"A seguito delle ultime notizie più o meno ufficiose che nelle ultime settimane sono apparse sulle pagine della stampa locale il Gruppo Consiliare Progetto per Castelnovo ne' Monti - scrive il gruppo Progetto per Castelnovo - abbiamo presentato due interpellanze da discutersi durante il prossimo Consiglio Comunale, affinché l’amministrazione esponga in modo chiaro ed ufficiale la situazione in merito: all'avanzamento della strategia delle Aree Interne che coinvolge tutta l’Unione Montana dei Comuni dell’Appenino e certamente il nostro Comune avrà un ruolo significativo e determinante; quindi la notizia del finanziamento per la costruzione del Nuovo Polo Scolastico".
"Data l’importanza e la delicatezza della materia - osserva il capogruppo Daniele Valentini - abbiamo chiesto all’Amministrazione una precisa ed ufficiale spiegazione del progetto, di quali siano le idee in merito al riutilizzo dei locali in cui attualmente si trova al Scuola 'Giovanni XXIII', e di come e se questo intervento si possa collocare all’intero del progetto 'Mappe di Comunità'. Per entrambe le questioni chiederemo all’Amministrazione di informare la cittadinanza di quanto si sta tentando di realizzare, per mezzo di assemblee pubbliche".
Fate molto bene a capire a fondo che cosa vogliono combinare, le priorità sarebbero altre, non il polo scolastico, io sono contrario conoscendo la realtà della scuola primaria Giovanni XXIII, ripeto che si va a togliere un pezzo di storia, non c’è bisogno di altri zibaldoni ma eventualmente di sistemare a dovere il patrimonio esistente, con quei soldi potrebbero sistemare strade ormai impraticabili o aiutare giovani ad aprire nuove imprese e creare lavoro e indotto nella nostra zona, quello avrebbe senso e la cittadinanza sarebbe molto grata agli attuali amministratori.
(C219T)
Ormai siamo stati in molti ad esprimere parere negativo, disappunto e tristezza per il volere (di pochi amministratori pro tempore) chiudere una scuola che solo edificio non è, ma cuore del paese. Molte persone per le strade esprimono lo stesso disappunto, anche insegnanti di altre scuole: tutti vorrebbero mantenere la scuola di via Dante. I politici “giocano” la carta della sicurezza, mentre sappiamo che si può intervenire per mantenerla in sicurezza. La nostra paura è che dietro ci siano interessi nascosti, come nascosto è stato il progetto di richiesta.
(R. Beretti)
Sono stato 32 anni nelle scuole “Giovanni XXIII” quale direttore didattico: era diventata come la mia seconda casa. E’ una scuola bella, in sasso locale e in una posizione incantevole, a ridosso di Monte Bagnolo e di fronte alla Pietra di Bismantova. Altro aspetto importante: è stata costruita – negli anni ‘60 del secolo scorso – con criteri didattici e pedagogici molto moderni – l’architetto Pecorini, progettista dell’edificio, mi ha confermato che per questi ultimi aspetti si è servito della consulenza del dottor Sergio Masini, allora direttore didattico in città e poi diventato, per oltre un ventennio, ispettore scolastico (una grande figura della scuola reggiana). Nella mia lunga carriera di direttore-dirigente della direzione didattica di Castelnovo ne’ Monti ho organizzato tanti incontri di aggiornamento e di formazione nell’aula magna della scuola, chiamando a tenere le relazioni esperti provenienti non solo dalla provincia di Reggio ma anche da altre regioni d’Italia. Tutti rimanevano entusiasti e ammirati della struttura interna e della disposizione esterna: un grande elogio al progettista, arch. Pastorini, credo ancora vivente, ultranovantenne! Queste sono le prime reazioni-considerazioni a seguito della notizia dello spostamento-soppressione della scuola “Giovanni XXIII” nel costruendo nuovo polo scolastico a Pieve.
(Sergio Tamagnini)