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Presentazione del libro “Immagini e sentimenti”, una raccolta di poesie di Celina Azzolini

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Presentazione libro e mostra di Azzolini Celina: Immagini e Sentimenti

Oggi, sabato 16 settembre, alle ore 17, presso il Palazzo ducale di Castelnovo ne’ Monti, si terrà la presentazione del libro “Immagini e sentimenti”, una raccolta di poesie di Celina Azzolini.

L’iniziativa, che sarà condotta dal vicesindaco ed assessore alla scuola e alla cultura Emanuele Ferrari e da Clementina Santi, vedrà la lettura di alcune poesie contenute nella raccolta e sarà anche l’occasione per inaugurare un’esposizione di quadri della medesima artista, nature morte e paesaggi ad olio; la mostra resterà aperta anche durante la Fiera di S. Michele, fino al primo ottobre.

Celina Azzolini, originaria di Cola di Vetto e residente a Castelnovo, da sempre appassionata di poesie e di pittura, è stata maestra elementare per una quarantina di anni in vari comuni dell’Appennino reggiano, tra cui Castelnovo ne’ Monti.

Da tempo, da sempre, coltiva la passione per la pittura e per  l'espressione poetica come linguaggio naturale e quotidiano: la pittura e la poesia la accompagnano da sempre, con la loro presenza tanto silenziosa quanto importante, come due amiche alle quali raccontare pensieri e con le quali scambiare le parole che nascono dal profondo del cuore, amiche alle quali raccontare l’anelito all’infinito che pervade l’animo, le emozioni di ogni giorno, o le stagioni della vita: e i colori fermano i pensieri in forme a volte definite, altre volte più sfumate, sempre composte.

Alcune sue poesie sono state pubblicate nelle raccolte “Poeti vettesi” del 1988, “In versi e in parole” del 2003, e “Un poco di noi-Antologia di poesia e prosa reggiana” dal 2001 fino ad oggi.

Tra i vari riconoscimenti ricordiamo nel 2011 il premio quale finalista nella XVI Rassegna internazionale "Padus amoenus" di Sissa-PR.

Nel 2013 riceve il Premio di poesia e narrativa “Val di Magra” Roberto Micheloni, posizionandosi al sesto posto ex aequo nella sezione A con la poesia “C’eri anche tu”

Nel 2014 è finalista nella XIX Rassegna internazionale "Padus amoenus" di Sissa-PR con “Cerca un sorriso”.

Nel medesimo anno riceve il Premio della poesia-VI edizione Città della poesia di Parma in quanto seconda classificata con “Ti vedo”.

Come pittrice, ha partecipato a diverse collettive locali:

Estemporanea “Associazione Amici di Cola”, estemporanea “Castelnovo ne’ Monti e dintorni”, collettiva “Arte al femminile”, ed ha vinto una medaglia d’argento nel 1993, partecipando al concorso “Castelnovo Monti in cornice”.

Decisivo è stato l’incontro con il pittore e “maestro” Maurizio Romani, con cui ha sviluppato la tecnica classica della pittura ad olio.

E’ partita dai colori ad olio per i primi forti, semplici paesaggi veristici, per poi scoprire la dolcezza dell’acquerello nelle composizioni floreali, nelle Pietre dalle tinte pastello, per poi ritornare all’olio, questa volta però plasmato in nature morte, esempio di equilibrio ed armoniosa compostezza, che trascendono l’osservato e lo inseriscono in un universo di ampio respiro, così come i borghi antichi, i paesaggi , fermati in un attimo che pare immutabile ed infinito, l’essenza stessa dell’essere, nel quale il tempo nulla può. E poi ancora le rose, e i fiori recisi, sempre presenti, leggiadri o gravi, in tutto il percorso, prima materici, poi classicamente composti, poi ancora immateriali, sospesi nell’infinito.

E ai paesaggi di Appennino si sono susseguiti ricordi di viaggi, alle nature morte tanti fiori recisi: ciascuno una propria identità, una propria anima, una propria tecnica da utilizzare per farli esprimere al meglio, esattamente come i tanti scolari che ha incontrato nel suo cammino, dai quali e-ducere.

