ai problemi degli altri, invece che scrivere cose utili alla società, per cambiare davvero un paese che sta andando allo scatafascio? Ci sono cose molto piu spiacevoli che succedono in Italia, ma la gente si ferma alle sciocchezze da bar, non va nel profondo dei problemi. No certo, interessano i like, interessa la notizia veloce per la cui comprensione non bisogna avere un grande acume o una grande cultura, è la notizia che stuzzica e che va sconvolgere le vecchiette sulla panchina. Allora mi chiedo.. È meglio spacciare mezzo kilo di piante o regalare gratuitamente mezzo kilo di critiche, ipocrisie e discorsi poco ragionati e snob? A voi la scelta. Vedo più illegali certe persone bigotte e i loro discorsi che quella che chiamano “droga”. Mah.
(Uno studente)
Io penso che la cultura della legalità senza se e senza ma, sia l’unica strada percorribile per costruire una società civile.
Trovare delle attenuanti o tentare di mistificare i fatti non è, a mio modesto parere, un atteggiamento da persone responsabili.
La notizia racconta, purtroppo, di un insegnante arrestato in quanto detentore di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Se posso essere franca, non mi interessa proprio se sia bravo, simpatico o educato, anzi è irrilevante; un insegnante dovrebbe essere una persona da stimare, possono i nostri figli o possiamo noi genitori stimare un insegnante dedito allo spaccio?
La risposta è e deve essere un inequivocabile no, cerchiamo di non essere ipocriti, non possono esserci zone d’ombra di nessun genere quando si parla di rispetto della legalità.
I nostri figli meritano decisamente di meglio e spetta a noi genitori pretenderlo.
(Carla O.)
Gli spacciatori esistono perchè esistono i consumatori quindi non condanniamoli più di tanto. Resta da stabilire se rifornisse persone maggiorenni e consapevoli o minorenni e in questo caso si che sarebbe da condannare pesantemente.
(Giordano)
insospettabile … parliamone, a volte l’abito fa il monaco
(Giorgio Alessi)
Letto i due articoli, incidente del ragazzo e questo sul professore. Fan pensare. Primo, a mio modesto parere, che tornando a proibizionismo e giungla infinita di regole, codici, comma non si risolve ne si affronta nessun problema. Ci siamo dimenticati totalmente di cultura, educazione e soprattutto esempio, buon esempio. Deleghiamo tutto ad altri, noi intoccabili. Solo pronti a puntare il dito, la scuola, la strada, ambienti ove mandiamo nostri figli, dimenticando la prima e insostituibile realtà, situazione, la famiglia. Troppo lungo e districato il sentiero, chiudo, affermando, arrivato alla soglia dei sessanta, che mi fanno molta piu’ tristezza le navette che trasportano orde di giovani, come greggi, a riempirsi di alcool nei locali, che incassano cifre e cifre, ma in regola… che due piantine di erba in un vaso sul balcone. Ma si sa,la ns era, ipocrisia la fa da assoluta padrona. Luca
(LUCA)
Assolutamente da condannare. Insegnante:la parola racchiude un mondo di cui lo spacciare non deve fare parte. Non vorrei mai fosse l’insegnante di mio figlio. Perbenismi ed ipocrisie sarebbe ora di riservarli a fatti di minor peso, se non se ne può proprio fare a meno.
(cittadina di Ventasso)
Si,fa rumore,e infanga la categoria degli insegnanti. Ma vogliamo parlare dell’alcool. Penso sia peggio ed è legale.
(Lucia spadacini)
Spacciare è sbagliato ai fini della legge (a mio parere eticamente non è diverso da un barista che serve alcol e molto meno grave di avere slot machine o roba simile)
Comunque conosco un sacco di studenti che lo stimano e nonostante tutto continuano a stimarlo.. Ha sbagliato ma la vita privata è diversa dal lavoro, non va criticato come professore ma come persona. Ci sono molte persone intorno a noi che fanno cose peggiori e passano inosservate.. I carabinieri avrebbero dovuto prenderlo a casa e non a scuola solo per fare più scena. I professori criticateli per come insegnano, non per quello che fanno nella vita privata
(Uno che conosce tanti studenti)
Concordo sul fatto che un insegnante debba essere “pulito” considerato che è a contatto con dei giovani ma credo che “l’operazione” effettuata dalle forze dell’ordine abbia creato più ansia e paura nei ragazzi presenti che non il professore stesso… Forse si poteva aspettarlo fuori dalla scuola o attendere la fine dell’ora di lezione… Non so, e non è mia intenzione accusare i carabinieri, ma quando si è a contatto con dei ragazzi bisogna avere più attenzioni sia da una parte che dall’altra
(Giusi)
Onestamente, anche il fatto che venga prelevato in classe un insegnante, da parte delle forze dell’ordine, davanti a dei bambini/ragazzi…mi lascia un po perplessa. Credo si sarebbero dovuti usare altri modi per tutelare almeno gli alunni (non penso per loro sia stato piacevole, ne’ per i loro genitori dover spiegare, senza contare il fatto che tutto e’ andato bene, ma in caso di arresto non possono esserci garanzie preventive sulla reazione di una persona sottoposta al fermo)
(EA)
Ricordo che il tema della cannabis è in discussione in politica, in alcuni stati è ammessa legalmente. Fortunatamente non è ‘morte’ come asserisce la Sign.ra Maria! I tempi son cambiati!! Il Prof verrà punito perché non ha rispettato la legge italiana e ciò è giusto. In ambito professionale è sempre stato ineccepibile e questo è ciò che conta per i ragazzi, lo dimostrano le loro testimonianze. Penserà il Tribunale a giudicare, tutti gli altri dovrebbero dispiacersi, sostenere i ragazzi nella loro delusione e non commentare!
Simona
(Simona)
Un ringraziamento alle forze dell’ordine.
Prelevando il professore in orario scolastico….hanno dato un segnale forte ai nostri ragazzi, la giustizia lavora e si adopera per fermare i disonesti…
Grazie ancora a nome di tutti i genitori!!!!
(Maria)
Concordo con Simona. Professionalmente è un bravo insegnante e prelevarlo a scuola mi lascia molto molto perplessa: si poteva aspettare il termine del suo orario di lavoro.
(Roberta)