Home Cronaca In cammino per la pace Reggio Emilia–Roma ha fatto tappa a Carpineti...

In cammino per la pace Reggio Emilia–Roma ha fatto tappa a Carpineti e Toano

94
0
In cammino per la pace

La marcia In cammino per la pace partita il 1 ottobre 2017 da Reggio Emilia ha fatto tappa nei comuni di Carpineti e Toano, incontrando cittadini, istituzioni locali, parrocchia e studenti. Arriverà a Roma venerdì 27 ottobre, percorrendo la Via Matildica e la Via Francigena. La marcia è organizzata dalla "Peace walking man foundation" con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tante guerre dimenticate e i tanti popoli che soffrono a causa delle profonde disuguaglianze che ancora affliggono l’umanità. Fra i paesi in guerra si ricordano Siria, Somalia, Yemen, Nigeria, Libia, Afganistan, Iraq, Palestina e in particolare la Repubblica democratica del Congo, oggetto principale del racconto dei marciatori. Il fondatore del movimento "Peace walking man" è John Mpaliza, un cittadino italiano di 47 anni nato in Congo, che dal 2010 ha deciso di dedicare la propria vita al cammino e al racconto della terribile situazione che sta vivendo il suo paese di origine. Lo accompagna in questa marcia Bah Alpha Omar, richiedente di asilo politico del Mali ospite a Reggio Emilia.

Un gruppo di una decina di marciatori è arrivato a Carpineti verso le ore 17 di lunedì 2 ottobre, dove sono stati accolti dai ragazzi della parrocchia prossimi a ricevere il sacramento della cresima e dai parroci Don Guiscardo e Don William, fra canti e riflessioni. In serata si è tenuto un incontro aperto alla cittadinanza presso la sala consiliare del comune, alla presenza del sindaco Tiziano Borghi e di Stefano Baldelli fra i rappresentanti dell’opposizione. John Mpaliza ha chiesto espressamente al Comune di Carpineti di impegnarsi a diffondere il messaggio di nonviolenza e pace, dichiarandosi contrario alla produzione di armi, denunciando come l’Italia sia ai primi posti tra i paesi esportatori di armi nel mondo. La mattina del 3 ottobre i marciatori hanno portato la loro testimonianza agli studenti della scuola secondaria di II° grado di Carpineti, alla presenza del sindaco e della dirigente Giusy Gentili, per proseguire poi il cammino verso Toano. I marciatori hanno regalato alla scuola l'ultima edizione dell'Atlante dei conflitti e delle guerre nel mondo dell'Associazione 46° Parallelo, edito da Terra Nuova e gli studenti hanno promesso che lo utilizzeranno come strumento di studio per fare ricerche su questo tema.

Martedì 3 ottobre presso l'aula magna dell'istituto comprensivo di Toano i marciatori hanno incontrato i ragazzi della quinta primaria e delle secondarie, con i professori, la dirigente scolastica Silvia Razzoli, l'assessore Roberta Raggioli e il sindaco Vincenzo Volpi.

La marcia di John Mpaliza e Bah Alpha Omar è proseguita verso Gazzano, dove ha fatto tappa nel pomeriggio per poi arrivare giovedì a Villa Minozzo.

Durante gli incontri John ha definito il Congo un paese “ricco da morire”, di avorio, oro, uranio, diamanti, cobalto e soprattutto il coltan, il minerale presente negli smartphone e necessario per tutte le tecnologie di ultima generazione. Il coltan è un minerale potenzialmente radioattivo, che viene spesso estratto da bambini in condizioni disumane. Anche le donne sono minacciate come vittime di violenze sistematiche e armi di guerra, allo scopo di distruggere le comunità locali. Si tratta di un genocidio silenzioso che conta numeri come 6 milioni di morti in 20 anni. Una situazione che permette lo sfruttamento delle ricchezze a solo vantaggio delle potenze occidentali che hanno le redini dei traffici e dei dittatori africani loro complici: basti pensare che il rapporto tra il valore di acquisto del coltan all’origine e il valore di vendita è di 1 a 3000.

Tramite le marce John ha lanciato diverse campagne, tra cui quella per la tracciabilità delle materie prime e per fermare i massacri nella regione di Beni in Congo, che è arrivata al parlamento europeo di Bruxelles lo scorso anno. La marcia di quest’anno vede come destinatario istituzionale principale papa Francesco. Si concluderà simbolicamente a S. Pietro, nella Città del Vaticano, il 29 ottobre, data in cui nella RD Congo si commemora il 21° anniversario dell'assassinio di Msgr. Christophe Munzihirwa, costruttore di pace e arcivescovo di Bukavu.

La pace si fa e si costruisce con azioni concrete, ma la messa in pratica di segni di pace non è scontata. Per riprendere il messaggio per la giornata mondiale della pace lanciato di papa Francesco, la “non violenza” è sintesi “attiva e creativa”. “Che cos’è la pace per te?” Alla domanda posta da John durante un canto collettivo, una bambina di tre anni risponde: “E’ darsi la mano”. In Cammino per la pace vuole essere proprio questo: un messaggio concreto di pace tramite i gesti visibili di passi che intraprendono una strada, un percorso di impegno e cambiamento al quale chiunque può aderire.

“Stiamo vivendo un'era in cui ogni certezza sembra crollare ed in cui ormai è più facile sentire parlare di guerra che di pace, un'era in cui, con la globalizzazione dell'indifferenza, stiamo rinnegando quel senso di appartenenza di tutti allo stesso creato.” – John Mpaliza.

Alcuni collegamenti utili:

Percorso: https://goo.gl/maps/qXrZXi1U8fQ2

Evento facebook: https://www.facebook.com/events/1284805281628535/

Che cosa è il coltan ed a cosa serve: https://www.youtube.com/watch?v=T_cbyg1oOsI