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Blackout in montagna: ancora diverse zone prive di luce e riscaldamento a 48 ore dall’emergenza

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Blackout in montagna operai Enel al lavoro

Pur essendo proseguiti gli interventi fino a sera inoltrata ieri, non sono ancora risolti tutti i problemi legati al blackout che da lunedì mattina interessa diverse borgate dell'Appennino, con famiglie che sono ancora prive di elettricità e riscaldamento.

Ma la nevicata ha anche aggravato disservizi alle linee telefoniche Telecom che si verificavano già da diversi giorni prima della nevicata, e che hanno ricadute pesanti soprattutto per le aziende e le attività produttive. Spiega il sindaco di Castelnovo Monti e presidente dell'Unione dei Comuni dell'Appennino Enrico Bini: “Attualmente a Castelnovo abbiamo senza luce solo una parte di via Roma per un guasto su una linea di bassa tensione. Più problematica la situazione in altri comuni dell'Appennino: a Toano è senza luce la parte “alta” di Cavola, a Villa Minozzo le frazioni di Gova e Costabona, e ancora le borgate ramisetane di Storlo, Fornolo e Pieve San Vincenzo.

Blackout in montagna

Enel ci ha comunicato che entro la giornata di oggi tutti questi problemi dovrebbero essere risolti. E' chiaro che si tratta comunque di un disservizio molto grave: dopo 48 ore di blackout, dalla mattina di lunedì, ormai quasi tutte le famiglie interessate o si sono trasferite da parenti e amici dotati di riscaldamento, oppure sono ricorse a generatori.

Ci sono stati anche danni economici, ad esempio a causa della mancata alimentazione di frigoriferi e freezer con alimenti che si sono scongelati. Inoltre dobbiamo segnalare anche disservizi alle linee Telecom, che tra l'altro risalgono a prima della nevicata. Abbiamo una parte di Felina che è priva di segnale telefonico e internet da ormai due settimane.

Blackout in montagna operai Enel al lavoro

L'intervento dei tecnici era annunciato per lunedì scorso, ma col fatto che nevicava è stato posticipato a venerdì. Il fatto è grave perchè non parliamo soltanto di utenze domestiche, ma anche di alcune importanti aziende che ovviamente in questo modo subiscono pesanti ripercussioni economiche. Situazioni di questo genere sono molto negative anche come segnale, verso i cittadini e verso chi, amministratori ma anche realtà economiche e turistiche, cerca di trasmettere il segnale che si possa soggiornare, vivere e lavorare bene in montagna.

Abbiamo chiesto al Prefetto di attivare un tavolo con i responsabili delle aziende che gestiscono questi servizi perchè quando rileviamo problemi di questo genere facciamo una grandissima fatica anche solo a individuare gli interlocutori con cui confrontarci”.

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Maltempo. Torri e Taruffi (Si): Giunta richiami gestori energia e ferrovie a manutenzione linee.

A due anni dai disagi in Appennino per un'altra nevicata i consiglieri ricordano a Enel gli impegni presi.

La nevicata di ieri in Appennino era un evento previsto e atteso, così come lo era stata quella del 2015. Eppure, a distanza di due anni, si sono verificati disservizi dello stesso genere, in particolare blocco della linea ferroviaria e mancanza della fornitura elettrica.

I consiglieri di Sinistra Italiana Yuri Torri e Igor Taruffi, hanno presentato una interrogazione chiedendo alla Giunta di richiamare i gestori di servizi di distribuzione di energia elettrica e delle infrastrutture ferroviarie agli impegni di manutenzione delle proprie reti, soprattutto in territori maggiormente soggetti a precipitazioni nevose e di informare i cittadini circa le possibilità di indennizzo per la mancata erogazione dei servizi.

I gestori, infatti, chiamati in Commissione dopo la nevicata del 2015, avevano assicurato che avrebbero svolto la manutenzione ordinaria affinchè non si ripetessero i problemi che per più di un giorno avevano bloccato buona parte della comunità appenninica.

"In queste situazioni - sostengono Torri e Taruffi - appare chiaro come l'Appennino, che rappresenta una parte non secondaria del territorio regionale, si trovi in una situazione di tale fragilità strutturale, per cui ogni singolo evento prevedibile potrebbe trasformarsi, e nella maggior parte dei casi si trasforma, in una emergenza ingestibile.

Questi disagi, che oggi risultano evidenti a causa della neve, infatti, gli abitanti di quei territori li vivono ogni giorno sulla ferrovia, sulle strade e quando cercano di accedere ai servizi basilari come gli ospedali o le poste.

Lo ripetiamo ancora una volta: è necessaria una politica industriale della montagna, che sia alla base di investimenti sulla sicurezza del territorio  e della pretesa da parte della Regione nei confronti di tutti gli attori interessati, Enel e Ferrovie ad esempio, di un serio piano di investimento sulla manutenzione e sulla gestione ordinaria".

