E’ stata di recente attivata un’auto infermieristica nel Distretto di Castelnovo ne' Monti. Si tratta di un mezzo aggiuntivo di soccorso intermedio che viene attivato dal 118 insieme all’ambulanza di base ogni volta che se ne presenti la necessità. Dal 1 dicembre 2017, data di inizio della fase sperimentale, l’auto ha effettuato una media di una uscita al giorno.
Il mezzo e l’autista soccorritore sono garantiti dalle associazioni di volontariato, mentre l’infermiere è dipendente dell’Azienda Usl Irccs di Reggio Emilia. In questa prima fase di attivazione l’auto infermieristica è operativa ogni giorno dalle 8.00 alle 19.00, mentre nei prossimi mesi il servizio sarà operativo sulle 24 ore.
Con questa attivazione si incrementa ulteriormente il tasso di professionalizzazione degli equipaggi addetti all’emergenza territoriale.
Il personale medico specializzato, quello infermieristico ed i volontari impegnati nell’attività di soccorso territoriale possiedono specifiche competenze acquisite e manutenute tramite appositi percorsi formativi definiti dalla Regione Emilia-Romagna. Il sistema provinciale di emergenza territoriale si articola in una rete costituita da ambulanze di soccorso, garantite dalle associazioni di volontariato, integrata da 6 automediche che intervengono nelle situazioni a maggior gravità.
Nella nostra provincia la prima auto infermieristica è stata attivata a Reggio Emilia nel 2005, a cui si aggiunge ora quella del distretto montano.
Grazie al servizio infermieristico domiciliare, siete sante terrene (esperienza personale). Sempre disponibili,cordiali e preparate,nonostante la mole di lavoro. Grazie ai volontari del soccorso, oro colato a costo zero. Buon lavoro!
(Lucia)
Precisiamo che l’auto infermieristica non è un’auto del servizio domiciliare, ma un mezzo guidato da autista volontario o dipendente delle associazioni di soccorso. Un mezzo che interviene nei codici di media gravità con partenza dal pronto soccorso. L’infermiere a bordo è specializzato in interventi complessi, dopo aver effettuato un corso specifico. Onore, senza nulla togliere, anche al servizio infermieristico domiciliare, che però non ha nulla a che fare con il servizio 118 di pronto soccorso. Era solo una precisazione.
(Andrea)
Bene, così avremo anche il “punto nascita mobile” per chi non riuscirà ad arrivare in tempo agli ospedaloni sicuri di pianura (è appena accaduto dalle parti di Isernia: piccoli ospedali “insicuri” tutti chiusi; un parto nell’ambulatorio del ginecologo). Suggerisco di portare a bordo anche l’ostetrica.
(Commento firmato)