Non solo per la diga, ma da un po’ di tempo si è tornati a riparlare della Valle dell’Enza e delle sue bellezze. Lo fa ancora, con un nuovo romanzo, anche Renzino Fiori, vettese, veterinario ora in pensione, che venerdì 27 ottobre 2017, alle 21, presso la sala polivalente del capoluogo, presenta “Quell’estate nella Valle dell’Enza”. Un piccolo romanzo suddiviso in diciotto racconti ambientati in una “mitica” estate del 1965, nel pieno boom economico dell'Appennino reggiano, fra magnifici borghi, con Vetto in prima fila.
La serata di presentazione prevede alcune letture di Giorgia Fiori, e intermezzi con fotografie e video d’epoca e una testimonianza di Clementina Santi, presidente dell’Associazione scrittori reggiani. Gabriele Arlotti, giornalista, dialogherà con l’Autore sui temi della vita di Vetto agli albori del progresso, sulle stagioni - tra villeggianti e agricoltura! - nella valle dell’Enza e altro.
“Questo romanzo è collocato nella metà degli anni Sessanta, nel pieno boom economico – spiega Renzino Fiori -. In questo romanzo c’è la storia dell’epoca vista attraverso gli occhi di quattro ragazzi, rapiti dallo splendore di un territorio quasi incontaminato e dalle passioni dei loro diciotto anni. Sullo sfondo la realtà quotidiana di straordinari personaggi locali di quegli anni, una sequela di piccole avventure, aneddoti, burle, scommesse, una filosofia di vita di un mondo che verrà poi spazzato via per sempre. Siamo lungo la valle dell'Enza, con le sue sponde, fresche acque sorgenti di vita e di sentimenti. Mi piace raccontare le storie ed i costumi d'Appennino, dominati dalla presenza del fiume”. Un piacere, quello dello scrittore, che ha descritto in diversi altri racconti e poesie e che gli è valsa anche una menzione al recente premio letterario “Raffaele Crovi”.
L’autore
Renzino Fiori, è nato ad Atticola di Vetto nel 1952. Vettese d'anagrafe a tutti gli effetti, ha svolto per tanti anni la professione di veterinario sul territorio dell'Appennino reggiano, prima come libero professionista e poi come veterinario pubblico.
Particolare conoscitore ed amante del territorio montano, è impegnato da sempre nel sociale. E' appassionato di arti visive e uditive e si diletta da diverso tempo di scrittura.
Nel 2009 ha pubblicato "Piccoli racconti sulla valle dell'Enza", ambientati nel borgo natio di Atticola. Nell'agosto 2017 ha pubblicato "Quell'estate nella valle dell'Enza", romanzo collocato nella metà degli anni sessanta nel pieno boom economico. Ama raccontare le storie ed i costumi d' Appennino, dominati dalla presenza del fiume, che ha descritto in diversi altri racconti e poesie. Da poco tempo fa parte dell'Associazione scrittori reggiani.
Bravo Renzino, tenere vivo il ricordo dellle proprie radici, e’ un passaggio fondamentale per la conservazione delle tradizioni e del nostro modo di essere, in questa societa’ che tende a normalizzare e a rendere le persone invertebrate e senza un anima..
(IVANO PIOPPI)