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L’impegno della Regione per valorizzare e promuovere i centri commerciali naturali, trentamila euro a Ventasso

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Dott. Antonio Manari
Sindaco del Comune di Ventasso

Approvati 36 progetti da Piacenza a Rimini. L'assessore Corsini: "Centri storici più attraenti e vivi. Quest'anno oltre ai 18 progetti per la promozione, anche 18 interventi per nuove piazze e arredo urbano per favorire una rete commerciale ricca e strettamente legata al territorio". A Reggio Emilia interventi nel centro storico; gli altri progetti a Correggio, Ventasso e Castelnovo di Sotto.

Ricostruire la rete delle botteghe diffuse, potenziare le zone del commercio all’interno dei quartieri e nelle aree storiche delle città. Sono i centri commerciali naturali delle città, presìdi importanti della qualità urbana e socialeche la Regione Emilia-Romagna vuole promuovere e incentivare. E lo fa grazie anche a un finanziamento complessivo di 3 milioni 430mila euro per 36 progetti (quattro per ciascuna provincia) da realizzare nel 2018 per qualificare e rendere più attraente il sistema commerciale locale.
Sulla base della legge regionale 41/97 che regola gli interventi di valorizzazione nel settore del commercio, la Giunta regionale ha stanziato un milione 430mila euro per 18 interventi di valorizzazione e riqualificazione delle aree commerciali, mercati, spazi e arredi urbani (contributo del 37% rispetto alla somma richiesta) e un milione di euro per 18 progetti di promozione e marketing del territorio da parte degli enti locali (contributo del 57%) rivolti allo sviluppo di reti commerciali qualificate e alla valorizzazione delle eccellenze.

In particolare in provincia di Reggio Emilia a Castelnovo di Sotto verranno riqualificate piazza Prampolini e via Gramsci e saranno valorizzate mentre a Ventasso vanno € 80.000,00  con una spesa ammessa  di € 29.783,99, contributo 37,23%. 

"Il contributo richiesto alla Regione, presentando un progetto curato e dettagliato, sarà utilizzato per valorizzate e riqualificate le aree commerciali e mercatali più importanti del nostro comune - spiega il sindaco di Ventasso, Antonio Manari -. A Cerreto e a Cervarezza saranno create barriere verdi e rifatte pavimentazioni per  incrementare la sicurezza dei pedoni e per rendere le aree adibite allo scopo più agevoli".

“Un provvedimento per rendere i centri urbani sempre più attraenti e vivi- spiega l’assessore regionale a Turismo e Commercio, Andrea Corsini-, frutto anche di un percorso di concertazione territoriale. Oltre a un reale contributo ai progetti di qualificazione urbana dei centri della nostra regione, diamo un segnale concreto agli enti locali. Quest’anno- prosegue l’assessore - oltre ai 18 progetti per la promozione, abbiamo finanziato anche 18 interventi strutturali per nuove piazze e arredo urbano in aree con numerose attività commerciali, a conferma dell’importanza che attribuiamo alla rete delle strutture commerciali tradizionali che costituiscono un aspetto importante non solo dell’economia, ma anche della tenuta sociale delle nostre città. La Regione intende così promuovere i centri commerciali naturali delle piccole e medie città, valorizzandone peculiarità ed eccellenze”.

 

 

11 COMMENTS

    • Questo commento fa capire che lei non ha mai partecipato ad un incontro sul punto nascita se no lo avrebbe visto, dal momento che Manari era ovunque si parlasse di ospedale, e ci ha comunque sempre messo la faccia e le idee(addossare tutte le colpe a chi è li da un anno rischia di dargli troppa importanza forse).
      Immagino anche a questo punto che non abbia mai partecipato neppure ai numerosi incontri che l’amministrazione ha fatto sul territorio ( giá piú di 10 incontri in un anno a differenza di chi non ne aveva mai fatto uno, nonostante la poca presenza di popolazione, sempre pronta a criticare, ma solo al bar e mai a confrontarsi quando si fa sul serio).
      Se avesse partecipato avrebbe scoperto che il Comune nel 2017 ha avuto accesso a circa 1 milione e mezzo di fondi tramite bandi, oltre ai soldi che arrivano per la fusione e che hanno permesso di iniziare a fare alcune cose che prima non si erano riuscite a fare anche per mancanza di fondi.
      Meglio informarsi invece di criticare sempre senza conoscere le cose. Se questa la chiama mancetta sono felice per lei.

