Home Cronaca Ai domiciliari per violenza sessuale, ma viola le prescrizioni: torna in carcere

Ai domiciliari per violenza sessuale, ma viola le prescrizioni: torna in carcere

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Aveva compiuto abusi sessuali su una bambina ogni qual volta la moglie era impegnata in faccende domestiche. In queste circostanze sarebbe entrato nella camera della figlioletta, intenta a giocare con l’amichetta del cuore, compiendo nei confronti di quest’ultima, neanche 10 anni, atti sessuali. Gravi episodi di infanzia violata, quelli portati alla luce dalle indagini dei carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Castelnovo ne' Monti, coordinati dalla Procura reggiana, che avevano visto il sostituto titolare delle indagini, la dott.ssa Maria Rita Pantani, richiedere ed ottenere dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Reggio Emilia un provvedimento restrittivo di natura cautelare in carcere che lo scorso 4 gennaio è stato eseguito dai carabinieri nei confronti dell’uomo ristretto con l’accusa di violenza sessuale aggravata e continuata.

Aveva ottenuto i domiciliari con la prescrizione che gli vietava di aver contatti con estranei. Prescrizioni che secondo gli accertamenti dei carabinieri di Castelnovo l’uomo ha però reiteratamente violato, circostanza per la quale il sostituto titolare delle indagini, la Pantani, ha chiesto ed ottenuto dal gip l’aggravamento della misura che l'altro ieri è stata eseguita dai carabinieri che hanno condotto l’uomo in carcere.

L’uomo si trovava ai domiciliare per una serie di gravi accuse mosse che l’avrebbero visto, da settembre a novembre dell’anno scorso, approfittando della distrazione della moglie, impegnata in faccende domestiche, e dopo essere entrato nella stanza dove si trovava la vittima impegnata a giocare con la figlioletta, costringere l’amichetta della figlia a subire in varie occasioni atti sessuali consistenti in toccamenti delle parti intime dell’uomo. Una condotta pressoché usuale quella dell’uomo finito in manette, che coglieva le occasioni propizie per costringerla a compiere atti sessuali. Occasioni che l’uomo, stando all’accusa, si sarebbe procurato inserendosi nei giochi delle due bambine arrivando addirittura a finire sotto le coperte apparentemente per leggere storielle alle due bambine ma di fatto per abusare della piccola con palpeggiamenti delle parti intime dell’uomo. Questi "giochi" sono stati quindi raccontati dalla vittima ai familiari che hanno denunciato i gravi episodi di abusi sessuali che hanno visto l’uomo essere arrestato.

 

8 COMMENTS

  1. Sbatti il mostro in prima pagina e con lui tutta la sua famiglia (dal momento che tutti sanno di chi si tratta). Da chi arrivano queste notizie così circostanziate? Con che autorità se ne traggono le conclusioni? Si è già decretata la morte civile per questa persona e per i suoi familiari. Il diritto-dovere di cronaca dovrebbe tenere conto dei danni che possono provocare certi giudizi e conclusioni affrettate, che non spettano alla stampa ma devono essere prese in altri ambiti dopo un iter processuale. Ma in questa triste vicenda c’è una cosa molto bella da sottolineare: una famiglia dei dintorni si è fatta prossimo a questa persona e l’ha accolta in casa propria agli arresti domiciliari. Un bellissimo esempio di amicizia solidarietà umana e vera carità cristiana nei riguardi di una famiglia in un momento di grande difficoltà.

    (w.g.)

    • Firma - w.g.
  2. Siamo in uno stato di diritto, per fortuna, i processi si fanno in tribunale. C’è l’accusa e la difesa. Il diritto di cronaca è fondamentale e non pregiudica certo l’avere un giusto processo.
    Chissà, se a compiere gli abusi non fosse stato un paesano ma un forestiero, se si chiedeva altrettanta prudenza e carità cristiana.

    (Dubbiosa)

    • Firma - Dubbiosa