Nella giornata di ieri, venerdì, l’imprenditore Enrico Grassi, Presidente della Elettric 80, è stato protagonista di un incontro con gli studenti dei corsi di elettrotecnica, elettronica e automazione degli Istituti superiori Cattaneo – Dall’Aglio e Nelson Mandela di Castelnovo ne' Monti.
All’incontro hanno preso parte anche il Sindaco di Castelnovo ne' Monti e Presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino, Enrico Bini, e il Sindaco di Carpineti, Tiziano Borghi.
Il patron dell’industria vianese, ormai un punto di riferimento a livello internazionale per la realizzazione di soluzioni automatizzate per l’industria, robotica avanzata, veicoli a guida laser, ha parlato ai ragazzi sottolineando quelli che a suo parere sono gli elementi vincenti in un bagaglio di competenze che sia immediatamente spendibile nel mercato del lavoro.
“Come sempre Grassi ha dimostrato di essere un grande comunicatore – afferma Bini – coinvolgendo i ragazzi attraverso temi molto concreti, spiegando loro come capacità di apprendimento e adattamento, disponibilità a viaggiare e spendersi per incrementare le proprie competenze, capacità di calarsi in una dimensione del lavoro che ormai è internazionale, l’attenzione alle lingue che sono un elemento fondamentale, siano carte vincenti che permetteranno loro di costruirsi un futuro. E nel contempo ha parlato dell’importanza, anche per realtà così avanzate come Elettric 80 e Bema, di mantenere un forte legame con il proprio territorio e le persone. Anche per questo Grassi ha scelto ormai da anni di attivare collaborazioni molto strette con gli istituti superiori di Castelnovo, finanziando anche laboratori e stage in azienda. Tanti ragazzi che oggi lavorano nella sede di Viano si sono diplomati a Castelnovo. E ora partirà anche un nuovo stabilimento a Carpineti, con 60 nuovi posti di lavoro, il che significa altre opportunità per tanti giovani e famiglie di potersi costruire un futuro sul territorio. Credo sia stato un momento bello e formativo per i ragazzi: ringrazio Grassi per la sua attenzione costante per le nostre scuole”.
La distanza tra concreti posti di lavoro inseriti in un contesto produttivo e l’interpretazione di un ruolo evidenziano, dal mio punto di vista, lo spazio da eliminare per mandare in produzione la politica, affinchè diventi un volano di crescita e non rimanga un’espressione di appartenenza.
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