Abel Salhe (nella foto tra Alberto Campari e il dottor Azzolini) è il giovane farmacista e responsabile della casa/famiglia di Sashemane, in Etiopia, dove il Gaom è impegnato in azioni di assistenza e sostegno allo sviluppo, che è venuto in Italia e ieri sera 1 ottobre ha incontrato un numeroso gruppo di cittadini in Oratorio per raccontare della sua esperienza.
Abel è stato uno dei giovanissimi ospiti della casa/famiglia fondata dal compianto Padre Silvio dei missionari della Consolata. Ha studiato e si è laureato in farmacia ed ora opera presso la casa di Sashemane, anche come responsabile, dove sono ospiti 50 ragazzi orfani o in gravi condizioni di difficoltà che vengono avviati agli studi o al lavoro secondo le attitudini di ciascuno.
A 18 anni infatti i giovani escono dalla casa e vanno all'università oppure vengono aiutati a trovare un lavoro. A tal proposito presso la casa sono attivi un laboratorio di falegnameria ed un panificio che servono da incubatoi per imparare i mestieri.
Nell'incontro in oratorio si è parlato della quotidianità del lavoro presso la casa/famiglia, ma anche delle questioni che riguardano la situazione in Etiopia nei rapporti fra etnie e religioni diverse e nei rapporti col mondo (occidente e Cina), di migranti e di urbanizzazione con abbandono delle campagne.
Abel ha espresso gratitudine per il grande lavoro del Gaom che a Gambo e a Sashemane è fortemente impegnato in tanti progetti di sostegno e di aiuto ai fratelli etiopi.