La direzione dell’azienda Usl di Reggio Emilia informa che l’elisuperficie di Castelnovo ne’ Monti nei giorni scorsi è stata autorizzata da Enac per il volo notturno. Gli elicotteri, provenienti dalla base di Bologna (unica base di partenza elicottero sanitario in Regione attiva nelle ore notturne) e coordinati dalla centrale operativa 118 Emilia est, hanno raggiunto l’elisuperficie di Castelnovo ne’ Monti dopo circa 20 minuti di volo e nelle prove di atterraggio tutto ha funzionato regolarmente. L’elisuperficie, i cui costi di adeguamento interamente sostenuti dall’azienda ammontano a circa 300.000 €, è dunque operativa per il volo notturno.
Questo consentirà un più rapido trasferimento di pazienti con patologie complesse tempo-dipendenti (cardiache, neurologiche, politraumi, ecc.) verso i principali centri di riferimento quali gli ospedali di Reggio Emilia, Modena, Bologna e Parma.
A livello provinciale l’attività diurna di elisoccorso, tra interventi sul territorio e trasferimenti urgenti tra ospedali, ha visto:
nel 2016
- dall’elisoccorso di Parma: 207 servizi
- dall’elisoccorso di Pavullo: 124 servizi
totale: 431 servizi
nel 2017 (al 29/11)
- dall’elisoccorso di Parma: 180 servizi
- dall’elisoccorso di Pavullo: 113 servizi
totale: 293 servizi
Di questi hanno riguardato il distretto montano il 39% degli interventi nel 2016 e il 43% nel 2017.
In particolare:
nel 2016
- dall’elisoccorso di Parma: 48 servizi
- dall’elisoccorso di Pavullo: 81 servizi
totale: 129 servizi (di cui 6 interospedalieri pari al 4,7%)
nel 2017 (al 29/11)
- dall’elisoccorso di Parma: 47 servizi
- dall’elisoccorso di Pavullo: 79 servizi
totale: 126 servizi (di cui 9 interospedalieri, pari al 7,1%).
La nota aziendale dell’Usl si è dimenticata a mio sommesso parere del dato più importante per gli interventi eseguiti dall’elisoccorso e cioè che l’elisoccorso diurno porta il medico rianimatore e l’infermiere sul luogo di intervento, accorciando sì in modo deciso i tempi di trasferimento e dando in questo modo una risposta davvero efficace. La piazzola per il volo notturno con decollo da Bologna ha tempo di arrivo di circa 20 minuti a Castelnovo; carico e ridecollo verso Parma o Reggio Emilia (per citare i più vicini), con scarico trasferimento in ambulanza in ospedale ecc. ecc. altri 30 minuti circa. Quindi un tempo solo di trasferimento di circa 50 minuti. Se davvero si vuole accorciare i tempi di intervento notturno sarebbero necessarie altre piazzole sparse su tutto il territorio appenninico, avvicinando il mezzo di soccorso avanzato al luogo dell’intervento, altrimenti se si deve aspettare che da Civago, Villa, Ramiseto, Collagna Ligochio, solo per citare alcune località, il paziente in ambulanza raggiunga Castelnovo… auguri. Non parliamo poi dell’utilizzo per trasferire mamme in gravidanza, che mi pare non sia consentito.
(MB)
Quindi ci sono i soldi per acquistare e mantenere un elicottero e non ci sono per mettere in sicurezza un reparto. Non siamo veramente rappresentati da nessuno. Non dobbiamo scagliarci solo contro Bini ma contro tutti gli altri “sindaci” e “amministratori” della montagna, sono veramente indignata. Ma non hanno proprio nemmeno un briciolo di vergogna? A quanto pare no, che schifo.
(Ramona)