Lo si incontra in bicicletta o a piedi, mentre passeggia tornando da Cortogno (Casina). Di lui si narra che cucini prelibate pietanze con le erbe selvatiche, che voglia allevare capre e che produrrà alla Borra il miglior olio d’oliva della Val Tassobbio.
Riservato ma con fare appassionato, con il suo inconfondibile accento è entrato da subito nella comunità di Cortogno dimostrandosi disponibile, versatile e pieno di curiosità. Viene dal centro dell’Italia, a Reggio Emilia da molti anni, ora ha preso casa nella “periferia” di Cortogno, alla Borra.
Roberto Conflitti, nato a Roma 34 anni fa, diploma di clarinetto e laurea in Scienza dei materiali (fisica/chimica). Ha insegnato per anni nel laboratorio del Liceo Spallanzani di Reggio Emilia, appassionato di musica, astronomia e teologia, nei ritagli di tempo suona il clarinetto nella banda di Marmirolo. Aspirante eremita e in futuro, dice, spera di dedicarsi alla vita ascetica.
Lo incontriamo per chiedergli come ha conosciuto la Borra.
Ero già stato a Cortogno perché conoscevo qualche studente, ma la Borra la incontrai per la prima volta su internet in un annuncio dove si vendevano dei terreni… Poi il primo che ho conosciuto, che mi ha aiutato ad inserirmi, e che ancora ringrazio, è stato Giuseppe Domenichini.
Come stai e cosa ti piace di Cortogno?
A Cortogno si sta benissimo, alla Borra pure. Un posto duro, dove il sole non manca, l’acqua ogni tanto sì. Mi piacciono i panorami e il fatto che si possa passeggiare. Mi piace qui perché ogni tramonto meriterebbe un quadro. Mi piace il clima, che è anche un clima da olivi, e già le vedo, le prime olive!
Cosa non ti piace di Cortogno?
Le cose brutte ancora non le vedo. Vedo le cose belle, la collaborazione, che vi fate un mazzo tanto per far riuscire le cose… e riescono. Sono appena tornato dall’Olanda, dove le bestie sono libere nei pascoli, e poi arrivo qui, nella culla del formaggio migliore del mondo, e devo spiegare agli olandesi che le bestie qua non escono, stanno dentro, e questo ancora mi fa strano, diciamo che mi ci devo abituare, ma forse un domani, chissà.
Come si concilia il tuo lavoro con il vivere a la Borra?
Di inverno è triste perché si parte con il buio, e con il buio si torna e passare il giorno giù nella nebbia sapendo che qui il sole ha regnato tutto giorno, e io ho perso giorni di sole perché sono andato a valle… Ormai ho una certa età, e queste cose pesano!
Progetti per il futuro qui o altrove?
È presto, sono appena arrivato, fàteme ambientare! però qualche alberello l’ho piantato.
(Davide Costoli, per gentile concessione del periodico Cortogno 2017)
Bravo Roberto. In tanti articoli ci sono fior di commenti inutili e polemici e qua, di fronte al coraggio ed alla determinazione di questo ragazzo, i tanti tuttologi del tutto e di più stanno zitti. Coraggio, un plauso a chi fa una scelta che difficilmente un altro avrebbe la forza di fare. Bravo Conflitti.
(C.s.)
La comunità parrocchiale e il paese di Cortogno con l’arrivo di Roberto può dirsi fortunata. Uomo, o ragazzo che dir si voglia, sempre disponibile: A lavorare in pro loco, a suonare in nostro vecchio ma prezioso armonium quando manca il duo Costoli, oppure a gironzolare con la sua mitica bicicletta da corsa. Grande Roberto. Continua così: la comunità cortognese te ne sarà sempre grata.
(Silvano Domenichini)