"Lancio una proposta ma occorre tutta la popolazione d’accordo perchè solo così forse ce la facciamo. E se trovassimo uno sponsor (o più sponsors) con tanti soldi che ci metta la sua etichetta sul punto nascite (come Della Valle ha messo l’etichetta sul Colosseo)?".
In questi giorni convulsi "post-partum" all'Ospedale "S. Anna", spunta anche questa idea, lanciata pubblicamente da Roberto Cavana, medico già in forza allo stesso "S. Anna" e consigliere comunale castelnovese per pochi giorni, dimessosi, come noto, proprio per le vicende legate alla soppressione del reparto nascite.
"Per prima cosa - spiega - serve stimare quanto costa tenere in vita e mantenere il punto nascite, poi facciamo la proposta allo sponsor (c’è chi paga fior di quattrini per poter attaccare un logo ad una maglietta di un calciatore) e magari poi lo potenziamo con servizi ostetrici, ginecologici e pediatrici (qui potrebbe saperne molto il mio collega di università Dott. Boni!) ad alto livello, per cui oltre alle persone della montagna possano venire da noi anche quelli della pianura. Come sarebbe bello bypassare i direttori d’orchestra istituzionali che ormai ci controllano anche i peli...!". "Fatemi sapere cosa ne pensate".
Sì, ma se continuiamo ad usare fotografie obsolete non ce lo compra nessuno.
(CV)
Un signore da interpellare e che ci terrebbe potrebbe essere il mitico titolare di Elettric 80, oppure fare una colletta e portare la causa in Cassazione visto che come contribuenti ne abbiamo diritto.
(Commento firmato)
Stupenda idea! Il punto nascita di Castelnovo merita molto di più che una etichetta come migliore ospedale, io la considero una clinica privata ad alto livello. Guardiamo il lato umanitario, la professionalità e l’ambiente cosa non indifferente per le donne che partoriscono con dolore e vogliono essere seguite e non essere un numero come nei grossi centri ospedalieri. Paghiamo tasse per avere i non servizi?
(Olivieri Annamaria)
Ad oggi sembra l’unico modo per portare avanti la sanità. Onlus, fondazioni e sponsor privati che finanziano la sanità pubblica; un grave paradosso ma se è l’unico modo per sopravvivere ad una politica che gestisce i soldi a caso, ben venga. Esistono già queste realtà (vedi anche a Reggio) ma occorre una severa collaborazione e spirito di coesione e se ci riescono in pianura…
(Un montanaro emigrato in città per lavoro)
Sua Altezza lo sceicco Ahmed bin Saeed Al-Maktoum, presidente e amministratore delegato di Emirates Airline ed Emirates Group, considera le sponsorizzazioni un elemento fondamentale della strategia di marketing della compagnia. “Riteniamo che le sponsorizzazioni rappresentino uno dei modi migliori per entrare in contatto con i nostri passeggeri, consentendoci di condividere e sostenere i loro interessi e, allo stesso tempo, di stabilire con loro relazioni più strette”. Così si presenta la homepage del sito Emirates Airline. Potremmo, tramite l’apposito link, trasmettere la nostra richiesta, chiedendo eventualmente anche qualche briciola per l’amata Regia che al momento non se la passa tanto bene, veleggiando (si fa per dire) mestamente nei bassifondi della classifica del campionato di serie C. Chissà che dopo AC Milan, Real Madrid, Paris Saint-Germain e Arsenal non venga all’illuminato sceicco il bizzo di lanciarsi nel territorio reggiano. Coglieremmo due piccioni con una fava.
(Luigi Bizzarri)
Mai ironia fu più mal spesa, sig. Bizzarri, stiamo parlando di diritti delle nostre donne e dei nostri bambini! Lei è proprio un sessista, molto rosso ma anche molto sessista… Ha vinto la medaglia dell’inopportunità di oggi.
(F.D.)
Bellissima idea, potrebbe divenire anche un punto di eccellenza, e credo che ogni singolo montanaro sarebbe disposto a fare un versamento annuo volontario (donazione) a sostegno del progetto. Vorrei vedere il versamento di ogni singolo politico che ci ha governato sino ad oggi, però.
(I.C.)
Spendida idea, sono d’accordo.
(Un cittadino emigrato in montagna per tornare alle origini dei genitori)
L’idea è bella, sicuramente meglio che chiudere. D’altra parte ognuno di noi paga già le tasse per avere il proprio diritto alla sanità, quindi la terrei come ultima spiaggia. Secondo me se ci vogliono togliere i diritti ci devono prima togliere le tasse. Non ha senso che la sanità pubblica subisca tagli mentre la sanità privata viene sovvenzionata con soldi pubblici, cioè soldi nostri.
(Cinzia)
non mi sembra una buona idea di ospedali privati ce né già anche troppi !!!
(Nobili Stefania)