La Giunta Regionale dovrebbe "richiamare i gestori di servizi di distribuzione di energia elettrica e delle infrastrutture ferroviarie agli impegni di manutenzione delle proprie reti, soprattutto nei territori maggiormente soggetti a precipitazioni nevose".

Lo chiedono con un'interrogazione depositata oggi Yuri Torri (primo firmatario) e Igor Taruffi (Sinistra italiana). Nell'atto ispettivo i due consiglieri fanno riferimento alla precipitazione nevosa che ha colpito lunedì l'Appennino causando blackout e interruzioni del servizio sulle linee ferroviarie, in particolare nel reggiano e nel bolognese.

Considerato che "già in seguito alla nevicata del 2015 si verificarono eventi simili su tutto il territorio appenninico, causati principalmente dalla caduta di alberi" e che Enel garantì che si sarebbe impegnata ad una manutenzione ordinaria delle linee per evitare il ripetersi degli inconvenienti, i consiglieri, a due anni di distanza, chiedono all'esecutivo regionale di richiamare i gestori dei servizi e di informare i cittadini coinvolti nei disagi della possibilità di ottenere indennizzi.

(Riccardo Querciagrossa)

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Immagini in relazione agli interventi effettuati sui danni alle linee elettriche, per ripristinare l'erogazione, e dell'elicottero Enel coinvolto nelle operazioni.

2 COMMENTS

  1. Noi, in alcune frazioni di Carpineti, siamo stati più di 30 ore consecutive senza corrente (dalle 11,00 del 13/11 alle 18,30 del 14/11). Freezer scongelati, viveri da buttare, riscaldamento bloccato ecc. ecc., e quando ci sono persone anziane, la cosa peggiora. Ma se ENEL o E-Distribuzione o come cavolo si chiama, invece di fare promesse di manutenzione ordinaria (vedi disagi 2015) o cinquanta spot al giorno da alcuni mesi su tutti i canali tv, con fighetti che parlano di bolle di sapone e cavolate varie, pagasse gente (durante la bella stagione) per pulire e fare legna attorno alle linee più a rischio forse certi disagi sarebbero ridimensionati. Il mio pensiero va anche alle squadre di pronto intervento, che invece di operare in situazioni decenti, sono sempre costrette a lavorare in condizioni molto pericolose e difficili. C’è anche da dire, però, che quest’anno da marzo a ottobre è piovuto di brutto e i terreni erano inaccessibili per troppo fango… L’Italia è così: un paese perennemente in emergenza. Neve, terremoto, alluvioni, siccità, inquinamento, rifiuti, immigrati, criminalità, furti, lavoro: la parola d’ordine è EMERGENZA. E giù soldi. Qualcuno sicuramente ci guadagna!!!
    Ieri comunque, dopo essere andato in ferramenta a comprare un bel motogeneratore ed averlo messo in funzione, sono stato al tel. in attesa oltre 45 minuti per avere info sulla possibilità di indennizzo per la mancata erogazione dei servizi. Mi hanno catapultato da un numero all’altro (…un vecchietto non ci salta fuori sicuro) per poi arrivare al dunque (forse) dopo aver riagganciato e rifatto numeri verdi, gialli e blu per qualche ora. Sembra -dico SEMBRA- che il rimborso arrivi automaticamente con accredito in bolletta entro fine anno (così mi ha detto l’operatore del call center 803 500). Dovrebbero essere da un minimo di 30 euro per le prime 16 ore continuative di black out e poi 15 euro ogni 4 ore successive, fino a un massimo di 300 euro, che possono arrivare a 1.000 …ma non ho ben capito come (parlo di privati cittadini) per le aziende è diverso. Per eventuali rimborsi per danni di altro tipo (elettrodomestici, ecc.) documentabili, dicono di inviare raccomandata con documentazione a: Enel distribuzione C.P. 5555 – C.A.P. 85100 Potenza o al fax 800 40 66 74. Sperom ben!!! Dimenticavo, la mancata visione della partita di pallone Italia-Svezia non è rimborsabile in nessun modo. Ma qui il danno è …come dire, ridicolo.

    (Sandro Beretti)

    • Firma - SandroBeretti
  2. Costabona. Bellissima giornata di ferie passata con i tecnici ENEL intervenuti per il black out. Sono tutti ragazzi liguri delle montagne sopra Savona e Genova. Veri atleti. I guasti sono già stati individuati (cavi tranciati dalla caduta di alberi) ed in corso di riparazione. Vengono ispezionate tutte le linee. Con il caposquadra Fabio percorriamo alcuni tratti impervi e pericolosi a non conoscerli. Chiacchierando, consideriamo che queste ispezioni andrebbero sì fatte d’estate, ma che per evitare questi black out sarebbe sufficiente che la Forestale autorizzasse l’ampliamento della larghezza della linea dagli attuali 6 metri a 10 – 12 metri…..

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