Le processionarie sono lepidotteri, ovvero farfalle, che non fanno male a nessuno e non danno alcun fastidio. Almeno da adulte. Come per tutti i lepidotteri, infatti, il ciclo vitale delle processionarie si divide in quattro fasi: uovo, larva (o bruco), crisalide e infine farfalla, ovvero forma adulta. Allo stadio di larva, purtroppo, le processionarie sono un pericolo per la salute umana e possono essere addirittura letali per il cane.
Sono carini e perfino simpatici, questi bruchetti che camminano in processione (da cui il nome): per questo attirano l’attenzione dei bambini e stimolano la curiosità dei cani. In Italia si trovano soprattutto la processionaria del pino e della quercia.
Vediamo che, per quanto riguarda il primo caso, sono parecchi i sempreverdi che, sulla Sparavalle, in questi giorni mostrano, ben visibili anche solo transitando in auto, i caratteristici "sacchetti" biancastri che si stagliano sul verde degli alberi.
Proponiamo un'immagine, ma sono tante le piante interessate. Qual è l'ente preposto ad occuparsi della cosa?
Non se ne occupa più nessuno, in pratica. Dagli anni ‘50 in poi era il Corpo Forestale dello Stato, ora disciolto, assieme a numerosi cittadini volontari, a intervenire in autunno, distruggendo i nidi: si sparava con speciali cartucce ai bozzoli. Ora vige l’obbligo, per i proprietari di conifere, di provvedere direttamente al taglio e distruzione dei “nidi” (pena multe salate). L’ho già fatto per tre anni a mie spese, incaricando una nota ditta di giardinaggio. Tutto inutile perché le processionarie ritornano, migrando dalle pinete demaniali, sulle quali lo Stato, ovvero provincia e regione non intervengono da oltre 15 anni. Come al solito tante norme che i privati devono rispettare mentre gli enti pubblici …
(Alessandro Raniero Davoli)