Luca Pezzi, responsabile stazione Monte Cusna del Saer, posta su Facebook una serie di consigli per chi ha voglia di andare a pestare la prima neve.
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Con l’inverno torna il pericolo di incidenti in montagna per neve, ghiaccio e valanghe, il SAER stazione “Monte Cusna”, invita tutti gli appassionati alla prudenza.
Dopo una nevicata abbondante, specialmente in quota, prima di uscire in neve fresca è bene aspettare che la fase critica sia superata; con temperature fino a 6 - 7 gradi sotto zero ciò avviene in genere in 24 - 36 ore, mentre con freddo intenso l'instabilità può durare molti giorni.Ecco alcuni suggerimenti su come comportarsi:
Dopo una nevicata abbondante, specialmente in quota, prima di uscire in neve fresca è bene aspettare che la fase critica sia superata; con temperature fino a 6 - 7 gradi sotto zero ciò avviene in genere in 24 - 36 ore, mentre con freddo intenso l'instabilità può durare molti giorni.Ecco alcuni suggerimenti su come comportarsi:
QUALCHE INDICAZIONE SU COSA FARE!
A CASA:
1. controllare che l’ARTVa abbia le batterie in carica;
2. controllare che la sonda da autosoccorso funzioni correttamente e che la pala sia in ordine;
3. ascoltare attentamente le indicazioni del Bollettino Nivo Meteorologico relativo alla zona ove si vuol fare la gita;
4. scegliere la gita adeguata alle condizioni meteo-climatiche e nivologiche, anche e soprattutto in base alla preparazione psicofisica di chi è nel gruppo.IN MONTAGNA PRIMA DI PARTIRE PER LA GITA
RACCOMANDAZIONI:
1. provvedere, prima dell’inizio della gita, ad indossare correttamente l’ARTVa acceso sotto la giacca a vento o sotto la maglia (portare l’ARTVa spento e chiuso nello zaino equivale a lasciarlo a casa…);
2. controllare (da parte di tutti i componenti del gruppo) prima della partenza della gita, secondo le indicazioni del costruttore, il funzionamento in ricezione e trasmissione di ogni apparato;
3. controllare che gli sci o la tavola o le ciaspole siano scollegati dagli scarponi (niente cinturini salva sci) e che i bastoncini siano impugnati fuori dai laccioli;
4. non pensare mai che una pala e una sonda per gruppo sia sufficiente… una pala, una sonda e cinque ARTVa, per cinque soggetti, è come avere cinque biciclette di cui una sola con le ruote. Senza ruote è impossibile muoversi… meglio tornare! Se il soggetto che rimane sepolto è quello che ha la pala e la sonda, il resto del gruppo che fa?ATTIVAZIONE DEL SOCCORSO
In caso di necessità la chiamata al Soccorso Alpino deve avvenire attraverso il numero unico del Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza che per ora è il 118 (a breve diventerà 112); senza dimenticare che ogni intervento costituisce un dispendio di energie e spesso mette in situazione di pericolo i soccorritori.
A CASA:
1. controllare che l’ARTVa abbia le batterie in carica;
2. controllare che la sonda da autosoccorso funzioni correttamente e che la pala sia in ordine;
3. ascoltare attentamente le indicazioni del Bollettino Nivo Meteorologico relativo alla zona ove si vuol fare la gita;
4. scegliere la gita adeguata alle condizioni meteo-climatiche e nivologiche, anche e soprattutto in base alla preparazione psicofisica di chi è nel gruppo.IN MONTAGNA PRIMA DI PARTIRE PER LA GITA
RACCOMANDAZIONI:
1. provvedere, prima dell’inizio della gita, ad indossare correttamente l’ARTVa acceso sotto la giacca a vento o sotto la maglia (portare l’ARTVa spento e chiuso nello zaino equivale a lasciarlo a casa…);
2. controllare (da parte di tutti i componenti del gruppo) prima della partenza della gita, secondo le indicazioni del costruttore, il funzionamento in ricezione e trasmissione di ogni apparato;
3. controllare che gli sci o la tavola o le ciaspole siano scollegati dagli scarponi (niente cinturini salva sci) e che i bastoncini siano impugnati fuori dai laccioli;
4. non pensare mai che una pala e una sonda per gruppo sia sufficiente… una pala, una sonda e cinque ARTVa, per cinque soggetti, è come avere cinque biciclette di cui una sola con le ruote. Senza ruote è impossibile muoversi… meglio tornare! Se il soggetto che rimane sepolto è quello che ha la pala e la sonda, il resto del gruppo che fa?ATTIVAZIONE DEL SOCCORSO
In caso di necessità la chiamata al Soccorso Alpino deve avvenire attraverso il numero unico del Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza che per ora è il 118 (a breve diventerà 112); senza dimenticare che ogni intervento costituisce un dispendio di energie e spesso mette in situazione di pericolo i soccorritori.
Il Soccorso Alpino va sempre allertato quando si ritiene che, per incidenti od altro, sia seriamente compromessa l’incolumità delle persone coinvolte.