La maggior parte della gente, nella frenesia del mondo in cui viviamo, spesso non immagina neppure quante cose possono essere racchiuse in un’ora di spettacolo. In questo caso, la rappresentazione teatrale proposta dal gruppo storico folkloristico Il Melograno in occasione dell’apertura della millenaria Fiera di San Vitale che andrà in scena appunto venerdì sera 25 agosto a Carpineti.
Un’idea sviluppata a partire da ottobre 2016. Dieci mesi di studio per materiali, testi, regia, scenografia, immagini, musiche e costumi. Centocinquantré figuranti provenienti da Carpineti centro e da sette frazioni (Pantano, Marola, Bebbio, Valestra, Pontone, Velucciana, Onfiano) che, pur mantenendo la propria identità, hanno lavorato insieme con in massima sinergia per creare uno spettacolo armonioso in tutte le sue parti.
Cinque le opere tra le più note di Leonardo verranno interpretate dalle frazioni: la Vergine delle rocce, l’uomo vitruviano, l’ultima cena, la Monna Lisa, il San Giovanni Battista nel deserto (Bacco). Anche sei fra le più rinomate e potenti corti rinascimentali saranno impersonate dai figuranti: Este, Medici, Sforza, Gonzaga, Stato Pontificio, Reale Corte di Francesco I di Francia. Oltre dieci i momenti di intrattenimento a tema rinascimentale proposti sia dalle comparse che da professionisti, i quali proporranno esercizi di giocoleria con attrezzi antichi e col fuoco, oltre a danze d’epoca. Come si usa dire nei nostri tempi: #tantaroba...
La sfilata partirà dal Parco Matilde alle ore 20,30, per giungere in piazza della Repubblica, dove dalle 21,00 si svolgerà la rappresentazione teatrale. Poco prima, alle ore 20,45 ci sarà il saluto ufficiale del sindaco Tiziano Borghi. Il corteo storico a tema rinascimentale sarà aperto da tre giullari di corte (un giocoliere fantasista e due musici). A seguire sfileranno le diverse signorie rappresentate dalle frazioni, precedute a loro volta da un vessillo raffigurante l’emblema del casato. Sul palco i narratori accompagneranno il pubblico alla scoperta della storia di Leonardo da Vinci, scandita nel suo trascorrere dalla “viva rappresentazione” delle opere eseguite dal genio stesso. A spettacolo finito, dalle ore 22,15, ritorna un classico: il rinfresco a buffet e musica dal vivo offerti dai commercianti carpinetani.
«Grandissimi doni si veggono piovere dagli influssi celesti ne’ corpi umani molte volte naturalmente, e sopra naturali, talvolta, strabocchevolmente accozzarsi in un corpo solo bellezza, grazia e virtù, in una maniera, che dovunque si volge quel tale, ciascuna sua azzione è tanto divina, che lasciandosi dietro tutti gl’altri uomini, manifestamente si fa conoscere per cosa (come ella è) largita da Dio e non acquistata per arte umana. Questo lo videro gli uomini in Lionardo da Vinci, nel quale oltra la bellezza del corpo, non lodata mai a bastanza, era la grazia più che infinita in qualunque sua azzione; e tanta e sì fatta poi la virtù, che dovunque l’animo volse nelle cose difficili, con facilità le rendeva assolute. La forza in lui fu molta e congiunta con la destrezza, l’animo e ‘l valore, sempre regio e magnanimo. E la fama del suo nome tanto s’allargò, che non solo nel suo tempo fu tenuto in pregio, ma pervenne ancora molto più ne’ posteri dopo la morte sua.» Con queste parole Giorgio Vasari, illustre architetto e storico cinquecentesco, introduce la narrazione della vita del genio universale nel suo libro dal titolo “Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti”.