      (Informato)

      • Firma - Informato
        • A parte che l’articolo parla del comune di Ventasso e non dell’ospedale, ma Le ho solo fatto notare la sua disinformazione visto che su due affermazioni entrambe non erano corrette, poi sull’ospedale si può discutere ma non penso che incolpare lui sia molto produttivo visto che la competenza della chiusura e dell’eventuale riapertura non è del comune e lui è arrivato quasi alla fine del percorso.
          Forse è il caso di commentare motivando e non sempre scrivere cose a caso utilizzando dei luoghi comuni molto facili e scontati ma che poi alla prova dei fatti (sopratutto sulla mancetta di cui parla) non sono veritieri.

          (Informato)

          • Firma - Informato
  1. Di chiacchiere e di commenti ne fate mi piacerebbe vedervi voi a fare il Sindaco,con la burocrazia che abbiamo qui in Italia cosa avreste fatto sviluppare sul nostro Appennino e non solo qui.Saluti a tutti.

    (montanarovalonza)

    • Firma - montanarovalonza
  2. Signor montanarovalonza, la borocrazia c’è anche per tagliare le piante lungo le strade che non si passa più da nessuna parte e pure per pulire le cunette che sono tutte chiuse? Mi faccia sapere, forse mi sono perso un pezzo, grazie.

    (Alessandro N.)

    • Firma - alessandro n.
  3. Apprezzo lo stile e l’operato fin qui svolto dal dott.Manari ; purtroppo credo che in molti confondano l’apparire su giornali, tv, social network con il vero ruolo di un primo cittadino ed erroneamente ed ingenuamente pensano che il sindaco che piu’ appare piu’ fa. La realtà è molto diversa e non si nutre di sole apparizioni pubbliche.
    Concludo ringraziando il dott.Manari per il lavoro fin qui svolto per il Comune di Ventasso e mi auspico che si ricandidi anche per il secondo mandato.

    (Cittadina di Ventasso)

    • Firma - Cittadina di Ventasso
    • Non voglio entrare nel merito specifico della discussione, ma concordo con quanto scritto dalla signora o signorina firmatasi “Cittadina di Ventasso”. Siamo ormai circondati da tanti e tanti strumenti che ci permettono di comunicare istantaneamente, ma forse, credo, questo è un modo per esprimere pensieri, se mi si permette il giuoco di parole, “senza pensare”. Diremmo le stesse cose di fronte alle persone con cui stiamo parlando anziché scriverle, in pochi attimi, su internet? Ormai questi strumenti stanno permeando il nostro modo di comunicare, facendoci dimenticare un modo forse più sano di argomentare e anche, perché no, di ribattere persino in modo fervente certo, ma faccia a faccia. Sinceramente, apprezzo maggiormente le persone che “ci mettono la faccia”, come si dice, negli incontri fatti anche da questa amministrazione o nelle sedi opportune, mentre è sempre facile scrivere dal cellulare o su Facebook, dicendosi “indignati” di questo o di quest’altra situazione… ma poi? Forse è sempre il “poi” che manca. Compito dei politici è quello di fare buona politica. Non demagogia o populismo, giuoco semplice per persone semplici, ma buona politica, per tutti e per il futuro, non per il momentaneo tornaconto. Credo che in questo tempo, di comunicazione facile, di messaggi istantanei ma poco ponderati, e poco e male informati, si sia creata una breccia tra ciò che è utile dire e ciò che è giusto dire. E qui, tra l’utile e il giusto, ricade un mondo di pensieri.

      (Fabio Rossi)

      • Firma - Fabio Rossi
  4. Posso trovarmi d’accordo sul fatto che vi sia molta burocrazia, come scrive (montanarovalonza), ma dovrebbero essere anche i sindaci, o innanzitutto loro visto il ruolo che ricoprono, a farsi interpreti verso il legislatore nazionale e regionale del disagio che avvertono in molti cittadini, giustappunto di fronte a questo “carico” burocratico, in modo che lo stesso sia reso per tutti più snello e meno gravoso. E dovrebbero farlo in particolare i sindaci che appartengono alla sfera della sinistra, visto che da noi è questa parte politica che sta presiedendo a tutt’oggi le istituzioni di vario livello, tanto che verrebbe da dire “se non loro chi”, parafrasando quella frase, “se non ora quando”, che alcuni anni fa abbiamo sentito ripetere più di una volta nelle piazze, e non solo (c’è da sperare che vi sia chi lo sta facendo, ancorché in silenzio, senza cioè apparire, e di poterne vedere presto i risultati).

    (P.B., 18.11.2017)

    • Firma - P.B.