E’, la mostra di Celina, un viaggio tra le immagini e i sentimenti: ogni quadro immerge in un’emozione, ogni paesaggio fa rivivere l’anima vera del luogo e riaffiorare nitidi i medesimi sentimenti del viaggio stesso, aiutati da una tecnica ogni volta differente, che ci accompagna a rivivere le medesime emozioni del viaggio reale. All’ingresso della mostra ci accoglie il vaso di rose rosse dalla miriade di sfumature, come un bouquet che esce dal quadro e viene incontro in dono, allegro e leggiadro ad un tempo, delicato e sorridente di vita, ad ogni visitatore, e scalda il percorso. Segue una sala di nature morte e fiori, leggeri e delicati come le bianche rose Raissa, appena rosate sul bordo del petali, festosi di primavera come i tulipani rossi,  regali ed immacolati come i gigli che troneggiano su fondo scuro o metafisici ed astratti come le ortensie secche.

E così, nelle sale dedicate ai paesaggi, guardando Burian entra nelle ossa il vento freddo che fischia tra le fronde gelide e prosegue verso il Cusna, di fronte a Venezia, regina di bellezza, quasi metafisica nella sua compostezza astratta, si resta immobili come la Laguna e si respira quel medesimo silenzio delicato: tutto si è compiuto in modo perfetto, nulla è di più nulla è di meno. Con Austria si respirano ordine ed equilibrio, nel paesaggio perfettamente lindo ed innevato in cui svetta, sottile ed equilibrato, un campanile leggero cui fa da sfondo una montagna anch’essa aguzza, precisa.

I percorso prosegue poi attraverso le fresche e delicate sfumature d’acqua del lago Calamone, visto in stagioni diverse,  il caldo tramonto sul cascinale di  Provenza, verso l’incontro con la vitalità della Costa Azzurra, la sua luce brillante tanto cara agli Impressionisti, i suoi tersi cieli blu, di un’immensità infinita,  fino a perdersi negli spruzzi spumeggianti del mare in tempesta che avvolgono lo spettatore, per poi rifugiarsi nella quiete di una barca a riva, e confondersi con l’infinito, ed in esso ritrovare la suprema essenza dell’essere.

Le poesie presenti nel libro danno voce ai quadri: alcune sono di carattere didattico, testimoni di tanti anni di insegnamento, alcune d'occasione, altre ancora sono descrizioni pittoriche di luoghi e di stagioni, o narrano di affetti lontani o vicini, altre ancora sono di carattere sociale e  religioso-spirituale. Tutte, offrono un'occasione di riflessione per l'anima che si rallegra del bello e rincorre l’infinito.

(Maria Luisa A. Muzzini)

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Così racconta Celina: “Durante le sagre e le varie festività incontravo studenti del Liceo ed Universitari amici di mio fratello, e dai loro discorsi capivo che appartenevano ad un mondo aperto alla cultura, al quale in quel momento io non appartenevo, ma in cui anch'io avrei potuto entrare. E così, con l'appoggio della mamma, ho ripreso gli studi sospesi da quattro anni e, dopo pochi mesi da privatista, ho superato l'esame di integrazione e ho frequentato gli ultimi tre anni di magistrali presso l'Istituto parificato San Vincenzo de' Paoli di Reggio Emilia, in cui mi sono diplomata.”

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LA POESIA PER ME

“Nasce così, spontanea, come bisogno di comunicare, di dire ciò che ognuno sente, ma non sempre esprime. E' un'evasione momentanea da una realtà spesso assurda, egoista, corrosiva dell'essere, preoccupata del sembrare, fatta di opportunità, di contraddizioni, di inspiegabili comportamenti; è l'immagine invisibile ma tangibile di sé che sgorga limpida, fedele messaggera del pensiero e del sentimento.”

Tratto da: “La poesia per me” di Celina Azzolini-Castelnovo ne' Monti, marzo 1988