Le nostre mani hanno giocato e appreso nelle loro. Ci hanno visto crescere. Molti di loro hanno colorato i nostri giorni più belli. Pur non conoscendoli, da bambino riuscivi a emozionarti in quel luogo magico fatto di fiori, lucine e marmi bianchi, rosa, neri. E, ora che l'argento domina il mio capo, con la stessa emozione torno a incontrarli: un saluto che è spazio di vita, oltre il silenzio. (G.A.)