"Per parte nostra siamo molto soddisfatti, e dopo questo pronunciamento ci attendiamo che il Governo si adegui alla volontà espressa dal Parlamento mantenendo tutte le opportunità di tenuta e sviluppo delle aree forestali rese possibili dalla multifunzionalità delle imprese che se ne occupano".
E' questa la presa di posizione dell'Alleanza Cooperative di Reggio Emilia a poche ore dal pronunciamento della Commissione Agricoltura del Senato, in base al quale le cooperative forestali e di comunità dell'Appennino possono continuare ad essere equiparate alle imprese agricole quando in via prevalente si occupano di silvicoltura e sistemazioni idraulico forestali.
Secondo la Commissione, in sostanza, vale l'equiparazione prevista dall'attuale normativa (che parla, appunto, di "via prevalente") e non è necessario che queste attività siano svolte in "via esclusiva", come invece recitava uno schema di decreto che aveva suscitato un diffuso allarme nella nostra provincia. La determinazione dei Senatori chiude il percorso di audizione parlamentare e si aggiunge al parere di uguale segno già espresso dalle analoghe commissioni della Camera.
A rischio - come aveva sottolineato l'Alleanza delle Cooperative - c'era la sopravvivenza stessa di diverse cooperative forestali e di comunità, ma si gettava anche una pesante ombra sullo sviluppo di territori che proprio nella multifunzionalità di tante imprese trovano un elemento di tenuta e di possibile crescita.
L'Alleanza Cooperative Italiane di Reggio Emilia - che aveva immediatamente coinvolto l'assessora regionale all'Agricoltura, Simona Caselli, e aveva trovato sponda nella presa di posizione della senatrice Leana Pignedoli - pochi giorni fa aveva rimarcato " la straordinaria gravità che la restrizione del riconoscimento di impresa agricola nel settore forestale comporterebbe nel nostro territorio per le negative ricadute occupazionali, di manutenzione territoriale e di sostenibilità di attività economiche legate alla valorizzazione forestale che hanno nella multifunzionalità e nella piena integrazione fra le filiere un elemento fondamentale di tenuta e sviluppo".
"La conseguenza del decreto legislativo - secondo l'Alleanza - sarebbe stata quella di tornare alla situazione di oltre venti anni fa e tutto ciò in contrasto con la normativa vigente, con tutti gli strumenti di programmazione di sviluppo del settore e con i progetti già avviati".
"Alla luce del parere della Commissione del Senato, e di quello analogo già espresso dalla Commissione Agricoltura della Camera - osserva l'Alleanza Cooperative Italiane di Reggio Emilia – ci attendiamo ora una sollecita conclusione dell’iter da parte del Governo nell’adesione alla condizione al testo posta dalle Camere che deve riportare velocemente serenità di progetto e lavoro alle cooperative forestali.